Le risposte degli assessori| ai rilievi della Corte dei Conti - Live Sicilia

Le risposte degli assessori| ai rilievi della Corte dei Conti

I rilievi della Corte dei Conti mettono sotto accusa la Sicilia. Ecco le risposte di alcuni componenti della giunta regionale guidata da Raffaele Lombardo.

MISSINEO “L’allarme lanciato dal presidente della Corte dei Conti regionale, Luciano Pagliaro, non deve essere sottovalutato ma, allo stesso tempo, sarebbe un grave errore attribuire ogni male al governo regionale. Il senso di responsabilita’, l’impegno costante, la ricerca di soluzioni per limitare gli sprechi e gli sforzi per aumentare l’efficienza dell’attivita’ amministrativa, rappresentano la nostra mission, a cui non abbiamo mai derogato. Bene ha fatto la Corte dei Conti a sottolineare le aree grigie e a puntare l’indice contro chi, non comprendendo la gravita’ della situazione, continua ad operare con leggerezza e in maniera irresponsabile. Ma e’un metodo che non ci appartiene e che e’ assolutamente lontano, nei fatti e nelle azioni, dal governo regionale”. Lo ha detto l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana’ Sebastiano Missineo, dopo la relazione di apertura dell’anno giudiziario del pres idente della Corte dei Conti della Sicilia, Luciano Pagliaro.

CENTORRINO “Le valutazioni, ovviamente da accogliere con rispetto, del procuratore generale della Corte dei Conti, sull’azione di governo della Regione siciliana, colgono alcuni aspetti negativi da correggere ma non sembrano dare il giusto risalto ad altri aspetti positivi soprattutto in riferimento a passate esperienze. Intanto, il contesto di crisi strutturale e di recessione dell’economia italiana entro il quale si colloca questa azione. Poi, significative riforme (dalla sanita’ alla semplificazione amministrativa, a quella, ultima, delle Asi), la cui attuazione ha richiesto un ‘costo politico’ non indifferente. Nella generalizzazione dei giudizi necessaria, forse, in una sintesi di rendiconto, si finiscono col trascurare aspetti virtuosi del nuovo bilancio recentemente introdotti: il definanziamento, ad esempio, dei fondi regionali della formazione professionale”. Lo ha detto l’assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino.

D’ANTRASSI “L’allarme lanciato dal Presidente della Corte dei Conti regionale, Luciano Pagliaro, sul grave stato di crisi dell’intera economia siciliana, e’ ovviamente condivisibile come invito autorevole e qualificato alla responsabilita’ ed al massimo impegno, al fine di fronteggiare l’incombente e, purtroppo, perdurante crisi globale dell’economia”. Cosi’ dichiara l’ assessore regionale delle risorse agricole e alimentari, Elio D’Antrassi, che rilancia il tracciato virtuoso e concreto della gestione del settore Agricoltura in Sicilia, “nel cui ambito – sottolinea D’Antrassi – nonostante gravissime difficolta’ in termini di congiuntura e di risorse, e’ stata sostenuta e alimentata costantemente una efficace sinergia di azioni tra l’assessorato, il Ministero e la Comunita’ europea, usufruendo puntualmente di tutte le occasioni di agevolazioni e di investimento, e attingendo soprattutto dal Programma di svilup po rural e 2007 – 2013.  L’obiettivo di spesa da raggiungere entro il 31 dicembre 2011, di circa 315milioni e 700mila euro, di cui 184milioni e 812mila euro di quota comunitaria Feasr, e’ stato superato. Sono stati, inoltre, aggiunti altri 18 milioni di euro di fondi Feasr. Ad oggi sono state attivate 29 Misure su 33 totali ed emanati ben 61 bandi con migliaia di progetti volti a dare beneficio al settore agricolo”. “Il tutto – conclude D’Antrassi – garantendo l’ impiego assiduo ed efficiente delle unita’ lavorative e tecniche a disposizione dell’Assessorato”.

