C'è un giudice a Mistretta |La Procura non è più sguarnita - Live Sicilia

C’è un giudice a Mistretta |La Procura non è più sguarnita

Il sostituto procuratore Luca Melis si è insediato dopo l'addio di Luigi Patronaggio. Ma il tribunale rischia di chiudere: domani occupazione degli uffici.

Si è insediato il pm Melis
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È Luca Melis il sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mistretta. Melis arriva dopo l’addio alla cittadina nebroidea di Luigi Patronaggio, oggi sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Palermo, che aveva lasciato così sguarnita la procura.
Melis è al suo primo incarico da pubblico ministero ed è già al lavoro per riprendere in mano le fila di pratiche lasciate in sospeso sei mesi fa. Il giovane procuratore fa già i conti con una mole di lavoro purtroppo paralizzata a causa di un’evidente carenza di organico. Tra l’altro Melis arriva in una fase di transizione per il tribunale amastratino, momento di profonde tensioni e preoccupazioni per il futuro della struttura giudiziaria. La riforma della giustizia che prevede la riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie in Italia non ha lasciato fuori dal mirino la sede di Mistretta che è annoverata tra i 50 tribunali da chiudere nell’arco di un anno.
A riforma avanzata però il paese dei Nebrodi non si arrende facilmente e continua a lottare per difendere il presidio di legalità. Domani il personale del tribunale occuperà gli uffici e il 16 luglio si terrà una manifestazione promossa dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che vedrà la presenza di Maurizio De Tilla, presidente dell’Organismo Unitario Avvocatura Italiana.
A febbraio scorso il tribunale ha festeggiato i suoi 150 anni. La manifestazione sarà occasione per ricordare che a Mistretta si sono celebrati alcuni importanti processi di mafia, e che in questo modo si rischierebbe di perdere la memoria storica della lotta alla criminalità organizzata nel territorio a cavallo fra le province di Messina e Palermo. La riforma che prevede la rivoluzione della geografia giudiziaria ha l’obiettivo di contenere le spese della giustizia. Secondo chi contesta la chiusura, però, i grandi tribunali non possono assorbire le pratiche di tutti i tribunali minori e ciò contribuirà a incrementare ulteriormente la lentezza della giustizia.

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