Che qualcosa non quadrasse, era evidente. Che qualche meccanismo non seguisse proprio delle logiche “lineari”, era facilmente intuibile. E a dire il vero, il mensile “S”, in un’inchiesta pubblicata qualche mese fa, aveva puntato l’indice contro la gestione dei fondi regionali indirizzati all’organizzazione dei grandi eventi sportivi. Alcuni dei quali entrati nell’inchiesta che sta facendo tremare il mondo dei professionisti, della burocrazia e della politica siciliana.
In un articolo di Antonio Condorelli, dal titolo “Macché partecipare, l’importante è spendere”, infatti, erano già state messe in risalto alcune “curiosità” sul finanziamento di queste manifestazioni. A volte difficilmente spiegabili. Anche perché, in molti casi, di quelle spese mancano i rendiconti. L’inchiesta, infatti, aveva già messo in luce come all’assessorato al Turismo non fossero ancora stati completati i rendiconti degli anni 2009, 2010 e 2011. Quest’ultima annata, tra l’altro, è una delle più interessanti. Non solo perché entrata proprio nell’inchiesta della guardia di Finanza, ma anche perché ha fatto segnare una crescita del 300% dei fondi destinati alle attività sportive, rispetto all’anno precedente.
Mentre nel 2010, infatti, la spesa per questi eventi si era attestata appena al di sotto degli otto milioni di euro, nel 2011 questa ha sforato i 23 milioni (23.324.259 euro). Sono tre, certamente, i grandi eventi sportivi entrati nell’inchiesta della Guardia di Finanza. Manifestazioni per le quali gli indagati, titolari delle società appunto di organizzazione eventi e comunicazione, avrebbero avuto dei canali preferenziali, sia a livello burocratico che politico. Si tratta dei “Giochi delle Isole”, per i quali la Regione ha sborsato nel 2011 una cifra di 3,4 milioni di euro; la “Settimana tricolore di ciclismo” costata oltre un milione e mezzo; infine il “Ladies Italian Open” di golf, organizzato a Castiglione di Sicilia e costato 1,3 milioni di euro.
Cifre che, al di là dei riscontri che seguiranno nel corso delle indagini, appaiono spesso difficilmente spiegabili. Anche nel caso di eventi che non sono entrati nell’inchiesta. Se, infatti, per il “Champion of Champions” di Pentathlon la Regione ha sborsato 710 mila euro per una gara alla quale hanno partecipato in tutto 36 atleti (costo di circa 20 mila euro a partecipante), per il “Sicilian open golf”, 75 atleti senior, la Regione ha speso addirittura 2,2 milioni, mentre per il “Sicilia Jumping tour” di equitazione (quattro tappe e 27 fantini in gara) ecco 800 mila euro. Spesi come? Questo resta ancora un mistero.
la finanza deve controllare pure le spese con fatture assurde dentro il coni sicilia e provinciale, che giustizia sia fatta,
E tutto un mangia mangia.
E Loro che fanno se ne fregano.
Fa bene la magistatura ad aprire faldoni di inchieste.
Evviva la politica frivola.
“Comunicare per manipolare” è un ottimo libro di Mario Giacomarra (oggi preside di Lettere a Palermo) che la dice lunga sui meccanismi contorti della comunicazione.
“Critica della comunicazione” invece è un libro di Lucien Sfez (della corrente dei cosiddetti “catastrofisti”) nel quale viene setacciata la “nuova scienza”, la “liturgia del secolo a venire”, ovvero la comunicazione medesima, in una società “che non sa più parlare con se stessa” e che ha sostituito i valori tradizionali e le “antiche teologie”, con una forma anomica di messaggio e linguaggio. I “nuovi sacerdoti” della comunicazione, infatti, parlano un linguaggio nuovo e si inseriscono nel vuoto dei valori facendoci credere che comunicazione (informazione) siano lo stesso che il “sapere”.
Scrive Sfez: “Entriamo nella storia confusa di una conoscenza che conosce se stessa come non conoscenza, che si nega in favore di un conoscente non umano al quale sacrifica, quotidianamente, sia le sue capacità d’analisi sia il suo immaginario simbolico, in un delirio d’annientamento”.
