Nutro per Leoluca Orlando un sentimento di confusa e stranita ammirazione, come davanti a una di quelle opere d’arte contemporanea che lasciano interdetti e dividono: le odi o le ami. Non mi sfuggono i suoi torti politici e le sue virtù. Ma qui mi riferisco a un sentimento estetico, al tornado emotivo che sempre ti coglie quando parli con un conversatore che passa da Mann, a Rita Borsellino, alla scuola poetica siciliana in un nanosecondo. E perciò mi spiace vedere l’ex sindaco in un tunnel di rancori e propositi di vendetta che poco hanno di lungimirante e tanto di gastrico.
Le primarie del centrosinistra sono state un colossale casino, d’accordo. Però si sapeva già prima che sarebbe andata così. E se decidi di partecipare, per interposto candidato, accetti il rischio, prendi carico delle regole, tuttavia sai anche che in un contesto tanto fluido ci può scappare “l’inquinamento politico”. Se comunque, alla fine dei giochi, scendi in campo, lo fai perché ritieni di essere più forte di tutto, anche di eventuali magagne (che, al momento, sono escluse). Insomma, calcoli il rischio di intrapresa, in base a idealità e convenienze. Se emergeranno fatti più rilevanti, ovviamente, si vedrà. E si valuterà.
Si può discutere di tutto: di arbitri venduti, di gol in fuorigioco, di falli abominevoli e rigori non dati. Sapendo che il pubblico sugli spalti non apprezza di solito – per continuare la metafora sportiva – il perdente che afferra il pallone e lo calcia via. Caro Orlando, sta sbagliando. E immaginiamo il perché. Lei sa perfettamente che con le primarie di Palermo la sua stella si è offuscata. Lei non vince più. Può lamentarsi, se vuole, come vuole e finché vuole, o cominciare a scrivere romanzi, come mi ha raccontato in una gustosa intervista. Lei, Orlando – con gli angoli acuti dei suoi errori e con i piani dolcissimi del sogno che ci ha regalato – è già nella storia di Palermo. Perché vuole essere ricordato come uno che ha paura dei tramonti?
Mi trovo perfettamente in linea con queste considerazioni.
Caro Orlando non ti perdere, fai un semplicissimo gesto pure tu…….appoggia chi ha vinto le primarie, non rovinare tutto !!!!
Puntuale, come sempre. Ma forse manca un “pezzo” di verità.
Purtroppo la lucidità di Orlando in questa storia è colpita due volte, la prima perché ha vinto un “ragazzino” che nonostante la sua candidatura (di Orlando) disse che sarebbe andato avanti anche a costo di uscire dal suo partito, l’altra – non dimentichiamolo – è che Orlando sa di avere pesantissime responsabilità in questa vicenda.
Ricrodiamoci il suo atteggiamento precedente alla scelta di appoggiare Rita Borsellino, quando – anche denigrandola – le si chiedeva chiarezza sull’accordo col terzo polo (quando era proprio quella chiarezza a creare nel Pd “lombardiano” malumori attorno alla scelta di Bersani di candidarla) e poi quei tira e molla suoi e dell’Idv che hanno dato tempo e spazio a far riorganizzare tatticamente i Cracolici e Lumia, andando a scovare in Ferrandelli un ottimo cavallo di Troia.
Orlando prima dice no alle primarie e che si candida al primo turno, poi dice che se non si fanno le primarie non c’è solo la Borsellino in campo e allora si deve discutere di tutto nella coalizione, che poi si devono fare le primarie e che lui sta con Borsellino…oltre due mesi di perdita di tempo che (ricordiamocelo) hanno fatto slittare le primare previste per fine fine gennaio e fatto perdere credibilità alla coalizione..
Alla fine Orlando ha fatto il capolavoro. E Lombardo si trova con un candidato ufficiale (Costa) e uno col quale può discutere attraverso Cracolici (Ferrandelli). Non male, significa che in ogni caso al ballottaggio ci arriva. Magari anche con due candidati!
Insomma vorreste il pensionamento politico di Leoluca Orlando. Così mi pare di capire. E le torme di uomini del pdl e mpa vicini ai seggi delle primarie? E la scelta consociativa e stile “vecchia politica” del “giovane” Ferrandelli? E il plauso di Miccichè al giovane candidato della sinistra? E il fatto che Lombardo adesso gioca su due fronti con due candidati a sindaco su cui può mettere il cappello? Si, è vero, bisogna accettare le regole del gioco se si decide di giocare…ma il gioco deve essere leale, corretto. Se Orlando decidesse di candidarsi avrebbe tutto il mio appoggio. Non consegniamo la città alle destre, nè tantomeno al nuovo che avanza che sa tanto di consociativismo becero.
