Sex in via Sciuti: famolo strano... - Live Sicilia

Sex in via Sciuti: famolo strano…

Via Sciuti e il sesso. Il caso del mese, tra il "famolo strano" e la cronaca. Ma dove sta il torto, ammesso che ci sia un torto?

Brutti maniaci che siete, che invece di farvi gli affari vostri siete ancora a caccia di dettagli sporcaccioni. Invece che di Scandalo al sole parliamo di Scandalo in via Sciuti, anche se devo dire, a me invece ricorda molto un semplice, simpatico, verdoniano famolo strano. Mi chiedo come sia andata veramente tra Ivano e Giessica. Ho appena deciso che li chiameremo così, per comodità associativa. Caro Ivano, cara Giessica, gli anni Settanta, dell’amore libero, sono finiti (se in Sicilia sono mai arrivati). Ma poi via Sciuti… Cosa vi spinge oggi come oggi a scegliere una traversa buia di Palermo per amarvi? Facendo un rapido calcolo direi che una notte in un b&b vicino Trapani vi costa tanto quanto, se non meno, della benzina necessaria per arrivare a Palermo.

Che poi nemmeno è la vecchia storia del “si sono fermati in autostrada che uno dei due tornava da fuori, non si vedevano da tempo (è successo veramente)” e cose varie… cioè in via Sciuti, nei dintorni! Ma ci vuole un coraggio pionieristico anche, visto che le aree hot della città sono il classico anni ’80 parcheggio di viale Francia, il vintage monte Pellegrino, o per i più sportivi, piazzale dei Matrimoni. Ed è inutile che scrivo uno per uno tutti gli angoletti collaudatissimi in zone residenziali perché ci perdiamo di casa. E poi che cosa antica è “atti osceni in luogo pubblico”? Considerato che Ivano e Giessica si stavano amando in piena notte e in una strada senza uscita, gli atti osceni sono altri, secondo me.

Parliamo dei culi delle veline che ogni sera alle ore 20.30 sballonzolano davanti gli occhi di tutti noi, compresi i bambini? Parliamo di Belen che a picca scendeva nuda dalle scale di Sanremo? O forse, possiamo regalarci dieci minuti di riflessione su Madonna che da brava cinquantenne all’ultimo concerto ha fatto vedere una tetta sulla Tv mondiale. Però forse secondo la mentalità aperta e progressista del palermitano medio la televisione si può guardare, i cartelloni pubblicitari formato maxi con donne nude pure e le dodicenni vestite da escort in giro per la città ancora meglio. Vero? Dovremmo farci un esamino di coscienza e capire il limite del comune senso del pudore oggi, un po’ come Alberto Sordi nel film, “Tutti sbudellati, sgricidati li mortacci loro. Ogni minuto c’è un morto e se non c’è un morto s’ingroppano”.

A tutti è capitato almeno una volta di passare da strade isolate e vedere o capire che da qualche parte lì vicino c’erano due amanti, ma non credo che a qualcuno sia passato per la testa di fare il 113. È chiaro, se diventa abitudine regionale fermarsi a fare l’amore sotto casa tua si, chiama tutti, polizia, carabinieri, pompieri e pure l’FBI. Ma chiamare la polizia per un Ivano ed una Giessica lo trovo quantomeno eccessivo. Se ti dava così fastidio comunque potevi voltarti invece di “subire” lo spettacolo per più di mezz’ora, mischino, vedi che tortura.

Piuttosto io chiamerei la polizia per i vecchi bavosi che in macchina rallentano vicino le scuole per alluccuniare le ragazzine, per i maniaci di villa Trabia o per quelli che non toccano la moglie con un dito e poi stanno ore su youporn. La chiamerei per quelli che non vedono/non sentono/non parlano come le tre scimmie sagge, per quelli che rubano e vandalizzano, ma dai… per due ragazzi che si amano no. Da questa Sicilia, roccaforte degli ultimi reduci di una generazione finto-puritana e provinciale non c’è da aspettarsi di meglio forse, quindi caro Ivano, cara Giessica, la prossima volta fate altro, non so, chiedete il pizzo. Ché tanto le probabilità di essere denunciati sono nettamente minori. Non è una terra per l’amore questa, almeno non ancora. Sapevatelo.

 

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