Per Sfez, “la comunicazione non ha il compito di garantire la realtà, o dare soddisfazione, o assicurare l’oggettività. Essa è solo un’esca, allegra, euforizzante […]”
Per ciò che riguarda il rapporto fra sesso e politica in Sicilia, rimanderei ad un esilarante pamphlet di Domenico Zarcone, “Sex and the Sicily” da me rinvenuto occasionalmente presso un centro culturale.
Oltrepassando le “pappardelle” che vi ho appena rifilato (mi scuso per averle propinate) e tornando al nocciolo della questione, vi esprimo un personalissimo punto di vista, che comunque esula dalle indagini e dai rendiconti: io parlo in astratto.
Sapreste dirmi, con numeri e dati incontrovertibili, quanto abbiano prodotto in termini di incremento turistico (reale) le faraoniche campagne pubblicitarie della Regione?
E quanti turisti, quanta economia abbiano mosso manifestazioni di Pentathlon, di equitazione e di golf?
La verità (come sempre) è nascosta dietro a un dito: politici e manager, comunicando questi “grandi eventi” in effetti comunicano essi stessi. Politici e manager vivono nell’ossessione della comunicazione, questa nuova teologia laica della quale non possono fare a meno. Oggi non si discute più attorno alla verità, bensì si comunica la verità. Che poi è la mera “verità della comunicazione”, verità di se stessa. Ma vi rendete conto che non appena un’agenzia di stampa batte la notizia di una tanica di benzina trovata davanti la porta di un consigliere comunale di un paesino di tremila anime, si innesca la trasmissione di decine di comunicati stampa di solidarietà?
Si ripercorrono i corollari dell’antimafia militante pur di essere presenti dentro la notizia, quando, magari, la mafia è indaffarata in tutt’altro.
Essere presenti sui quotidiani, cartacei e on line, è un “must”, qualcosa che non può e deve mancare, diversamente si rischia l’emarginazione dalla comunicazione. E comunicare oggi vuol dire, esserci, creare, partecipare, indirizzare, Dio mio quanto son bravo. Oggi, purtroppo, il crinale, la differenza, non è più fra “essere” e “avere” (come predicato da Erich Fromm), ma tra comunicare e quindi “esserci” e non comunicare, ovvero “non esserci”. E chi non comunica e non c’è, è fuori da questo mondo organizzato scientificamente dalle strutture della comunicazione. Quindi comunichiamo, ogni cazzata è buona per “esserci”, in fondo il “mezzo è il messaggio”, lo diceva Mc Luhan, il padre dell’odierna comunicazione di massa. E comunicando comunicando, rendendo pubbliche e mettendole in comune (communico= metto in comune) le nostre cazzate, le nostre campagne pubblicitarie ambiziose e inutili, ecco che avrò fornito un’immagine di me politicamente corretta. Io sono impegnato contro la mafia, io lotto per il bene della Sicilia, io creo opportunità e consenso, io, in quanto Io, sono il portatore di un messaggio positivo che tutti devono conoscere. E così, malauguratamente, anche il vecchio “cogito” si stacca dall’ “ergo sum” per accedere al “communico”. Questa è la (triste) verità. Da qui, discende naturalmente, scaturendo da un “effetto farfalla”, il dramma della comunicazione che ormai non comunica altro che se stessa. Scusatemi se vi ho rotto gli “zebedei” e perdonatemi qualche refuso, non sto rileggendo quello che ho scritto.
E progetti di grande evento, “Sportivo di alta risonanza europea che si autofinanziava, portando in sicilia “turismo, cultura ed economia” dando anche lavoro ai giovani, e cosa, si e chiesto alla regione solo ” il libero patrocinio gratuito” risposta “non rientrava nei progetti della regione” vi sono stati enti sportivi di seria A di B, ed squadre europee che che lo hanno trovato interessante. ma la sicilia non ha di bisogno di questo, ma solo di persone che siano impiegati o no, ma che riescano a distruggere l’avversario qualsiasi sia la forma.
E quanto costa il torneo di tennis al ct1 di settembre a cui assistono non piu di 20 persone di cui 0 paganti?
Per il Sicilia Jumping tour, il Sindaco di Castell”Umberto, uno dei Comuni ospitanti
La manifestazione, aveva gridato allo scandalo, in una intervista pubblica a radio castell’Umbero e ad onda tv
E dei “piccoli eventi” tipo convegni, ne vogliamo parlare? Quanto costano le “sponsorizzazioni” e i catering ai contribuenti?
