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LiveSicilia.it / Province / Palermo / Imu e Irpef in aumento, ma non basta E la Gesip cerca un liquidatore…

Imu e Irpef in aumento, ma non basta
E la Gesip cerca un liquidatore…

PALERMO. AMIA, IL LIQUIDATORE E' QUARTARARO
di Roberto Immesi
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Arrivano notizie sempre più cattive da Palazzo delle Aquile. L’incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri a piazza Pretoria fra il commissario Latella e i sindacati, infatti, è servito solo a certificare una situazione di vera e propria emergenza. Argomento all’ordine del giorno non erano le partecipate, bensì il bilancio della quinta città d’Italia che adesso rischia seriamente il dissesto.

L’ex prefetto è stato chiaro: mancano all’appello 118 milioni di euro, di cui 94 di minori entrate (a causa dei tagli nazionali e regionali) e 24 di maggiori uscite, tra cui aumento dell’iva, iva sui debiti fuori bilancio e servizi obbligatori per legge a cui il comune non si può sottrarre. Cifra che potrebbe essere recuperata mediante il raddoppio dell’Irpef e l’introduzione dell’Imu, ma che basterebbe solo a far quadrare i conti del comune, non certo quelli delle società partecipate. Per le aziende, infatti, serviranno altri cento milioni, che al momento non ci sono, di cui 71 per la Gesip, otto per l’Amia e 20 per l’Amat.

Ma intanto bisogna recuperare i primi 118 milioni necessari per evitare il dissesto che comporterebbe gravissime conseguenze: tasse al massimo per cinque anni, mobilità per i dipendenti in eccesso, congelamento dei crediti vantati dai fornitori, divieto di indebitamento. Per farlo, però, servirà un passaggio in consiglio comunale (il commissario dovrebbe presentare la manovra in una decina di giorni) e qui vengono i dolori. Gli inquilini di Sala delle Lapidi non esultano di gioia all’idea di una stangata alla vigilia di una difficile competizione elettorale. Il governo Monti ha prorogato al 30 giugno il termine entro cui approvare il bilancio di previsione, e quindi Sala delle Lapidi potrebbe passare la patata bollente al prossimo consiglio. Ma in questo caso il problema sarebbe un altro: senza un apposito capitolo di spesa, anche se da Roma arrivassero fondi per la Gesip, non li si potrebbe usare. Quindi non fare il bilancio significherebbe condannare la società al collasso. L’unica alternativa, a quel punto, sarebbero le dimissioni.

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Ma torniamo alle società partecipate. Ammesso che si trovino i 100 milioni, impresa comunque ardua, ci sarebbe poi il capitolo debiti. Le aziende, infatti, hanno debiti verso terzi per quasi mezzo miliardo e, dal momento che il proprietario unico è il comune, bisognerebbe appianarli prima di poter privatizzare o vendere il 40% delle azioni, così come la legge impone di fare entro fine anno per i servizi pubblici locali.

Nel consuntivo, secondo alcuni rumors, non ci sarebbe nulla da prendere. L’unico fondo a disposizione sarebbero 9,5 milioni per i servizi essenziali, come quelli cimiteriali, da prelevare dai 118. In questo caso, almeno una parte, la si potrebbe usare per una mini-proroga di un mese alla Gesip che però non risolverebbe il problema. “Siamo molto angosciati per l’annunciato aumento delle tasse – commenta Maurizio Calà della Cgil – comprendiamo che non possiamo andare al dissesto ma che debba pagare solo chi ha sempre pagato è una cosa che non ci convince e ci sconvolge”.

Intanto, all’Amia è stato nominato il nuovo liquidatore: si tratta di Baldassarre Quartararo, commercialista vicino ad Alberto Stagno D’Alcontres che prende il posto di Gaetano Lo Cicero. Quartararo avrà il compito, adesso, di verificare la possibilità di un concordato preventivo con i creditori che permetterebbe di azzerare i debiti che oggi ammontano a circa cento milioni fra fornitori, liquidazioni e Agenzia delle entrate.

La Gesip, invece, il liquidatore ancora non ce l’ha. L’assemblea che ieri avrebbe dovuto scegliere il successore di Massimo Primavera è andata deserta e la Latella non è riuscita a trovare un sostituto, né fra i dirigenti del comune né fra quelli interni alla società. Nessuno vuole sedere su una poltrona che scotta ogni giorno di più. Adesso Primavera o il presidente del collegio dei sindaci si rivolgerà al tribunale, che ne nominerà uno d’ufficio che, svincolato dalla politica, potrebbe non essere così paziente e procedere subito alla liquidazione della società.

Tags: amia · bilancio · conti · gesip · latella · liquidatore · palermo

Pubblicato il 10 Marzo 2012, 00:01
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Commenti
  1. maggio 9 anni fa

    http://www.comune.palermo.it/comune/consiglio/consiglieri_consiglio.htm il palazzo delle aquile cambia nome PALAZZO DEGLI AVVOLTOI. Mentre noi cittadini aspettiamo l’inevitabile raddoppio delle tasse….loro si litigano per una eventuale riconferma, forse. chi sarà il nuovo ALI’ BABA’ e i suoi 40 la…voratori.AMANO PALERMO….

