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LiveSicilia.it / Province / Palermo / Muore il padre e finisce in rissa

Muore il padre e finisce in rissa

All'ospedale Civico di Palermo
di Andrea Cottone e Riccardo Lo Verso
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Dal 22 febbraio scorso L.P., 77 anni, era ricoverato in rianimazione al Civico in seguito a un incidente stradale. L’altroieri pomeriggio, intorno all’una, l’uomo ha esalato l’ultimo respiro ed è morto. I tre figli, presenti al pronto soccorso, appena hanno saputo della morte del loro congiunto si sono ferocemente scagliati contro medici e paramedici dell’ospedale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione “Scalo” che hanno fatto la conta dei feriti. Una dottoressa ha avuto una prognosi di 5 giorni per escoriazioni varie, lo stesso per un infermiere in servizio e per un suo collega giudicato guaribile in tre giorni. Non sono ancora noti i motivi che hanno portato i familiari di L.P. a tale reazione.

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Tags: civico · palermo · rissa

Pubblicato il 15 Marzo 2012, 12:29
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Commenti
  1. vincenzo 9 anni fa

    Talvolta lavorare in ospedale equivale ad essere in trincea perchè spesso i fruitori dei servizi sconoscono il significato del termine EDUCAZIONE.

    Rispondi
  2. Mephisto 9 anni fa

    Ai picchiatori non faranno nulla,tanto la colpa ricade sempre sui medici,anche perche’ non si fa che scrivere di mala sanita’.
    Ma nessuno scrive di malacarne?

    Rispondi
  3. scolaretto adolescente 9 anni fa

    Bhe ..Bhe…..è vero che l’ uso della violenza è sempre e comunque da condannare,ma è altrettanto vero che i nostri ospedali sono pieni di infermieri e medici super raccomandati che di voglia di lavorare ne hanno poca e che trattano con sufficienza i degenti ed i parenti che stanno in pensiero per i propri cari,ed è proprio la miscela, tra l’affetto e la giusta importanza che diamo ai nostri congiunti malati e la strafottenza spesso dimostrata anche nel dare semplici spiegazioni o piccole assistenze da parte del personale sanitario,che spesso porta a casi estremi come quello raccontato.
    Sia chiaro io condanno fermamente la violenza,ma allo stesso tempo ho provato sulle mie spalle l’ARIA DA SUPERUOMINI di molto(non tutto) personale sanitario.

    Rispondi
  4. Nino 9 anni fa

    @ scolaretto: condivido al 100%!
    Chi non le passa, certe esperienze, non lo puó capire.

    Rispondi
  5. DavidRe 9 anni fa

    La violenza non porta niente di buono.. Ma nessuno,dico nessuno, vigila sul personale medico. Pronto soccorso,vari reparti,tutto in gestione mediocre di quelli che a loro uso e consumo si “atteggiano” o s’annacanu tutti con lo sguardo nel vuoto , col la puzza sotto il naso,etc etc… Sono dovuto ricorrere al pronto soccorso per dei dolori violenti allo stomaco, orario di ingresso 23:45 codice giallo, 02:00 circa la prima considerazione da parte di un infermiere, alle 02:45 vengo visitato a mani nude(mentre visitava un altra paziente la dottoressa mi concede un po di attenzione) . Esame d’urina con la stessa versata su un cartone e poi aspirata dalla infermiere con la siringa. Per il dolore sverro’ altre 2 volte, per sapere cosa ho se ne parlerà alle 07:00 circa.. Chiedo di un responsabile, del direttore.. Deve tornare mi rispondono, non c’e’, se ne parla dopo le 09:00 per trovare qualcuno..
    N.B. : l’esito dell esame d’urina mi dava come infezionato fino all unghiu fu Piere! SANITA’ funzionante.

    Rispondi
  6. DavidRe 9 anni fa

    Pressapochismo e grascia, insufficienza organica e medici tutti infastiditi e alterati..

    Rispondi
  7. Vitogol 9 anni fa

    Eh, già. Non si può morire per le malattie, oppure (come nel caso in oggetto) a 77 anni per le conseguenze di un incidente e dopo una lunga degenza in rianimazione. La colpa è dei medici e degli infermieri raccomandati e con la puzza sotto il naso. E allora, via con la giustizia “fai da te”. Un’aggressione fisica ? E che vuoi che sia. Che quelli se lo meritano. Anche se passano di lì per caso. Come le BR: punirne uno per educarne cento.

    Rispondi
  8. arraggiato palermitano 9 anni fa

    Certo, lo stato d’animo è esasperato e la colpa si scarica sempre su medici e infermieri.
    Se invece manca una sedia al prontosoccorso, il magistrato/assessore Massimo Russo licenzia il manager che non garba (Dr. Allegra=non iscritto al partito giusto!)

    Se a Lipari muore un feto di 8 mesi si sospende il medico di turno, piuttosto che vedere chi ha causato la chiusura del punto nascita.
    Se lo stesso accadrà a Mistretta, …come preannunciato, pagherà ancora il medico…

    La DEMOTIVAZIONE del personale poggia sul clima creato dai “managers/Russo”, quelli da sempre “responsabili e nei soliti posti”…da 30 anni.

    Ma siamo in Sicilia:
    TUTTO CAMBI PURCHè OGNI COSA RIMANGA A SUO POSTO!!!

    Assessore Russo(off…), si candidi a Palermo e vedremo il suo gradimento…

    Rispondi
  9. Compagno 9 anni fa

    Nel fiore degli anni!!

    Rispondi
  10. pensante 9 anni fa

    Ma è mai possibile che medici e infermieri che lavorano in trincea devono essere sempre presi a calci nel sedere da chicchessia? E c’è anche gentaglia che se ne compiace…..complimenti!

    Rispondi

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