E a chi servono i convegni sponsorizzati dalla Regione e pagati dal contribuente?
Piccolo errore nel mio intervento precedente. Il libro di Mario Giacomarra ha per titolo “Manipolare per comunicare” e non viceversa. Scusatemi.
@chomsky2011:
Grazie per il suo acuto intervento.
Situazione scandalosa a Catania con i mondiali di scherma,quando,tra l’altro,doveva realizzarsi la cena di gala al Palazzo Manganelli di Piazza Manganelli (che si scopri’ essere struttura abusiva e multata per questo dall’antiabusivismo della Municipale) spostata poi al “Museo” della Signora Marella Ferrera.Che scandalo!
I conti non li sapete fare neanche voi. Se il champions of the champions (già nome ridicolo) è costato 710mila euro e hanno partecipato in tre, è costato 250mila pr partecipante, non 20 mila…
Perchè nn date un’occhiatina ai mondiali di scherma e al festival belliniano di messina/giardini nella quale stranamente vengo chiamate ditte americane per i sevizi???
Occorre prestare particolare attenzione a quanto sta avvenendo in questi giorni negli uffici dell’Assessorato al Turismo regionale , perché sembra si stiano dirottando i fondi pubblici per le manifestazioni di grande richiamo turistico verso alcune zone della Sicilia a discapito delle altre . Così nel primo elenco ufficiale pubblicato ( realtivo ai grandi eventi sportivi con finanziamento del calendario individuato mediante fondi POR) l’unica esclusa è la provincia di Ragusa . Soggetti interessati pare si muovano con estrema disinvoltura all’interno dell’assessorato determinando scelte poco chiare , così per aggirare la legge che prevede che un’associazione o un ente può proporre e organizzare un solo evento, la Regione assume direttamente a “titolarità” l’organizzazione di due/tre eventi , nello stesso luogo, affidando i servizi ad una stessa società che in effetti è poi l’organizzatrice reale . Al danno si aggiunge anche la beffa: i titoli beach soccer e beach volley da diversi anni inseriti su Scoglitti dotati di poche migliaia di euro vengono spostati su Giardini Naxos , protettorato dell’assessore al ramo, e finanziati a titolarità ( cioè la Regione pagherà il 100% delle spese). In pratica un sottoprodotto, senza autorizzazioni della FIGC, surrogato delle manifestazioni di Scoglitti godrà di un finanziamento di oltre centomila euro !
Dall’elenco allegato si può riscontrare quanto affermato e come Ragusa sia l’unica provincia che non viene considerata. Infatti le nove province siciliane riscontrano la seguente ripartizione di grandi eventi individuati e finanziati : Palermo 10 , Catania 7 , Messina 12 di cui ben 4 nella piccola Giardini Naxos , Trapani 4 , Agrigento 3 , Siracusa 3, Caltanissetta 3 , Enna 1 , Ragusa 0 . Qualcosa non funziona …
Grazie all’On.le Ammatuna l’assessore dovrà rispondere e chiarire in Aula su questo modo di procedere che a ridosso della prossima campagna elettorale suscita parecchi dubbi, ma l’attenzione a quanto accade resti alta, anche in previsione della pubblicazione del secondo elenco , finanziato dalle Cassa regionale , per il sostegno alle spese di realizzazione della manifestazioni direttamente promosse ai sensi del comma 2 dell’art 39 della LR 26.03.2002, n 2 .
