BRAVISSIMA ITALIA - Live Sicilia

BRAVISSIMA ITALIA

Italia strapazzata dalla Spagna nella finale del campionato europeo. Ma noi diciamo: bravi lo stesso, azzurri.

SCONFITTI DALLA SPAGNA
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L’Italia s’è desta con un mucchio di gol sul groppone, nella danza di fuoco degli spagnoli, L’Italia si è liquefatta in una serata a Kiev. Loro i maestri. Noi ancora troppo teneri. Non c’è stata partita. Non poteva esserci. Torniamo a casa con una delusione cocente e molto coraggio, con una umiliazione bruciante. Abbiamo perso senza appelli possibili, nel momento in cui ci siamo sentiti forti e i giornali sono stati lastricati di previsioni ottimistiche e incaute. Pirlo e soci avevano buone sensazioni, sepolte dal silenzio operoso degli spagnoli. In tanti ci hanno dati come i favoriti. Con la Germania eravamo il Calimero sacrificale, da qui la vittoria. Punizione fa rima con presunzione. La testa rialzata è finita nel cesto.

Chiarita la sostanza, diciamo bravo a Prandelli e consoliamo gli azzurri. Bravissima Italia. Siamo partiti con le macerie, con amichevoli poco simpatiche, con un calcio da ricostruire dopo gli sfracelli lippiani del Sudafrica e gli scandali. La squadra ha lottato finché è stata in gara. Né sarebbe corretto stare qui a sommare torti e ragioni, sbagli e scelte azzeccate sul bilancino. Meglio Balzaretti? Giusto Chiellini? Niente avrebbe capovolto il senso dei valori in campo. I campioni in carica hanno strapazzato la rivelazione del torneo. E’ nella logica delle cose.

Piuttosto, il pallone italiano deve ricominciare da qui, dall’immagine positiva che ha saputo offrire. E deve trovare la volontà di fare pulizia, di essere trasparente. E noi tifosi dobbiamo imparare la continenza dei cittadin: l’amore per un Paese non si declina soltanto all’altezza del dischetto del rigore.

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