"L'inciucio Pd? Ferrandelli|sarà la fine di Lombardo" - Live Sicilia

“L’inciucio Pd? Ferrandelli|sarà la fine di Lombardo”

Palermo 2012. Intervista a Claudio Fava
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2 min di lettura

“Soltanto uno stolto o un bugiardo può immaginare che la risicatissima vittoria di Ferrandelli alle primarie palermitane non porti con sé il tentativo di legittimare l’accordo di potere che il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo ha stipulato con l’ala consociativa del Pd locale. Gli sponsor politici di Ferrandelli, Lumia e Cracolici, sono anche gli orgogliosi padrini di quell’operazione e la candidatura di Rita Borsellino, da sempre schierata contro l’inciucio alla Regione siciliana, era fumo nei loro occhi. Con Ferrandelli, giovanotto spregiudicato e già di antico pelo (ha cambiato quattro partiti in cinque anni), vince Lombardo….”.

Claudio Fava, figura di spicco di Sel, queste parole le ha scritte lei. Adesso appoggiate Fabrizio Ferrandelli nella sfida per la poltrona di sindaco a Palermo. Non è singolare?
“Noi ponevamo due condizioni fondamentali, una candidatura forte, un nome capace di unire il centrosinistra. Ferrandelli ha fatto affermazioni importanti, ha assunto un impegno serio. La sua vittoria sconfesserà l’inciucio siciliano e garantirà un ritorno alle virtù possibili del centrosinistra. Spero che Rita Borsellino dia un segnale e condivida il percorso”.

Che è condiviso pure da Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia. Li accetta serenamente come compagni di viaggio?
“Per
me è irrilevante. Non puoi scegliere pezzi del Pd. A me interessa che non ci sia Lombardo. Cracolici e Lumia devono capire che siamo alla negazione della loro esperienza. Alla Regione, il Pd è la stampella di Lombardo. A Palermo, Raffaele Lombardo non c’è, è fuori dai giochi”.

Le sue dichiarazioni però: “Con Ferrandelli vince Lombardo”.
“Chiarisco. Se Rita Borsellino fosse rimasta in campo, sarebbe stata la nostra candidata. Sicuramente c’è stata qualche opacità di troppo. Assumiamo per sincera la buonafede degli attori sulla scena. Ferrandelli ha garantito coerenza. Ci interessa un centrosinistra largo, ampio, che riscopra la sua vocazione, nel segno dell’unità”.

Infatti, Leoluca Orlando è in campo.
“Sarebbe stato utile ragionare insieme. Prima non mi candido… e poi mi candido. Bè…. E’ una scelta che sa molto di privato e poco di pubblico”.

Un pensiero conclusivo sulle vicende giudiziarie del governatore
“Non ho cambiato idea. Ci sono comportamenti provati, a prescindere dalla loro collocazione giuridica. La più alta carica della Regione ha incontrato boss mafiosi. E’ una questione di etica pubblica. Un’altra persona avrebbe compiuto non uno: dieci passi indietro”.

E allora?
“Raffaele Lombardo non è un’altra persona”.


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