Il governo: più soldi per i consulenti | Il Pid lo stoppa: "Una vergogna" - Live Sicilia

Il governo: più soldi per i consulenti | Il Pid lo stoppa: “Una vergogna”

Armao ritira l'emendamento al bilancio
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“Una porcata”. Non usano mezzi termini i deputati regionali del Pid Toto Cordaro e Marianna Caronia, un attimo dopo il ritiro di un emendamento col quale il governo aveva previsto nuove spese per consulenze e rappresentanza per la presidenza della Regione.

Un emendamento che il governo s’è dovuto rimangiare, dopo l’invettiva di Cordaro e Caronia che insieme ai colleghi del Pid, il capogruppo Rudy Maira e Totò Cascio, avevano presentato un subemendamento col quale si chiedeva il taglio di spese “considerate inutili, futili, specie di fronte alla crisi che sta attraversando la Sicilia”.

E il governo, quell’emendamento l’ha dovuto ritirare davvero. Anche di fronte all’invito del capogruppo del Pd Antonello Cracolici, critico anche lui sulla presentazione di quella proposta. Ma cosa prevedeva l’emendamento incriminato? La spesa complessiva per gli interventi previsti era di sei milioni di euro. Ma i deputati del Pid avevano chiesto un taglio a quelle spese di circa 1,6 milioni, da destinare al bonus socio-sanitario.

Tagli che avrebbero dovuto riguardare ad esempio il capitolo riguardante le “spese per gli esperti del presidente della Regione, spese per i consulenti esperti in materie giuridiche, economiche e sociali, nonché dei portavoce”. Il governo chiedeva di aumentare quello stanziamento di 56 mila euro, e portarlo così a 220 mila euro. Altra voce “discussa” è quella riguardante le “spese di rappresentanza, cerimoniale e relazioni pubbliche, mostre e manifestazioni”. Anche in questo caso, l’emendamento del governo prevedeva un aumento, stavolta di 328 mila euro. Una variazione che avrebbe portato lo stanziamento complessivo a 1,7 milioni. E ancora, ecco 44 mila euro in più per le spese di funzionamento del Corecom, e quasi 900 mila euro in più per lavori di manutenzione e riparazione di Palazzo d’Orleans.

“Nel pieno di una crisi drammatica e di fronte a un disagio sociale sempre più grave – ha dichiarato Toto Cordaro – il presidente Lombardo preferisce utilizzare i soldi del bilancio per consulenze e spese di rappresentanza, spese vergognosamente voluttuarie, piuttosto che pensare ai bisogni reali dei tanti indigenti. Si è trattato – ha aggiunto Cordaro – di un atto scellerato e provocatorio che abbiamo sventato grazie allo studio delle carte. L’auspicio è che in Finanziaria, la maggioranza ribaltonista che appoggia il governo – ha concluso – non sostenga ulteriori simili provvedimenti”.

“Abbiamo sventato un’operazione vergognosa – ha aggiunto Marianna Caronia – che avrebbe aumentato la dotazione di capitoli di bilancio già abbastanza ricchi, per spese di consulenza e rappresentanza. Come si fa, mentre fuori di qui la Sicilia è in uno stato di tensione altissima, pensare di spendere così i soldi dei siciliani? Col ritiro dell’emendamento da parte del governo, abbiamo risparmiato circa 6 milioni di euro, che speriamo di destinare, in finanziaria, al bonus socio-sanitario, il cui capitolo, quest’anno, è stato addirittura azzerato”.

Col ritiro dell’emendamento del governo, insieme a questi aumenti per le spese “inutili”, saltano anche i finanziamenti alla Missione “Speranza e carità” di Biagio Conte (100 mila euro), al centro siciliano Sturzo (150 mila euro), agli enti parco (un milione di euro) e i contributi per il funzionamento dei servizi aerei di linea: altri 2,7 milioni volati via con l’emendamento “rimangiato” dal governo.


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