Mercantile si arena sulla spiaggia| Aperte due inchieste, non ci sono feriti - Live Sicilia

Mercantile si arena sulla spiaggia| Aperte due inchieste, non ci sono feriti

MESSINA
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Un mercantile battente bandiera Antigua e Barbuda si e’ arenato sulla spiaggia di Biccette a Messina, schiantandosi su degli scogli, mentre attraversava lo Stretto di Messina. Nessuno dei 13 componenti l’equipaggio e’ rimasto ferito e lo scafo dell’imbarcazione sembra integro. Sul posto per i soccorsi uomini e mezzi dei Vigili del fuoco e della Capitaneria di porto.

Sull’incidente sono state aperte due inchieste, una della Procura l’altra della Guardia Costiera. Il cargo, che era vuoto, proveniva dal porto turco di Iskenderun ed era diretto a Marina di Carrara. La nave, lunga 126 metri, si trova ora arenata sugli scogli; sul posto stanno operando la Guardia Costiera e i rimorchiatori che hanno escluso l’eventualita’ di un affondamento. I 16 membri dell’equipaggio non hanno riportato ferite e sono tutti in buone condizioni. Secondo le prime indagini il Vts di Messina (Vessel Traffic Service), sistema realizzato per controllare il traffico marittimo, ha piu’ segnalato che la nave era fuori rotta ma le ripetute chiamate all’equipaggio non hanno avuto alcuna risposta fino al momento dell’incidente.

AGGIORNAMENTI
Sono cominciate le operazioni di rimozione del carburante dalla prima delle nove cisterne della nave ”Gelso M.”, che una settimana fa si e’ incagliata sulla scogliera a nord di Siracusa dopo essere rimasta senza governo, a causa di un blocco ai motori, mentre nella zona infuriava una tempesta con onde alte anche 7-8 metri e venti che soffiavano con raffiche vicine ai 100 chilometri orari. Il comandante della capitaneria di porto di Siracusa, il capitano di vascello Luca Sancilio, ha firmato oggi il provvedimento con il quale si da’ l’avvio al pompaggio delle circa 300 tonnellate di carburante da trazione custodito sulla nave e che costituiscono l’unico potenziale rischio ambientale considerato che la ”Gelso M.” al momento dell’incidente aveva le cisterne vuote. Sul posto oltre alle squadre dei tecnici e alla Guardia costiera sono anche presenti un funzionario dell’Agenzia delle dogane e i militari della Guardia di finanza e i vigili del fuoco. Per svuotare le cisterne della ”Gelso M.” si lavorera’, compatibilmente con le condizioni del mare, solo con la luce naturale. Non sono previsti interventi notturni. ”Proveremo a svuotare prima la parte che riteniamo possa costituire il maggiore fattore di rischio ambientale – ha spiegato il comandante Sancilio -. Si tratta di circa 120 tonnellate di carburante presente in forma piu’ densa, quasi melmosa. Via via passeremo a cio’ che e’ contenuto nelle altre cisterne”. Si stima che le operazioni potrebbero essere completate in una settimana.


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