Corleone, pestato un consigliere| "Le sue condizioni peggiorano" - Live Sicilia

Corleone, pestato un consigliere| “Le sue condizioni peggiorano”

Gaetano Lupo (nella foto), picchiato selvaggiamente da tre uomini tra cui il consigliere Giuseppe Nicosia, è ricoverato all'ospedale di Corleone. "Non riesce a vedere da un occhio e nelle ultime ore è stato accertato un problema al fegato" racconta il suo legale. Dietro l'aggressione contrasti fra le attività economiche.

Aggressione a Gaetano Lupo, parla il legale
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Martedì sera è stato aggredito, ora le sue condizioni peggiorano. Gaetano Lupo, consigliere comunale a Corleone, nel Palermitano, è stato vittima di un assalto in via carabiniere Bovi da parte di un’intera famiglia composta, tra gli altri, anche da un altro consigliere, Giuseppe Nicosia. Questi, insieme al padre Luigi e al fratello Franco, dopo aver insultato e minacciato il malcapitato, avrebbero cominciato a pestarlo a sangue. La vittima sarebbe stata trattenuta dal più anziano degli aggressori, Luigi, e preso a calci e pugni da Franco, per poi incassare un altro calcio alla schiena dal consigliere Giuseppe. La vittima, inoltre, cadendo per terra ha pure battuto la testa perdendo i sensi per qualche secondo.

Il legale di Lupo, Gaetano La Venuta, a Live Sicilia fornisce alcuni particolari sulle condizioni di salute del suo assistito: “Il mio cliente peggiora di giorno in giorno. In questo momento, oltre ai traumi precedentemente riscontrati dai medici, non riesce a vedere da un occhio e nelle ultime ore è stato accertato un problema al fegato probabilmente conseguente al calcio ricevuto dal consigliere che lo ha aggredito. Oggi i medici lo sottoporranno ad indagini appropriate – prosegue l’avvocato – per capire l’entità del problema. Posso affermare con certezza che Lupo non è in grado di uscire dall’ospedale e ritengo che ne avrà ancora per un po’”.

La Venuta, inoltre, precisa che la vicenda avrà delle conseguenze sul piano legale: “Quando il mio cliente si rimetterà, procederemo con una denuncia querela, inevitabile considerando la gravità dei fatti accaduti. Stiamo parlando di violenza verbale, minacce di morte, percosse, lesioni aggravate, violenza privata. Attenderò che Lupo esca dall’ospedale in modo da avere in mano una cartella clinica che dimostri la gravità del danno subito, dopodiché procederemo”.

La spedizione punitiva, a quanto sembra, sarebbe figlia di alcune incomprensioni legate alle attività economiche delle persone coinvolte. Gaetano Lupo, infatti, è il presidente di una cooperativa che gestisce una casa di riposo per anziani, mentre la famiglia Nicosia è proprietaria di un’agenzia di onoranze funebri. Le due attività economiche in passato avrebbero collaborato, tuttavia negli ultimi tempi sarebbero emersi degli screzi dovuti al fatto che i familiari di alcuni ospiti della casa di riposo avrebbero deciso di rivolgersi ad altre ditte dopo la dipartita dei loro cari.

(foto tratta da da cittanuove-corleone.net)


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