PIER CARMELO RUSSO “Non si puo’ che esprimere il piu’ vivo compiacimento per le parole di forte apprezzamento rivolte dal presidente della Corte dei Conti alla recente legge regionale sugli appalti, il cui regolamento di attuazione e’ stato pubblicato il 17 febbraio 2012, previa registrazione da parte della stessa Corte. Allo stesso tempo, pero’, deve essere accolta con la massima attenzione la sollecitazione ad intervenire per migliorare l’andamento della spesa comunitaria che per il settore delle infrastrutture e’ gestito per oltre il 90% non dalla Regione siciliana e, per piu’ del 70%, da enti e societa’ direttamente dipendenti dal governo nazionale”. Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilita’, Pier Carmelo Russo, commentando la relazione con la quale il presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione siciliana, Luciano Pagliaro, ha inaugurato l’anno giudiziario della magistratura contabile. “Per quel che riguarda il settore dei trasporti – ha aggiunto Russo – il tavolo tecnico istituito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri ha preso atto la scorsa settimana delle richieste avanzate dalla Regione siciliana volte al ripristino dei treni a lunga percorrenza, alla creazione delle stazioni cargo per un sistema di trasporto alternativo a quello su gomma e al rifinanziamento dei contributi per il trasporto via mare”.

CHINNICI “L’allarme lanciato oggi a Palermo dai massimi vertici della Corte dei conti, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, non puo’ restare inascoltato. Il governo regionale ha il dovere di non sottovalutare quanto detto dai magistrati contabili e quindi e’ obbligatorio continuare in quel percorso di risanamento avviato da tempo”. Lo afferma l’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici. “Un percorso che, in questi anni, – aggiunge l’assessore – ha portato il governo regionale all’approvazione, all’unanimita’, della legge per la trasparenza e semplificazione con l’obiettivo di rendere la pubblica amministrazione piu’ moderna, efficiente e produttiva. Una legge che ha ampliato, tra l’altro, la sfera di responsabilita’ amministrativo-contabile dei dirigenti regionali in caso di ritardata od omessa adozione del provvedimento al termine di un procedimento amministrativo. Una norma che, proprio di recente, lo scorso 9 febbraio, e’ stata adottata anche a livello nazionale”. “Abbiamo, poi, – aggiunge la Chinnici – predisposto e applicato il cosidetto codice Vigna in tema di antimafia e anticorruzione. E ancora adottato misure di contenimento della spesa con la riduzione del personale degli uffici di diretta collaborazione del presidente e degli assessori regionali, dei consulenti e delle autoblu. E proprio in tema di riduzione significativa del parco auto, la Sicilia e’ stata indicata, proprio qualche giorno fa, dal governo nazionale come tra i migliori casi di decremento del numero di mezzi. In tema di personale, inoltre, abbiamo predisposto e approvato per la prima volta la dotazione organica dei dipendenti del comparto. Certamente ancora tanto va fatto, e il monito di oggi deve essere un ulteriore stimolo per fare di piu’ e meglio”. “In tema di autonomie locali, infine, e’ stato avviata da tempo, e si auspica che si intensifichi ancora di piu’, una collaborazione con i singoli comuni e con l’Anci, tesa a coadiuvare le singole realta’ in percorsi virtuosi e improntati sempre piu’ a criteri di efficacia, efficienza ed economicita’”.

