"Rifiuti, settore organizzato per delinquere" - Live Sicilia

“Rifiuti, settore organizzato per delinquere”

Antonella Monastra
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” Si consuma a Palermo l’ennesimo dramma dei rifiuti: la città trabocca di spazzatura e le vasche della discarica di Bellolampo sono colme all’inverosimile. Uno scenario che, insieme al mancato risanamento di Amia ancora in perdita per svariati milioni di euro, potrebbe dischiudere le porte ai privati nel ghiotto affaire – gestione rifiuti”. Lo dice Antonella Monastra, consigliere comunale a Palermo. “Come già da me denunciato tempo fa e ribadito dalla Commissione parlamentare antimafia, attualmente in Sicilia il ciclo dei rifiuti – aggiunge – può essere definito un non ciclo: con i rifiuti conferiti in discarica ed una bassissima percentuale che va in raccolta differenziata il settore sembra organizzato per delinquere. Il sistema si pone come obiettivo il ‘non smaltimento’ dei rifiuti medesimi, perché il rifiuto è esso stesso ricchezza. L’inagibilità della discarica di Bellolampo sta già facendo fare affari ai privati che gestiscono le discariche di Messina, Enna e Trapani. Ed è legittimo il sospetto sollevato dal quotidiano La Repubblica Palermo di oggi, che ipotizza, “dietro il mancato riconoscimento da parte del Comune degli aumenti al contratto e la non attivazione da parte della Regione della Cassa integrazione per i dipendenti Amiaesseme, (che avrebbe fatto abbassare i costi) che vi sia la voglia di agevolare i privati. Circolano già i primi nomi e le cordate in campo: dal gruppo Biancamano di Pierpaolo Pizzimbone, tra i fondatori dei Circoli di Marcello Dell’Utri che potrebbe arrivare insieme a colossi come la milanese A2a, a Confindustria e pezzi del Pd che avrebbero già individuato gli spagnoli di Veolia”.


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