Vito Roberto Palazzolo, |domani si decide sull'espulsione - Live Sicilia

Vito Roberto Palazzolo, |domani si decide sull’espulsione

Il legale replica ai familiari di Borsellino
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Slitta a domani la decisione della corte di Bangkok sull’espulsione di Vito Roberto Palazzolo (nella foto). Il legale del finanziere condannato per mafia, Baldassare Lauria, fa sapere che i giudici thailandesi hanno ritenuto ammissibile il ricorso con cui viene chiesto di rimandarlo in Sud Africa, dove Palazzolo ha ottenuto la cittadinanza grazie ad una nuova identità. L’ammissibilità non vuol dire, però, che la richiesta sarà accolta.

Palazzolo resta ancora in una cella dell’ufficio immigrazione dell’aeroporto di Bangkok. Ufficialmente, è stato espulso, ma non è ancora chiaro se verso l’Italia o il Sudafrica. La Corte ha tempo fino alle diciassette ora locale di venerdì per la decisione finale.Il tesoriere di Cosa nostra, condannato in Italia a 9 anni, ha anche offerto una cauzione da sessanta mila euro per tornare libero.

Intanto lo stesso avvocato Lauria replica ai familiari di Paolo Borsellino. “Nel pieno rispetto per la figura e per il lavoro del magistrato ucciso dalla mafia – spiega il penalista – ritengo ci sia stata una strumentalizzazione da parte dei familiari che non conoscono la vicenda per la quale abbiamo sollevato eccezioni di diritto internazionale”.

Il fratello del giudice, Salvatore Borsellino, ha indirizzato una lettera al premier Mario Monti: “Mi rivolgo a lei – ha scritto – per sollecitare il suo autorevole intervento perché Vito Roberto Palazzolo, una persona condannata in via definitiva per associazione mafiosa e su cui sia mio fratello Paolo Borsellino che Giovanni Falcone avevano condotto indagini, venga effettivamente e definitivamente assicurato alla giustizia italiana”. Poi, si sono aggiunte le parole della moglie di Paolo Borsellino, la signora Agnese: “Con i miei figli è come se avessimo scritto a più mani il comunicato stampa di mio cognato Salvatore, che ovviamente condividiamo dalla prima all’ultima parola. Rimango fiduciosa e convinta che le nostre autorità insieme a quelle Thailandesi stiano cooperando per una celere estradizione. Sarebbe inaccettabile credere diversamente”.


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