Primarie farsa!
Grande Puglisi. Bisogna appoggiare chi ha vinto. Basta con queste liti interne al partito. Palermo è stanca!
Totalmente d’accordo con Puglisi. Orlando sta offuscando se stesso. È già passato alla storia come il sindaco della primavera di Palermo..ora ceda il passo ai giovani contribuendo al loro successo con il suo bagaglio politico e umano e la smetta di fare la figura del bimbo che non vuole perdere…è un’immagine triste che non fa onore al suo spessore!!!
Le primarie le abbiamo perse,caro Orlando,adesso il nostro candidato è Ferrandelli, oppure vogliamo consegnare la nostra città a Cascio o a Costa? Adesso,più di prima,bisogna remare tutti nella stessa direzione con Il vincitore delle primarie al timone.
Leoluca Orlando nasce con “la cultura del sospetto é l’anticamera della verità”. E oggi ne muore.
Leoluca Orlando, con le sue deliranti affermazioni all’indomani del voto, come sempre, vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista creando caos. Della serie, muoia mio figlio affinchè mia nuora non rida! Ma quale scuola tedesca del diritto, della quale a buon diritto dice di far parte! Rischia solo di diventare ilv ero capostipite dell’abbanniata palermitana! Basta, suvvia!
palermo come napoli; attendiamo chi spariglierà.
Egregio Sig. puglisi, discutere e dibattere sulla natura, oggettività e soggettività dei fatti che accadono nella nostra massacrata Palermo deve essere sempre possibile. Tuttavia in italia e palermo ne è on vessillo ci hanno abituato a ragionare su fatti storici e fatti processuali, facendoci diventare schizofrenici. Con ciò per dirle che credo sia quanto meno dovuta una apertura di credito all’uomo, al personaggio al professore ed infine al suo e mio di ex Sindaco che tanto ha fatto seppur con qualche errore. Felice di poterla seguire nei suoi scritti spero di cuore di poterla trovare d’accordo. Cordiali saluti.
mi complimento con Roerto Puglisi autore di questo servizio. Ne ho potuto assaporare, già altre volte,l’arguzia e la chiarezza delle idee. Anche ora, con moderazione, cultura ed equilibrio, ha dato un giudizio, sul caso “Orlando” per le primarie perse a Palermo, che mi sento di elogiare.
Il processo alle intenzioni lascia il tempo che trova e le persone vanno giudicate sui fatti e sulle azioni, il resto è tutta aria fritta.
Stavolta l’utente Giulio non bacchetta – amichevolmente, benevolmente – il Dr Puglisi. Perché stavolta il Dr Puglisi scrive cose che piacciono (mi sembra di capire) all’utente Giulio, il quale fa una descrizione che si può apparentare nel migliore di casi a strategie affaristiche, nel peggiore a… (autocensura) ma sicuramente non si tratta di politica reale.
Sono sorpreso, stavolta, perché ieri Puglisi scriveva un articolo totalmente condivisibile molto critico sui metodi retrogradi, da società sottosviluppata, di intendere le elezioni in Sicilia, ovvero la politica clientelare con tutti i suoi meccanismi indegni di una società evoluta, dove il voto non è una nobile convinzione politica, espressione di ideali, ma una moneta di scambio alla quale i “meno fortunati” danno un piccolo valore “i più furbi” ne fanno un titolo di investimento benefico per gli interessi personali (in certi casi vero e proprio avanzamento sociale) ma dannosissimo per la società che paga due volte: gli stipendi degli eletti che hanno usato il metodo, ed i salari di tutti i beneficiari della politica clientelare dei quali non ci sarebbe bisogno nella metà dei casi almeno. Conviene riflettere su questa doppia paga IMPOSTA ai cittadini che lavorano “onestamente”; fregati due volte, anzi tre volte perché costretti a subire (se non partono altrove per disgusto) una società retrograde, sottosviluppata, disorganizzata.
Sono sorpreso perché ieri la critica di Puglisi era totalmente condivisibile, non si poteva in nessun modo fraintendere perché metteva in risalto l’ipocrisia di un ambiente dove i metodi clientelari sono diffusi in ogni campo (da sempre!) ma si stava sacrificando il solo Faraone per intendere che gli altri sono integerrimi in questo senso. Non significa tutti colpevoli nessuno colpevole, no, vuol dire che lo fanno tutti da 60 anni, molti ci hanno costruito carriere, e ci vorrebbero far passare per scemi facendoci credere che lo fa solo Faraone.
