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Dal Barbera un calcio alla mafia

Nel giorno del ricordo della strage di Capaci, Palermo si è unita anche allo stadio Renzo Barbera. Diversi i personaggi istituzionali, del mondo dello sport e dello spettacolo presenti.

Il calcio alla mafia che ha dato il via alla Partita del Cuore di ieri sera ha il volto di un bambino che porta lo stesso nome del grande amico di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino. E’ stato il piccolo nipote del giudice ucciso dalla mafia a dare il calcio d’inizio al match tra la nazionale Cantanti e quella dei Magistrati, che si è conclusa con due gol a favore di questi ultimi.

Nel giorno del ricordo della strage di Capaci, Palermo si è unita anche allo stadio Renzo Barbera, dove gli applausi si sono fermati per un minuto. Un minuto di silenzio per Melissa, la sedicenne rimasta uccisa nella tragedia di Brindisi: il suo nome è apparso sugli striscioni esposti in curva, accanto a quello di Falcone e Borsellino. D’altronde, i grandi protagonisti della commemorazione sono stati la Scuola e suoi alunni. Centinaia i bambini e i ragazzi sugli spalti, che nel nome del magistrati assassinati e in quello della giovane studentessa hanno tifato anzitutto per la Giustizia.

E, sportivamente, è stata proprio la squadra dei magistrati a mettere due gol in rete e ad aggiudicarsi il premio consegnato nelle mani del procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso, da Teresa Mannino, che insieme a Fabrizio Frizzi ha condotto la diretta per Rai uno. Il primo gol porta la firma del vicequestore del commissariato di Cefalù, Manfredi Borsellino, il secondo quella del giudice bresciano Roberto Spanò.

Due i “numeri 10” per la nazionale dalla maglia rossa, per la quale nel corso del primo tempo, a parare è stato Francesco Totti. Una veste nuova la sua, che è stata accolta tra gli applausi, gli stessi rivolti a Claudio Baglioni, ancora una volta a Palermo per ricordare Falcone con la sua “Noi no”. Presenti in tribuna Giuseppe Ayala, il questore Nicola Zito, il rettore Roberto Lagalla e il neo sindaco Leoluca Orlando che dichiara: “E’ importante esserci per non dimenticare. Ma soprattutto è importante ricordarsi della lotta alla mafia tutti i giorni, non soltanto in queste giornate”.


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