Fas, nuovi tagli e un mutuo | Ecco come sistemare i conti - Live Sicilia

Fas, nuovi tagli e un mutuo | Ecco come sistemare i conti

BILANCIO. "Stop all'esercizio provvisorio"
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Nessuna proroga all’esercizio provvisorio. E un mutuo da 500 milioni per finanziare gli investimenti. È iniziata proprio in questi minuti in Commissione bilancio all’Ars presieduta da Riccardo Savona l’audizione del Ragioniere generale Biagio Bossone. All’incontro presente anche l’assessore all’Economia Gaetano Armao (nella foto), che ha illustrato, prima di entrare, i nodi del bilancio regionale, partendo da una certezza: “Non possiamo permetterci di prorogare ulteriormente l’esercizio provvisorio”.

Così, già oggi le idee dovrebbero essere più chiare. E la base di partenza è il “fabbisogno” della Regione per far quadrare i conti. In particolare, l’esecutivo dovrà far fronte, oltre ai 612 milioni per la compartecipazione sanitaria, a un buco di ulteriori 120 milioni dovuti al mancato introito alla Regione, a causa dell’introduzione dell’Imu, i cui ricavi saranno suddivisi a metà tra Stato e Comuni.

“Senza contare – spiega Armao – che in seguito alla crisi economica la Regione incasserà un gettito inferiore di circa 230 milioni di euro”. Ma le soluzioni sono pronte, e verranno discusse anche in questi minuti. A cominciare dall’utilizzo di circa 350 milioni dei cosiddetti fondi Fas: “Si tratta – precisa l’assessore all’economia – di una soluzione temporanea. Utilizzeremo questi soldi, attraverso un accantonamento negativo”. Soldi che la Regione, però, dovrà restituire nel giro di pochi mesi. “Entro dieci giorni – prosegue Armao – verrà istituito un tavolo a Roma col ministro per gli Affari regionali Piero Gnudi in cui si ridiscuterà dell’attuazione del federalismo fiscale”. Una partita da nove-dieci miliardi, che coinciderà col trasferimento di alcune funzioni statali alla Regione, attraverso il riconoscimento dell’articolo 36 e 37 dello Statuto: “Tutta la sanità, l’istruzione, le politiche sociali – spiega l’assessore Armao – passeranno in mano alla Regione siciliana. Il tavolo dovrà chiudersi entro giugno-luglio. Entro quel termine, restituiremo i fondi Fas utilizzati temporaneamente”. E l’utilizzo di queste somme, tra l’altro, verrà concesso dallo Stato solo a patto che la Regione intervenga attraverso la riduzione del costo del personale, delle società partecipate e dei cosiddetti costi della politica.

Ma i Fas chiuderanno solo una falla. Il resto, spiega Armao, sarà sistemato attraverso altri interventi in bilancio, previsti già da un emendamento governativo. Interventi che dovrebbero quantificarsi in circa 322 milioni e che consisteranno, in gran parte, nel prelievo di circa 280 milioni dal Fondo di riserva.

E in quell’emendamento, i tagli maggiori, oltre, come detto, al prelievo dal Fondo di riserva, riguardano i 44 milioni per la “riduzione delle spese del personale”, delle “spese di funzionamento”, oltre a circa 28 milioni di “regolazioni contabili”. Ma nella proposta del governo, ecco anche voci che comporteranno delle spese ulteriori. A cominciare dai 14,6 milioni che serviranno per la liquidazione e ricapitalizzazione delle società regionali, ai quasi 11 milioni per le “spese di collegamento marittimo con le isole minori”, e soprattutto ai 61 milioni che serviranno per gli “interventi per la rinaturalizzazione del territorio, tutele diversità e valorizzazione foreste”. La Regione, infine, ha previsto l’accensione di un mutuo da 500 milioni di euro nella manovra finanziaria. “Servirà per finanziare gli investimenti”, ha precisato l’assessore Armao prima di prendere parte alla seduta della commissione Bilancio.


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