L'assalto alla gioielleria| Identificato il rapinatore - Live Sicilia

L’assalto alla gioielleria| Identificato il rapinatore

E' un incensurato dello Zen
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E’ stato identificato il rapinatore rimasto ferito ieri a Palermo nel corso di una rapina. Si tratta di Salvatore Cappai, incensurato di 34 anni, residente in via Agesia di Siracusa, nel quartiere Zen. Non è stato semplice risalire alla sua identità, di lui si conosceva solo il nome: Salvatore. I poliziotti dell’antirapina, ancora all’opera per fare piena luce sull’accaduto, stamane si sono presentati in ospedale dal rapinatore mostrandogli un cartellone con dei numeri. Col movimento degli occhi del ferito sono riusciti a risalire alla data di nascita. Verifiche e controlli incrociati hanno poi consentito agli investigatori di associare un cognome al nome e alla data di nascita, giungendo così alla sua completa identificazione. Cappai è ancora ricoverato al Trauma center di Villa Sofia. Un proiettile lo ha colpito alla spalla. Un altro lo ha raggiunto alle vertebre cervicali. Se sopravviverà è molto alto il rischio che possa restare paralizzato.

Intanto gli agenti della sezione Antirapina della Squadra mobile hanno ricostruito le fasi dell’assalo di via Portella della Ginestra, nel quartiere Sperone. Alle 10 e 30 di ieri due rapinatori sono entrati nella gioielleria Comito. Ad attenderli fuori c’era una persona. Forse due. Fanno finta di essere interessati all’acquisto di un orologio. Invece, sono rapinatori. Cercano di arraffare alcuni cronografi. Poi, tirano fuori una calibro 38 e la puntano contro il marito della titolare dopo averlo colpito alla testa con il calcio della pistola. L’uomo reagisce e riesce a disarmare il rapinatore. E’ lui il primo ad impossessarsi dell’arma che cade per terra. Esplode due colpi che raggiungono uno dei due malviventi. E’ stato poi ritrovata anche l’autovettura, una Fiat 500, utilizzata per il colpo: era parcheggiata nei pressi della gioielleria.

Gli agenti della sezione antirapina sembrano non avere dubbi: il commerciante abbia agito per legittima difesa. “Ho sparato per difendermi. Mi hanno picchiato”, ha detto agli agenti che hanno raccolto la sua ricostruzione. Un rapinatore fugge via, lo segue il terzo uomo della banda che faceva da paolo fuori dal negozio. A terra, in una pozza di sangue, resta il ferito, colpito alla clavicola e al polpaccio. Non ha documenti addosso. Viene trasportato all’ospedale Civico e da qui a Villa Sofia.


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