ORA NON CAPISCO perché Orlando dovrebbe partecipare a un gioco inquinato e subirne tutti i falli (per restare in tema sportivo) e le decisioni contro inventate, e tutte le infrazioni alle regole. E magari legittimare chi infrange le regole.
Io sono astenuto cronico proprio perché questo mondo affaristico non lo considero “politica”, non partecipo alle prese in giro, non ne ritengo nessuno all’altezza, per capacità manageriali, di gestire la Sicilia che già di suo è in ritardo socio-economico-culturale per ragioni storiche e di indole.
Quindi non scrivo queste cose, che sono banali nelle società evolute, perché simpatizzo per qualcuno dei contendenti in questo mediocre torneo di calcio amatoriale (non vale di più, forse meno…)
Dr Puglisi : condivido .
come spesso accade, sono anche questa volta pienamente concorde con l’attenta analisi di Roberto Puglisi.Orlando purtroppo però con queste uscite dissennate credo che irrimediabilmente sia uscito dalla Storia che lo avrebbe ricordato come il Sindaco di cui essere orgogliosi, per entrare dritto dritto in quella che lo ricorderà quale soggetto intriso di bile ed incapace di sapere persino rispettare accordi, una delusione infinita…
Caro Gigi
Non è forse vero che Orlando quando era in campo accusava la Borsellino di connivenza col Pd lombardiano? Non è forse vero che chiedeva alla Borsellino certezze sulla sua estraneità al progetto del Pd Lombardiano, ovvero un eventuale accordo al ballottaggio? Non è forse vero che Orlando diceva che le primarie erano una conta interna al Pd? Non è forse vero che quando si prospettò l’idea di non farle lui disse che ha quel punto se doveva decidere la coalizione, quello della Borsellino non era il solo nome in campo? Non è forse vero che ad una riunione, convocata faticosamente, con la presenza di tutti i segretari della coalizione, erano quasi tutti d’accordo a candidare direttamente la Borsellino ( tanto è che in assenza di primarie, anche Faraone avrebbe desistito), appunto quasi perché a quel punto l’idv disse si facciano le primarie?
La cronaca di quei giorni è agli atti, e un lettore attento e un po’ informato saprebbe rispondere a queste domande. Traendone le conclusioni che ho tratto io. Semplicemente Orlando voleva essere in qualche modo ‘protagonista’ della vicenda (tanto è che chiese e ottenne in cambio prima delle primarie l’indicazione di un suo uomo quale vicesindaco ), ma così ha spianato la strada a Cracolici che ha saputo utilizzare sapientemente la candidatura di Ferrandelli. Candidatura che senza le primarie sarebbe probabilmente rientrata..
E’ tutto vero quello che lei dice, sig. Puglisi, ma e’ come dire ad un’impresa che vuole partecipare ad un appalto pubblico che immagina “gia’ affidato”, di non partecipare. Se non partecipa si esclude a priori la possibilita’ di vincere e non puo’ neanche fare un accesso agli atti per cercare di dimostrare che l’appalto era truccato.
Con stima.
Per chi come me ha vissuto da studente medio la fine degli anni 80(lima, pentacolore, primavera, rete etc) cioè l’ascesa del “sinnaco ollando” al quale venivano riconosciuti oneri ed onori in modo bipartisan, la delusione per l’attegiamento del professore è veramente cocente.
Saluti
Capolavoro questo articolo di Puglisi non posso che sottoscrivere ammirato.
Mi dispiace ma la metafora calcistica non paga proprio anzi è la peggiore che si potesse scegliere. Accettare le regole non vuol dire accettare pure il loro travisamento o il loro inquinamento. Le regole ci sono per essere rispettate e non certo per essere aggirate e assistere in silenzio, potrebbe configurare al limite anche la complicità.
A forza di accettare il risultato senza porsi il problema dell’arbitro in malafede che interpreta le regole per gli amici piuttosto che applicarle per tutti ha affossato il calcio che non riesce più a suscitare entusiasmi e passioni con lo svuotamento quasi totale degli stadi italiani.
Fra un pò dovranno pagarci pure per andare allo stadio così come già da un pezzo fanno per farci andare a votare (Zen docet !).