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  2. qualunquemente 9 anni fa

    be le prospettive sono catastrofiche,la sinistra fa guerriglia tra loro,il centro destra e il terzo polo pensa alle alleanze.insomma si pensa alle poltrone ma non hai problemi reali della città come si evince sopra, se la patata bollente passasse al prossimo sindaco potrebbe finire con la più breve storia della città.le tasse aumenteranno al massimo e non è detto che il comune si salvi dal dissesto.leggendo le bozze dei loro programmi,c’è da mettersi le mani nei capelli.tante promesse e progetti inattuabili visto la situazione economica del comune,le soluzione a questa situazione tragica, non attuabili visto quello scritto sopra.ma io dico non è meglio che ci stia il commissario per un paio di anni arrivati a questo punto. visto che chiunque andrà a governare la città sarà fallimentare?

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  3. Charlie 9 anni fa

    Siamo in tanti a pensarlo, Palermo avrebbe bisogno di un commissario per almeno 3 anni. La politica ha fallito non solo a livello nazionale ma regionale e comunale. Sta mettendo i cittadini l’uno contro l’altro. Vediamo di non dare le colpe alle migliaia di persone che rischiano il posto di lavoro per colpa di questa cattiva gestione che dura da 10 anni!!! Io non tifo per la destra e neanche per la sinistra. Naturlamente mi auguro che non vengono rieletti gli attuali personaggi squallidi che hanno strisciato tra i banchi del consiglio comunale portando la città ad una devastazione che molti ancora non hanno capito. Forse la crisi ci aiuterà a capire che i cittadini hanno un compito importante: vigiliare partecipando ai consigli comunali e manifestare quando l’attenzione della politica si sposta su argomenti che non riguardono la collettività.

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  4. Nik 9 anni fa

    Cittadini palermitani pecoroniiiiiiiiiiiiiiii, ci aumentano le tasse il doppio delle altre città italiane e noi che facciamo stiamo in silenzio a casa a grattarci le p..le, invece di scendere tutti in piazza a protestare. Così facendo ci ridurranno a cittadini più poveri d’Italia e la colpa sarà solo di noi cittadini. Svegliamoci e organizziamoci, diamoci un appuntamento in un posto, per protestare uniti contro queste ingiustizzie, non ci possono caricare un precario per ogni famiglia, già abbiamo i nostri figli disoccupati. Vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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  5. antonio 9 anni fa

    RIVOGLIO MASSIMO PRIMAVERA!

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  6. maria 9 anni fa

    Sono delusa di ciò che sta accadendo caro Charlie sono d’accordo conte ma vedi il Palermitano non fa nulla per i sui diritti ma passa a piangersi addosso. Parlano si lamentano ma non reagiscono. Si vede che è una città dove c’è tanta gente che sta bene e quindi non si muove.Cittadini svegliatevi applichiamo noi l’art. 18 e licenziamo tutti quei politici che anno portato via a questa città lavoro e dignità ad ogni lavoratore.

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  7. Delusa 9 anni fa

    @Nik, organizza. Io porto le uova marce.

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  8. velgia 9 anni fa

    il problema e che dovremmo protestare contro i politici.non dovremmo nessuno andare a votare.questi problemi li hanno creati loro.grazie ai nostri voti.sono veramente rassegnato.tutti hanno dei bellissimi programmi.ma per un comune facoltoso.non per un comune in dissesto.vorrei solo dirgli di persone a tutti loro di dire la verità è non offendere la cittadinanza promettendo cose irrealizzabile in questo momento.dite le cose come stanno.magari mi convinco ad andare a votare

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  9. stef 9 anni fa

    calcolate il vostro contributo al comune di palermo con l’aumento di Irpef e Imu.
    Incluso aumento annunciato di Tarsu.
    Andate al foglio di calcolo e capite quanto pagherete in più dal 2012

    https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0AkdBmJ2o7L0jdEN1UGxvN1ZPWkE2bTY2MFo1MGVjMXc

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  10. roberto 9 anni fa

    @ charlie e i sig.che hanno gestito la gesip che non sono politici o per lo meno collegati dove li metti? e tutti i sig.sindacalisti e rappresentanti amici tuoi dove li metti io sono un collega tuo che hai buttato fuori dal tuo sito perchè ti ho sempre rinfacciato tutto questo poi vieni a scrivere in questo sito buttando tutte le colpe alla mala gestione della politica e le colpe tue e degli amici tuoi in questi 10 anni di gestione aziendale e che per vostra colpa adesso rischiamo di finire in mezzo la strada dove li lasci?rispondi se hai coraggio e non fare il codardo come fai sul tuo sito che quando non ti conviene chi ti contesta o è prevenuto o è rabbioso,secondo me sei più rabbioso tu che chi ti sbatte la verità in faccia che è quella che avete tu e gli amici tuoi finito di come si dice a palermo sgubbare e prendere in giro i tuoi stessi colleghi, qua siamo tutti in tua attesa!!!!!!!

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  11. filippo 9 anni fa

    Bravo Roberto anche io sono un collega. però devi spiegarti meglio nella parte finale del tuo discorso.vogliamo sapere cosa combinano certi personaggi. e comunque le colpe sono soprattutto dei politici incompetenti che abbiamo sempre avuto. apriamo gli occhi alle prossime elezioni. ciao.

    Rispondi
  12. roberto 9 anni fa

    @filippo se sei un collega non ci dovrebbe essere bisogno di spiegarti quali sono i personaggi che hanno sconquassato il nostro futuro in azienda fregandosene di noi e pensando solo per loro e per gli amici loro e collegati ai loro amici politici a partire da charlie che è nelle rappresentanze sindacali che in questi 10 anni hanno pensato solo a farci le scarpe e te la stò dicendo pulita saluti e speriamo in bene,e per precisare io sono solo un semplice operaio e come tutti gli altri questo lo solo capito sulla mia pelle e cioè che rischio per tutto questo di finire in mezzo una strada.

    Rispondi

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