Truffa e droga: pioggia di arresti - Live Sicilia

Truffa e droga: pioggia di arresti

Il blitz
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Un sodalizio criminale specializzato in traffico di droga e truffe a finanziarie è stato sgominato da un’inchiesta delle Procure di Agrigento e di Catania con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 52 indagati. Il provvedimento è in corso di esecuzione da parte di oltre 300 carabinieri di Agrigento, Catania, Palermo, Siracusa e Enna. Le indagini, avviate nel 2009 da militari dell’Arma della compagnia di Licata, avrebbero fatto emergere l’esistenza di un sodalizio che spacciava ingenti quantitativi di cocaina, hashish, marijuana, ecstasy e anfetamine, che comprava da ‘grossisti’ catanesi, che avevano rapporti con esponenti della cosca mafiosa etnea dei Laudani.

Per questo l’inchiesta, avviata dalla Procura di Agrigento, dal sostituto Luca Sciarretta e coordinata dall’aggiunto Ignazio Fonzo, è stata poi trasmessa per competenza alla Dda di Catania. Le indagini avrebbero portato alla luce centinaia di truffe a diverse finanziarie, con l’accurata falsificazione di documenti personali e buste paga, con i quali sarebbero stati acquistati beni di consumo per centinaia di miglia di euro. Particolari sull’operazione, denominata ‘Carte false’, saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terra’ alle 11.15 nella sede della Procura di Agrigento.

GLI ARRESTATI
Sono 26 le persone arrestate da carabinieri dell’ambito dell’operazione Carte false coordinate dalla Dda di Catania e dalla Procura di Agrigento. I destinatari di ordine di custodia cautelare in carcere sono Gaetani Annatelli, di anni, di Catania; Angelo Arcidiacono, di 65, di Catania; Antonino Arcidiacono, di 32, di Catania; Francesco Balsamo, di 42, di Catania; Mario Barone, di 30, di Catania; Santo Bonanzinga, 27, di Catania; Michele D’Amico, di 41, di Catania; Andrea Concetto Daninelli, di 39, di Catania; Antonino Giarrana, di 30, di Agrigento; Giuseppe Giuntalia, di 24, di Catania; Giovanni Lucio Grasso, di 36, di Catania;: Carlo Lazzaro, di 34, di Bronte (Catania); Salvatore Mangione, di 22, di Vittoria (Ragusa); Alessandro Marotta, di 36, di Licata (Agrigento); Giuseppe Daniele Nocita, di 39, di Catania; Enza Pace, di 32, di Catania; Giuseppe Pace, di 27, di Catania; Carmelo Prato, di 28, di Agrigento; Giuseppe Rapisarda, di 40, di Augusta (Siracusa); Giuseppe Ruscica, di 36, di Catania; Salvatore Carlo Sammartino, di 24, di Canicatti (Agrigento; Claudio Salvatore Sciuto, di 30, di Catania; Valeria Spanò, di 34, di Paternò (Catania); Fabio Sparacino, di 35, di Acireale (Catania); Dario Trigona, di 24, di Licata (Agrigento); Gaspare Gaetano Trigona, di 28, di nato a Licata (Agrigento). Il Gip ha diposto gli arresti domiciliari per: Giuseppe Ballacchino, di 40 anni, originario di Gela (Caltanissetta); Salvatore Castorina, di 46, di Catania; Nicolò Curella, di 29, di Licata (Agrigento); Luca Ferlito, di 27, di Catania; Antonino Fiocco, di 28, di Catania; Domenico Giuntalia, di 26, di Catania; Alessandro Grancagnolo, di 32, di Catania; Antonino Incorvaia, di 26, di Licata (Agrigento); Domenico La Cognata, di 26, di Licata (Agrigento); Vincenzo Lo Vacco, di 45, di Licata (Agrigento); Carmelo Marino, di 32, di Licata (Agrigento); Dario Mazzara, di 24, di Siracusa; Antonino Gaetano Mercia, di 41, di Linguaglossa (Catania); Carmelo Antonio Morello, di 27, di Licata (Agrigento); Salvatore Morello, di 29, di Licata (Agrigento); Ottavio Pezzino, di 46, di Catania; Claudio Turri di 25, di Catania. Il Giudice delle indagini preliminari per altri 9 indagati ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma, di non uscire dal Comune di residenza e di non uscire di casa dalle 21 alle 8 del mattino.

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