Al sottoscritto, senza che nessuno si offenda, piacerebbe molto poter vivere in un contesto più corretto, civile e democratico di quello palermitano e assitere, nel contempo a partite di calcio vere e non finte oltrechè condizionate da interessi impropri e illeciti di scommettitori camorristi e non !
Grande Puglisi
Gentile Giulio, abbiamo una visione MOLTO diversa di cosa vuol dire “lettore attento”. Per me una persona che legittima – col voto e analizzandoli pubblicamente come se fossero politica vera, quindi contribuendo a farli esistere – questi metodi affaristici e li considera politica non è un lettore attento, ma è semplicemente una persona che avendo subito un profondo lavaggio di cervello, prolungato nel tempo, è arrivato a un tale punto di deformazione che si ritiene addirittura analista politico, o lettore attento, senza che riesca ad accorgersi che tutte queste mediocri strategie niente hanno a che vedere con la politica REALE.
Sono riusciti a farvi entrare dentro ai loro teatrini, ad appassionarvi DEL NULLA fino a credere di decriptarlo… IL NULLA.
E aggravante, che è un danno enorme per coloro che credono ancora nella politica vera e sono costretti a pagare per i vostri teatrini, sono riusciti a farsi legittimare facendovi votare… per il nulla.
PER QUESTO non posso rispondere alle sue domande nemmeno se mi violentassi intellettualmente. Sono stato chiaro stavolta?
Perché si evince che prima non aveva capito il senso dei miei commenti.
Saluti.
Il maestro più grande è quello che lascia il passo all’allievo, quando questi va “oltre” grazie agli insegnamenti ricevuti. Stolto è quel maestro che vuole tarpargli le ali, timoroso di perdere quello che ormai egli
non ha più! Eccellente è il maestro che guarda con ammirazione e affetto l’allievo che si allontana per seguire la sua strada!
“Una delle disgrazie a cui le grandi intelligenze sono sottoposte è quella di saper comprendere ogni cosa,i vizi come le virtù”.(H.de Balzac).Questa la vera colpa di Orlando,essere una grande intelligenza per questa città.
Invece se tutto ciò fosse successo al contrario (vittoria della Borsellino con brogli e stranezze varie) siete tutti convinti che il battagliero Ferrandelli (e chi sta dietro di lui) se ne sarebbe rimasto buono buono senza fare evidenziare nulla e avrebbe accettato di appoggiare la Borsellino? Ma smettiamola. Già si capisce dai toni aspri e offensivi che i sostenitori di Ferrandelli usano per capire che avrebbero fatto una guerra. Perchè bisogna sempre far finta di niente e accettare le malefatte? Ci sono state irregolarità evidenti e non. Perchè accettare un verdetto falsato?
non so se sorridere all’ottimismo delle persone che,come nell’innocenza dei bambini, NON vedono il male ben celato che questi soggetti mitigano(vedi infatti le tresche di faraone ed a quanto pare forse anche di ferrandelli),o piangere per la mia completa resa nei confronti di una classe politica cosi’ sporca(che non risparmia nessuno vedi lega(boni) pdl(tanti) pd(penati e lusi)etc)per colpa della quale ci siamo impoveriti,ci impoveriremo ilteriormente e loro faranno,come vedete,sempre i loro porci comodi.
Se devo elleggere qualcuno oggi come oggi lo prenderei dal partito dei pensionati ,ove ci fossero dei poveri pensionati che riescano a fare un lavoro del genere.
sigh!
e poi scusate non so’ di che eta’ siate in possesso ma forse una lettura di questo articolo(sempre che i moderatori permettano un link esterno)vi rinfrescherebbe un po’ di cose dimenticate.
http://forum.chatta.it/politica/7979824/leoluca-orlando-cascio-a-proposito-di-m.aspx
Rita Borsellino contro Cuffaro e Leoluca Orlando contro Cammarata sono stati sconfitti entrambi non dai loro avversari politici ma da una sinistra debole. Il sistema della scheda unica è stato determinante per stabilire chi doveva vincere e quindi tutte le preferenze espresse solo per i candidati delle liste apparentate sono state decisive. senza questo meccanismo tutto sarebbe stato diverso. Questa volta si andrà a votare con due schede, quindi per la destra che non ha grandi personaggi da contrapporre diventa importante togliere di mezzo quelli che considera temibili. Io invito Orlando a candidarsi per il bene della città e dare la possibilità a molti cittadini di ritrovare un briciolo di speranza nel futuro
Articolo condivisibile al 100%. Orlando al CentroSinistra fà solo danno e più va avanti e più ne fà!