“Abbiamo paura”. E’ questa la frase più ricorrente tra chi abita in via Serpotta, nella palazzina di tre piana fatta sgomberare per la presenza di crepe e lesioni. Le otto famiglie accompagnate dai vigili del fuoco all’esterno dello stabile oggi sono tornate sul posto per raccogliere alcuni effetti personali. Mamme, papà, figli e molti anziani hanno cercato, nelle ultime ore, ospitalità da amici e parenti, ma hanno i visi stanchi e lo sguardo preoccupato. “C’erano scricchiolii – racconta un 65enne che abita in quel palazzo da trent’anni – e non stavo più tranquillo. Spesso avvertivo il rumore di lievi cedimenti. L’importante – aggiunge – è che adesso vengano effettuati correttamente tutti i controlli”.
A provocare le numerose lesioni che i tecnici dei vigili del fuoco hanno riscontrato, sarebbero stati gli scavi avviati per la realizzazione del passante ferroviario nella zona di corso Finocchiaro Aprile, ma resta ancora tutto da accertare. Fatto sta che nelle ultime settimane i residenti avevano già segnalato più volte le crepe: “Dopo il terremoto in Emilia e le tragedie di cui sentiamo parlare purtroppo così frequentemente – dice una giovane mamma – è necessario sentirsi al sicuro. Non si può rischiare di trascurare le strutture quando si avverte già che c’è qualcosa che non va. Io, ad esempio, ho chiamato più volte i vigili del fuoco per sollecitare i controlli e nonostante per noi sia un grande disagio andare via per un po’, è giusto sia così. Il paradosso – conclude – è che siano stati i lavori per il passante a provocare i danni, perché sarebbe vergognoso”. Nel frattempo, dalla palazzina esce qualcuno con delle lenzuola, borse, con pigiami in alcuni sacchetti. Tutto il necessario per sentirsi a casa propria, negli alloggi last minute dove vivranno fino a quando la struttura non sarà messa in sicurezza.
