Rimosso il presidio degli operai|di fronte a villa Malfitano - Live Sicilia

Rimosso il presidio degli operai|di fronte a villa Malfitano

Mattina di tensione tra operai della Fiat e delle ditte dell'indotto e forze dell'ordine davanti al cancello di villa Malfitano a Palermo, dove si è tenuto un convegno per la festa dell'autonomia siciliana. I lavoratori hanno tenuto sotto assedio i "convegnisti" bloccando il cancello di ingresso. Per la protesta, la polizia urbana ha chiuso un tratto della via Dante, deviando il traffico. Una delegazione ricevuta dall'assessore Armao. Al termine dell'incontro è stato rimosso il presidio ma i lavoratori annunciano ulteriori azioni di lotta. (Video di Irma Annaloro)
Fiat, manifestazione a Palermo
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Tensione tra operai della Fiat e delle ditte dell’indotto e forze dell’ordine davanti al cancello di villa Malfitano a Palermo, dove è in corso un convegno organizzato dalla Presidenza della Regione siciliana nell’ambito della festa per i 66 anni dell’autonomia. I lavoratori, giunti da Termini a Palermo a bordo di pullman, hanno provato a entrare all’interno della villa per raggiungere l’edificio dove sono in corso i lavori. Polizia e carabinieri si sono schierati in assetto antisommossa davanti al cancello, impedendo l’ingresso.

E’ una vergogna, altro che festa della Regione siciliana, i politici si devono vergognare”, urlano gli operai. Per cassintegrati, esodati e interinali si tratta dell’ennesima iniziativa di protesta. nei giorni scorsi hanno occupato l’Agenzia delle Entrate, la sede della Serit, agente di riscossione delle tasse in Sicilia, e due banche a Termini Imerese.

Per la protesta, la polizia urbana ha chiuso un tratto della via Dante, deviando il traffico. I cancelli di villa Malfitano sono stati chiusi da polizia e carabinieri che presidiano la villa. I convegnisti sono ancora all’interno e sono in corso trattative con alcuni sindacalisti in modo da liberare l’ingresso e consentire il passaggio. Intanto l’assessore all’Economia Gaetano Armao, tra i relatori del convegno, ha acconsentito di incontrare una delegazione di operai, che però continuano a chiedere un incontro col presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo.

Convegnisti in “ostaggio” a causa della protesta dei circa 200 cassintegrati ed esodati della Fiat e delle ditte dell’indotto. I lavoratori rivendicano il rilancio della fabbrica di Termini Imerese, chiusa alla fine dello scorso dicembre, e la soluzione per i 670 operai che hanno accettato l’esodo per il prepensionamento poi rimasti intrappolati dalla riforma previdenziale del ministro Elsa Forneo. I manifestanti stanno assediando i cancelli di villa Malfitano, chiuso dalla polizia per impedire agli operai di potere raggiungere così l’edificio. Tra Forze dell’ordine e delegati sindacali sono in corso trattative: lo scopo della polizia è di liberare l’uscita per consentire ai convegnisti, tra cui giuristi, avvocati, rappresentanti delle istituzioni e docenti universitari, di lasciare la struttura. Gli operai però non mollano, prima di allentare il presidio vogliono incontrare rappresentanti del governo della Regione.

Pensano ad azioni di lotta ‘eclatanti’ come nel 2002 quando occuparono porti, autostrade e aeroporti, gli operai che protestano a Palermo. Una delegazione di tredici sindacalisti e operai è stata ricevuta dall’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. “Siamo ancora dipendenti Fiat, dicembre è dietro l’angolo e vogliamo certezze che questa situazione di stallo si sblocchi – dice il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone – Chi perde tempo va contro i lavoratori. La Fiat e la politica sono responsabili. Non escludiamo azioni di lotta come nel 2002. La vera novità sono le dichiarazioni di Passera, che ha detto che Dr non è in grado di avviare questo progetto”.

Alcuni operai si sono distesi per terra davanti ad una uscita secondaria di villa Malfitano con lo scopo di impedire l’uscita delle auto blu a conclusione del convegno ma presto hanno rimosso il blocco.

Dopo la riunione con l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, gli operai hanno rimosso il presidio e si sono radunati in assemblea davanti villa Malfitano a Palermo, dove i rappresentanti dei lavoratori hanno riferito i contenuti della riunione. Domani le tute blu torneranno a riunirsi in piazza Duomo a Termini Imerese, alle 10.30, per decidere come proseguire la protesta. “E’ chiaro questa riunione ha evidenziato che la situazione è complicata, arrivano notizie pesanti da Roma – dice Roberto Mastrosimone della Fiom – e rischia di crollare anche l’accordo firmato a dicembre serve coesione”.

Andremo avanti con azioni di lotta – aggiunge il segretario provinciale della Uilm Vincenzo Comella – perché su Termini Imerese i riflettori devono restare accesi fino a quando non avremo una soluzione”.


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