Il post su una cena di gala |che ha fatto scomodare Palazzo Chigi - Live Sicilia

Il post su una cena di gala |che ha fatto scomodare Palazzo Chigi

Un blogger palermitano pubblica un post su un ricevimento a Palazzo dei Normanni, al quale, scrive, avrebbe dovuto partecipare Monti. Prima gli arriva l'email del governo che smentisce. Poi, a casa spunta la polizia postale.

Riceve un’email dal Governo e una visita a casa della polizia postale per un post di riflessione su una cena sfarzosa organizzata a Palazzo dei Normanni. È quanto racconta il blogger Francesco Cimò su Yourban.net: giovedì 7 giugno il blogger ha pubblicato un post in cui ha espresso i propri dubbi su una serata di gala, organizzata in occasione del 22° Congresso Nazionale delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio Spa, a cui avrebbe dovuto partecipare anche il presidente del Consiglio Mario Monti. Che però a Palermo non c’era.

Cimò, imbattutosi per caso nei preparativi della cena, notando “un grande movimento, camerieri a destra e a sinistra, tavoli elegantemente imbanditi, sui tre livelli di loggiato e palchetto con strumenti da orchestrina”, tornato a casa, si è messo davanti al proprio computer ed ha scritto un post, con tanto di fotografie, chiedendosi “se fosse il caso che il Presidente del Consiglio, visto il momento di crisi che stiamo passando, partecipasse ad una ‘serata di gala’ così sfarzosa”; “chi avesse organizzato tutto ciò”; “chi alla fine avrebbe pagato il conto?”.

Il post così è stato pubblicato e condiviso sui social network. L’indomani, però, sono arrivate le sorprese. Come racconta Cimò su Yourban.net, alle 11.30 il blogger riceve una e-mail da un indirizzo @governo.it con il seguente testo: “L’articolo ‘Quanto ci costerà la cena di Monti a Palazzo dei Normanni? Chi pagherà il conto? pubblicato sul vostro blog Yourban.net e scritto da YOUrban, riporta notizie false e destituite di ogni fondamento. Pertanto, si richiede di rimuovere immediatamente l’articolo in questione, altrimenti saremo costretti a ricorrere alla vie legali”.

Il blogger, originario di Lercara Friddi, per ogni buon conto decide di rimuovere il post dal blog e dai social network ma – racconta – intorno alle 17, due agenti della polizia postale fanno visita a casa di Francesco, dove non trovano lui ma il fratello. Il motivo? Verificare se Cimò avesse fatto quanto richiesto dall’e-mail governativa. Vista l’assenza dell’autore del post, prosegue il racconto di Cimò, la Postale lo ha contattato un’ora dopo per avere la conferma dell’eliminazione del post così da comunicarla al ministero. E Cimò dice di sì ma chiedendo la ‘cortesia’ di una replica da parte di chi ha chiesto la cancellazione dell’articolo. Replica che, a distanza di cinque giorni, non è arrivata. Ed ora il blogger si chiede: “Perché è stato necessario addirittura il pronto intervento della Polizia Postale?”. Anche perché, come racconta sempre Cimò, alla fine la cena c’è stata, senza Monti.

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