"Non accettiamo di perdere | in una partita truccata" - Live Sicilia

“Non accettiamo di perdere | in una partita truccata”

Palermo 2012. La lettera
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Vorrei dire al Segretario provinciale del Pd Vincenzo Di Girolamo che è proprio per rispetto dei 30.000 cittadini che sono andati a votare alle primarie e, soprattutto, dei palermitani al di là delle appartenenze che riteniamo inattendibile il risultato delle primarie stesse. E’ sconvolgente quanto sta emergendo, non solo dall’inchiesta condotta dalla magistratura, su cui non mi pronuncio, ma dall’esame dei verbali, ormai di dominio pubblico, su quanto è avvenuto in molti seggi della città e dagli innumerevoli servizi giornalistici, televisivi, online e in carta stampata, in proposito.

Qui non si tratta di non sapere perdere ma di non volere accettare di perdere in una partita truccata. Inaccettabili i metodi usati da alcuni candidati che ritagliano perfettamente quelli che abbiamo sempre contestato ai nostri avversari. Pratiche che somigliano troppo all’anticamera del più becero clientelismo. Inquietante il modo “militare” con cui è stato “intruppato” il consenso, ogni cosa è stata pianificata a tavolino, nulla è stato lasciato al caso. E il voto spontaneo, il voto che scaturisce da un’azione autonoma e personale dov’era? Forse pensavano di non disporre di sufficiente voto libero per potere vincere tanto da dovere allestire furgoni, pullman, auto e interferire in qualche maniera sulle naturali dinamiche decisionali degli elettori? Inquietanti le dichiarazioni, messe a verbale, di personale ai seggi o di semplici cittadini riguardanti la circolazione di denaro, fosse anche la restituzione dell’euro necessario per votare. Inquietante l’uso della ricevuta per dimostrare a qualcuno di avere votato, oltre che per ottenere il rimborso. Inquietante la facile disponibilità di tessere o certificati certificati elettorali, il cui rilascio e la cui detenzione sono sottoposti a rigorose norme di legge.

Cosa sarebbe avvenuto e cosa avverrà quindi, viene da domandarsi, in normali elezioni? Inquietante la presenza di più di un esponente del centrodestra visti sostare ininterrottamente davanti a determinati gazebo. Inquietanti alcune denunce per minacce o aggressioni da parte di soggetti in corso di identificazione nei confronti di chi faceva notare strani comportamenti poco limpidi. Sia chiaro, non parlo in tutti i casi registrati di profili penalmente rilevanti, tale compito spetta alla Procura della Repubblica cui chiedo di acquisire i verbali delle operazioni di voto, ma di fatti, indipendentemente dal numero, di estrema gravità che configurano, per chi li ha voluti, pianificati, commessi o semplicemente accettati, violazione palese del patto etico e politico tra i partiti e i candidati alle primarie del centrosinista. Rilevare tutto ciò è per Di Girolamo poco rispettoso di chi ha partecipato alle primarie o, al contrario, è un dovere morale per tutelare i tantissimi in buona fede e i principi fondamentali della democrazia partecipata?

Tanto importante è la partecipazione alle primarie tanto grave è il suo inquinamento e la sua mercificazione. In ultimo, a proposito di violazione di patti, ci sono una serie di dichiarazioni del vincitore numerico, contrastanti tra loro, che non danno sufficienti garanzie circa l’impegno di non siglare mai alleanze, dico mai, direttamente o indirettamente, con Lombardo ed i suoi uomini. Affermare che non c’è nulla di male a ricevere i voti di alcuni appartenenti all’Mpa perchè le persone per bene stanno ovunque, considerazione ovvia dal punto di vista sociologico ma politicamente ambigua, è particolarmente preoccupante. Pertanto sono io che chiedo a Di Girolamo più cautela e sobrietà e di evitare di attaccare un partito come IdV che s’è battuta e sempre si batterà per costruire un’alternativa credibile a chi ha devastato per dieci anni la città. Palermo rischia di ricadere nel buio più profondo con facce magari a noi familiari con alle spalle gli impresentabili burattinai di sempre. E per essere l’alternativa credibile però, lo ricordo a Di Girolamo, lo deve essere anche nei metodi e negli uomini.

*Segretario provinciale IdV di Palermo


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