Il Pid e un pezzo del Pdl insieme|per un nuovo soggetto politico - Live Sicilia

Il Pid e un pezzo del Pdl insieme|per un nuovo soggetto politico

Con un documento politico alcuni deputati regionali del Pdl e l'intero gruppo parlamentare del Pid annunciano l'avvio di un confronto con l'obiettivo di costituire un nuovo soggetto politico in vista delle prossime regionali.

Fermenti nel centrodestra
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“Noi vogliamo unire”, dice il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini. E in quel momento, il Pdl si spacca. In una conferenza stampa condotta fianco a fianco col capogruppo del Pid Rudy Maira, il deputato ragusano ha annunciato la nascita di un gruppo “trasversale” che dovrà lavorare a un documento politico nuovo.

Un documento utile ad avviare un confronto su progetti e programmi in vista delle prossime elezioni in Sicilia. Ma che sembra in realtà mettere sul tavolo le ultime tensioni interne al Pdl. Quelle sollevate da diversi dirigenti locali, e dallo stesso Leontini, sulla gestione del partito considerata troppo verticistica, e noncurante delle realtà provinciali e regionali.

Insomma, oggi, con la nascita di questo gruppo, il partito che fu il traino di un centrodestra in grado di dominare la vita politica siciliana degli ultimi anni, giunge a una svolta. Non a caso, non tutti i deputati sono presenti in sala stampa, oggi. Ci sono solo pochi rappresentanti, alcuni dei quali sono stati individuati tra i punti di riferimento nelle province di quella che sarà una nuova formazione (da Nino Beninati a Messina, Raimondo Torregrossa a Caltanissetta, Edoardo Leanza a Enna e Fabio Mancuso a Catania).

Già, perché la vera notizia di oggi è quella della possibile nascita di un nuovo soggetto politico. Composto da “pezzi” di Pdl, dal Pid che oggi si presenta compatto, da Grande Sud, i cui deputati regionali erano comunque in sala, sebbene non tra i “promotori”, e persino “esponenti dell’Mpa – ha ammesso Leontini – perché no? Il partito è quello del ribaltone. Ma ci sono tante personalità all’interno che hanno, magari, compreso gli errori compiuti in questi ultimi anni, e che certamente possono far parte di questo progetto”.

Perché la parola d’ordine è “andare oltre le sigle”. Scioglierle, insomma, in una nuova alchimia politica “che unisca, che ricompatti – ha detto Rudy Maira – esperienze e persone che in questi anni si sono allontanate, divise”.

Il primo appuntamento sarà il 7 giugno, con una iniziativa che si terrà a Palazzo dei Normanni, sede dell’ Assemblea regionale. “Non è una iniziativa contro qualcuno o di rottura – ha precisato ancora Leontini – l’idea parte dalla constatazione che siamo in una fase di incomunicabilità tra i partiti e all’interno degli stessi partiti a livello nazionale e regionale”. “Vogliamo riaggregare le forze che si sono disgregate negli ultimi quattro anni – ha sostenuto Maira – Pdl e Pid devono essere le colonne per ricompattare i benpensanti ma non in una logica di gattopardismo. Non serve a niente ancorarsi dietro le sigle, perché in questa fase politica non funzionano”.

E non mancano nemmeno gli appelli ai moderati dell’Udc e persino a quelli del Pd. E l’idea sembra già solleticare alcuni “scontenti” di vari partiti, a partire proprio dall’Mpa. L’importante è andare oltre. Oltre i partiti, oltre le sigle, oltre le “strutture tradizionali”. Per questo, addirittura, oggi viene avanzata l’idea della possibile nascita di una lista civica già per le prossime Regionali. E il Pdl? “Dobbiamo – ha detto Leontini – partire innanzitutto da un dato sotto gli occhi di tutti: alle ultime amministrative non solo abbiamo assistito a un’inversione del trend del partito, ma abbiamo anche perso il ruolo storico di leadership all’interno della stessa coalizione”.

“Bisogna ripartire da zero – ha aggiunto Maira – e andare esattamente nella direzione opposta a quella intrapresa da Lombardo: noi non siamo per lo ‘spezzatino’ dei partiti e della politica. Noi non siamo per le corti medievali dove bisogna genuflettersi al signore. Noi vogliamo discutere, e unire”. “Appunto – gli ha fatto eco Leontini – oggi, è meglio precisarlo, non si può e non si deve parlare di nessuna rottura e di nessuna defezione”. E in quel momento, il Pdl si spaccava.


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