ARMAO “Va condiviso l’allarme per i rischi di un federalismo squilibrato ed iniquo che il Presidente Giampaolino ha espresso piu’ volte e ribadito oggi all’inaugurazione dell’Anno giudiziario della Corte dei conti. La Sicilia ha contestato questo modello attuativo del federalismo sia in sede istituzionale che di fronte alla Corte costituzionale, evidenziandone le sperequazioni. Dopo piu’ di un anno di inerzia il Governo nazionale, grazie all’impegno del Presidente Monti, ha finalmente riaperto le trattative istituendo il tavolo sull’attuazione dell’autonomia finanziaria della Sicilia ed il federalismo. Trattative che sono a buon punto. Mentre va comunque sottolineato che sul piano degli interventi di perequazione per il Sud e la Sicilia e’ ancora del tutto assente ogni pur minima iniziativa strutturale. L’aggravamento dei conti dei comuni, sottolineato dal Procuratore Carlino – che la Regione ha anch’essa indicato da tempo – e’ l’effetto di una lunga stagione di gestioni che hanno puntato sull’espansione spesa corrente, ma che adesso devono fare i conti con la drastica riduzione dei trasferimenti operati dallo Stato proprio in attuazione di quel federalismo fiscale del quale i siciliani vedono solo gli svantaggi. La vicenda della situazione finanziaria del Comune di Palermo in questo senso e’ emblematica ed impone di effettuare, velocemente, tutti gli approfondimenti per adottare decisive misure di risanamento non piu’ rinviabili,per le quali il commissario Latella ha gia’ previsto 140 milioni di minori spese.” Lo ha detto l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao, commentando la relazione del procuratore generale della Corte dei Congti Guido Carlino.

MARINO “Massima attenzione alle considerazioni svolte dal presidente della Corte dei Conti, Luciano Pagliaro, nella relazione di apertura dell’anno giudiziario, afferma Giosue’ Marino, assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilita’, “ma non puo’ essere trascurato che in un settore strategico per l’economia e per lo sviluppo ecosostenibile come quello dell’energia, il governo regionale ha messo in campo ogni sforzo e strumento utili al rilancio di una politica energetica regionale basata innanzitutto sulla trasparenza, correttezza e celerita’ dell’azione amministrativa del regime delle autorizzazioni. Nonostante le tante difficolta’, sono stati attivati diversi strumenti per accelerare la spesa comunitaria e per assistere gli enti locali nella definizione dei loro piani energetici e nell’utilizzo dei fondi extraregionali”. Sul fronte dei rifiuti, l’assessore Marino osserva ancora che “e’ particolarmente significativa l’attivita’ cui si e’ dato impulso per la piena attuazione della legge di riforma del sistema dei rifiuti, valutata favorevolmente dalla stessa Corte dei Conti. Riforma a cui si sta dando corso con grande impegno e determinazione, avviando la liquidazione degli Ato e lavorando strategicamente ad una complessa e non agevole ristrutturazione dell’intero settore, che ponga rimedio alle pesanti eredita’ del passato. Tutto cio’ coniugando criteri di efficienza ed economicita’ della gestione dei rifiuti a esigenze di tutela dell’ambiente, di trasparenza e legalita’ per far fronte alle insidie della criminalita’ e delle illecite speculazioni”.

MASSIMO RUSSO “Le vicende processuali citate dal Procuratore Carlino sono, con tutta evidenza, riferibili a episodi di cattiva amministrazione risalenti nel tempo, su cui la Corte dei Conti ha gia’ correttamente esercitato la propria funzione requirente e di cui ha voluto rendere conto con la relazione di oggi. Alcuni degli episodi citati sono addirittura risalenti a quasi dieci anni fa, come abbiamo avuto modo di riscontrare e come potra’ ben confermare la stessa Procura. La Corte dei Conti, con la sua rilevante attivita’, ha fatto emergere ancora una volta con chiarezza la desolante situazione che abbiamo ereditato tre anni fa e che abbiamo ribaltato grazie a un enorme sforzo organizzativo e al rigore con cui sono state applicate le regole della sana amministrazione”. Lo ha detto l’assessore regionale per la Salute Massimo Russo a commento della relazione del procuratore generale della Corte dei Conti Guido Carlino. “In ogni caso, dopo aver recuperato in appena tre anni centinaia di milioni di euro di deficit e riorganizzato il sistema sanitario, non posso che accogliere con soddisfazione tutte le iniziative che puntano a smascherare illegalita’ e a ridurre gli sprechi. Tutte le istituzioni debbono dare un valido contributo al risanamento del sistema e al risveglio di una coscienza etica”.


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