F Nicosia
Ringrazio chomsky2011 per avere ricordato le basi teoriche della comunicazione. Vorrei aggiungere un commento, da inesperto dell’argomento. L’importanza di comunicare le proprie attività, come atto utile a ricordare il proprio stato e a giustificare la conservazione del potere, è nota a tutti i regimi dittatoriali e nel corso del secolo passato è stata portata ai massimi livelli dai dittatori italiani, tedeschi e russi. La possibilità di accedere a multipli canali di informazione come il web, i numerosissimi giornali, la televisione ha fatto sì che oggi tutti i personaggi con un qualsiasi tipo di incarico pubblico comunichino sè stessi per giustificare la propria presenza. Quello che distingue questi tipi dai loro precursori è la assoluta irrilevanza intellettuale e lo stato di semianalfabetismo; a questo proposito vale ricordare quella trasmissione delle jene in cui un gran numero di deputati non erano in grado di mettere in ordine cronologico la rivoluzione francese e la scoperta dell’America. Un altro tratto che, secondo me, li differenzia è la mancanza di coscienza del male. Che cosa voglio dire? La quasi totalità di politici e traffichini trovati con le mani nel sacco non hanno ben chiaro, penso, di essersi comportati contro legge; hanno compiuto il male, per dirla con Hanna Harendt, in modo banale, senza avere la “grandezza” del grande criminale. E per questo motivo sono più pericolosi per la società di quanto non siano i criminali noti: se ti schieri con Provenzano o Riina sai che hai fatto una scelta contro la società civile e comunque contribuisci a creare gli anticorpi contro il tuo comportamento nelle persone oneste e di buon senso, che fortunatamente sono numerose. Chi scegli il male come comportamento banale, come lavoro da travet per sbarcare il lunario o per aumentare il patrimonio personale non si rendono conto del loro comportamento disonesto e avviluppano in un abbraccio untuoso tutti quelli che hanno a che fare con loro, convinti che si tratti di un costume normale. In questo senso vanno isolati in modo ancora più deciso di quanto non si faccia con i criminali incalliti perchè questi fanno scattare l’istinto di allontanamento e di difesa negli onesti mentre il funzionario o il politico corrotto, che non si rende conto di esserlo perchè “è così che vanno le cose” “è questo il nostro lavoro” spargono la corruzione a macchia d’olio con la possibilità di ottenere poca resistenza, non per mancanza di onestà nelle persone vicine, ripeto, ma perchè hanno la sensazione che tutto sia normale e la trasmettono con facilità.
Scusate qualche refuso, non ho corretto il commento.
@Oxford: in pratica, come se la responsabilità penale non fosse personale ma discendesse inevitabilmente da un uso comune del malaffare e del malgoverno, condiviso, e perciò diluito fra tanti colpevoli.
Bene, come possiamo sradicare questa mentalità propria di migliaia di politici e funzionari che stanno assassinando la Sicilia?
Dopo l’identificazione della malattia, qual è la cura radicale?
@delusa
I vincitori della II guerra mondiale ci hanno provato con Norimberga, Israele ha processato Eichman tentando di far passare il messaggio che eliminato il grande organizzatore si sarebbe risolto il problema delle responsabilità. In realtà questo processo dimostrò quanto l’obbedienza cieca agli ordini, diffusa tra la popolazione, possa condurre a comportamenti generali orribili, senza che ci sia coscienza del male. La responsabilità , secondo me, è sempre personale ma il clima generale può indurre a ritenere del tutto leciti comportamenti criminosi. Forse questo è successo in Italia negli ultimi trenta anni e naturalmente la mia interpretazione non scagiona chi ha commesso illegalità pensando di avere un comportamento corretto. Il mostro della Regione Sicilia genera se stesso, moltiplicando il numero di politici, funzionari, galoppini, affaristi il cui unico scopo è drenare risorse pubbliche nelle proprie tasche. Che lo facciano senza coscienza del male rende ancora più pericoloso il loro comportamento. Li dovremmo eliminare tutti dalla circolazione ma non credo che esistano metodi democratici per farlo. E se non fossimo redimibili?
Ringrazio chomsky 2011 e gli chiedo l’autorizzazione a postare su FB la sua nota (ovviamente riconoscendogli la paternità).
Sarà un caso che per la società rugbistica palermitana, per un campionato di serie B terminato con la retrocessione, abbiano stanziato quasi il doppio rispetto al San Gregorio che ha affrontato il campionato di Eccellenza Top Ten? Sarà un caso che il Presidente della società del capoluogo sia stretto affine dell’on. Cascio?
si Padron Frodo, è sempre per caso!anche le “favorevolissime” concessioni balneari a Mondello di un’altro stretto affine dell’On.Cascio lo sono!
Mi sento in dovere di comunicare anche io, ma non chiederò un cent. Alla regione siciliana, tanto i reggenti hanno sempre saputo a chi assegnare i fondi. Ma quale turbativa d’asta, questa é una storia che va avanti da anni. E poi alcune testate giornalistiche abbiano il coraggio di indicare realmente le società coinvolte. Perché non specificano chi sono i proprietari della fantomatica Space srl. Qualcuno di voi saprebbe dirmi chi sono i proprietari??? Rispondendo a questa domanda avrete un sacco di risposte…. Buonanotte
@Padron Frodo, autorizzazione concessa.