La notizia è arrivata nella tarda mattinata. Il Comune ha sbloccato un mandato di pagamento da circa due milioni di euro, relativo al secondo semestre 2011 per il servizio di pulizia delle caditoie svolto da Amia. L’azienda, grazie a questa novità, ha da subito avviato l’erogazione del 100% degli stipendi di marzo. “Amia, pertanto – si legge in un comunicato – invita tutti i dipendenti a riprendere immediatamente le rispettive attività di servizio evitando alla cittadinanza ulteriori disagi”.
L’annuncio è arrivato dopo ore di tensione. E non sembra avere placato gli animi. E’ stata fin qui una giornata di fuoco a Palazzo delle Aquile per via delle proteste dei dipendenti dell’Amia. Sul tavolo della protesta il mancato adeguamento del contratto di servizio che dovrebbe fruttare ai lavoratori della municipalizzata una cifra pari ad 8 milioni. E le promesse dei pagamenti a marzo non hanno cambiato granché la situazione. I dipendenti minacciano la permanenza dello stato di agitazione sino a quando le loro richieste non verranno esaudite.
Le proteste, che hanno coinvolto alcune centinaia di operatori Amia, hanno mandato in tilt il traffico nei pressi di corso Vittorio Emanuele, costringendo la polizia municipale a deviare il flusso dei mezzi all’altezza dei Quattro Canti.
Un’altra giornata bestiale tra “munnizza” e traffico. Sono ormai circa 2.500 le tonnellate di rifiuti dentro e fuori i cassonetti della spazzatura e per le strade. Lo rende noto il direttore generale dell’Amia Nicolò Gervasi.
(ha collaborato Gianluca Rubino)
