Palermo affonda, al Comune | è corsa disperata contro il tempo - Live Sicilia

Palermo affonda, al Comune | è corsa disperata contro il tempo

Consiglio con le spalle al muro
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Sala delle Lapidi deve fare presto, anzi prestissimo. In una Palermo messa a soqquadro da scioperi e proteste di Amia, Amat e Gesip, con un rischio squilibrio per i conti del Comune che si fa ogni giorno più concreto, i tempi per approvare il nuovo bilancio di previsione sono ormai strettissimi. Il commissario Luisa Latella (nella foto) lo sa bene e stamane ha preso carta e penna e ha scritto agli inquilini di piazza Pretoria ponendo quello che potrebbe apparire un “ultimatum”: entro il 31 marzo il commissario vuole approvare lo schema della manovra ma per farlo è necessario che il Consiglio, in settimana, approvi l’aumento dell’Irpef e introduca l’Imu.

Al di là delle cortesie istituzionali, infatti, l’ex prefetto di Vibo Valentia mette in qualche modo Sala delle Lapidi con le spalle al muro. “E’ intedimento dell’amministrazione attiva – scrive la Latella – procedere all’approvazione dello schema di bilancio non oltre il 31 del corrente mese ma tale volontà sarà sicuramente vanificata laddove non venissero preventivamente approvati dal consiglio i regolamenti relativi alle tariffe imu e Irpef, la cui istituzione e/o incremento costituiscono necessario presupposto all’auspicato riequilibrio”.

In poche parole, per non mandare in bancarotta il Comune e tenere i conti in equilibrio, bisogna aumentare le tasse e subito permettendo all’ente di incassare 115 milioni di euro in più all’anno, che si sommano ai 2,5 che proverranno dall’aumento di Tosap e Icp già decretati dal commissario. Il Consiglio si riunirà martedì e mercoledì alle 12, in un Palazzo delle Aquile che potrebbere essere circondato dai dipendenti delle partecipate. Dal bilancio di previsione passa, infatti, anche il futuro di Gesip e Amia. Il commissario ha assicurato i sindacati di aver trovato i fondi per l’Amia e, secondo alcune voci, da Roma potrebbe arrivare un altro stanziamento straordinario per l’ennesima proroga alla Gesip, ma senza il bilancio sarebbe tutto inutile perché i soldi non si potrebbero usare. Ecco perché i lavoratori faranno pressione sul consiglio perché domani e dopodomani dia il via libera ai provvedimenti che permetteranno al commissario di varare lo schema. Poi ci sarà tempo fino al 30 giugno per dare l’ok anche al bilancio in Aula e cercare i soldi per le ex municipalizzate.

Ma i consiglieri mugugnano e non poco. Non solo per il timore di ritrovarsi barricati a piazza Pretoria davanti a una folla inferocita, come capitato anche la scorsa estate, ma soprattutto per la poco allettante prospettiva di dover aumentare le tasse alla vigilia delle elezioni. Imprenditori e commercianti hanno già gridato allo scandalo e i candidati non presenti oggi a Sala delle Lapidi prenderebbe di mira gli attuali consiglieri accusandoli di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. A quel punto, l’unica alternativa sarebbero le dimissioni che però lascerebbero la quinta città d’Italia in balìa di se stessa.


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