Scoppia il caso Gesip| Si dimette Primavera - Live Sicilia

Scoppia il caso Gesip| Si dimette Primavera

LATELLA A ROMA PER CHIEDERE AIUTO IL GOVERNO
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Massimo Primavera getta la spugna. Il commissario liquidatore della Gesip, la società partecipata del comune di Palermo che conta circa 1800 dipendenti, ha deciso di presentare le dimissioni dopo un incontro avuto stamane con il commissario Luisa Latella. Una decisione sofferta, quella di Primavera, che ha rischiato anche di provocare un piccolo incidente con Palazzo delle Aquile.

Secondo quanto riportato da alcuni giornali on line, infatti, sarebbe stato il commissario a convocare Primavera per comunicargli di mettere in liquidazione la società, avviare i licenziamenti e chiudere le partite economiche, provocando la reazione di Primavera che avrebbe così deciso il passo indietro in disaccordo con l’ex prefetto di Vibo Valentia. Una notizia che ha fatto saltare sulla sedia prima i lavoratori e poi lo stesso commissario.

“Non è assolutamente vero – chiarisce Primavera a Livesicilia – ho chiesto io l’incontro stamane e ho deciso di presentare le mie dimissioni, come avevo già tentato di fare altre quattro volte in passato, dopo aver illustrato lo stato in cui versa l’azienda. Si sta delineando un percorso che non è quello individuato in un primo momento, quando c’era un progetto di salvataggio per i posti di lavoro. La Latella non ha chiesto le mie dimissioni, anzi ha insistito perché restassi”.

E il commissario, infatti, in queste ore è a Roma anche e soprattutto per Gesip. La Latella parteciperà ad alcuni vertici istituzionali con i ministeri interessati per affrontare le emergenze di Palermo, fra cui appunto quella che riguarda la società di via Maggiore Toselli. Non è un mistero che l’ex prefetto sia in ottimi rapporti con alcuni componenti del governo, a cui chiederà di intercedere presso il premier Mario Monti. La situazione d’altronde non è delle più rosee: il 31 marzo finiranno i soldi e il comune non può, al momento, garantire la sopravvivenza della società. Una situazione critica, che ha già messo in agitazione i lavoratori che hanno indetto un sit in permanente davanti la prefettura.

E che il clima si stia facendo incandescente lo rivela proprio la scelta di Primavera, allarmato dalla prospettiva di restare col cerino in mano e di diventare il bersaglio delle proteste dei dipendenti. Basti pensare che, qualche giorno fa, il direttore dell’azienda è stato colpito in pieno volto da un lavoratore per motivi che, rispetto alla chisura della società, potrebbero anche considerarsi futili. Già nel maggio dello scorso anno le proteste causarono disagi alla città e momenti di grande tensione, con i consiglieri asserragliati a piazza Pretoria e minacciati a più riprese. Il rischio adesso è che tutto si ripeta e che la situazione precipiti senza controllo.


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