Foto di Vasto in salsa sicula stamattina al centro valdese della Noce, a Palermo, dove si è svolto il congresso regionale di Rifondazione comunista. Ad ascoltare le parole di Antonio Marotta, segretario regionale di Prc, c’erano Fabio Giambrone, Giuseppe Lupo ed Erasmo Palazzotto, segretari regionali rispettivamente di Italia dei valori, Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà. Con la non sottile differenza che rispetto allo scatto che ha immortalato Di Pietro, Bersani e Vendola, nei confronti dei Democratici non si lesinano le critiche per l’appoggio a Lombardo, la mancata sfiducia la governatore e i “flirt” con l’Udc di D’Alia.
Gli obiettivi del congresso sarebbero quelli di fare un punto sulla situazione del partito, visti i discreti risultati elettorali ottenuti alle ultime elezioni: per un soffio, infatti, i candidati del Prc non sono riusciti ad entrare a palazzo delle Aquile. Alleati del sindaco Leoluca Orlando, sono riusciti ad ottenere poco più del 4%. Ma, soprattutto, l’occasione del congresso, per i dirigenti regionali è importante per cercare di capire se è possibile ricompattare il centrosinistra in vista delle prossime competizioni elettorali.
Tanti i temi affrontati nella lunga relazione introduttiva di Marotta: dalle basi militari americane presenti nel territorio siciliano, allo spread e alla globalizzazione, fino ad arrivare ad un’analisi critica di quelle che lui definisce “contro-riforme” attuate dal governo regionale: “Un fallimento sotto tutti i punti di vista”.
Dopo un saluto “affettuoso” dal palco a Giambrone e Palazzotto – unico escluso Lupo che nel frattempo scarabocchiava qualcosa sul taccuino – c’è stata la dichiarazione d’intenti circa la linea politica che il partito “comunista” seguirà per le prossime elezioni regionali: “Vorremmo ricreare una forte coalizione con Sel, i Verdi e Italia dei valori, in grado di fornire una proposta politica coerente e di rottura. Stilare un programma di governo che sia un’alternativa seria al sistema clientelare portato avanti da Lombardo e dal suo movimento, che di autonomista non ha un bel niente. E cosa non meno importante, vorremmo riuscire a trovare un candidato alla presidenza in grado di incarnare tutto questo”.
E a proposito di candidati alla presidenza della Regione, in prima fila al congresso anche Claudio Fava, coordinatore della segreteria nazionale di Sinistra ecologia e libertà, giornalista e sceneggiatore catanese, che un mese fa ha deciso di scendere in campo e candidarsi autonomamente.
Dulcis in fundo, Marotta attacca apertamente il Partito democratico: per aver sostenuto Lombardo, per la mozione di sfiducia sfumata dei giorni scorsi, per le paventate alleanze con le forze centriste: “Lo dico con affetto ed estremo rispetto – ha detto Antonio Marotta dal palco – se questa è la linea che vuole continuare a seguire il Pd, per Rifondazione diventa impossibile pensare ad un’alleanza con voi . Anche se ricompattare il centro sinistra dovrebbe essere il nostro primo obiettivo”.
Tiepida ed estremamente pacata la replica di Giuseppe Lupo alle dichiarazione del segretario regionale di rifondazione: “ Ho ascoltato attentamente la relazione di Marotta, e credo che ci siano i margini per discutere di una convergenza programmatica dei partiti del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali. Mi auguro che quanto prima si possa riprendere il tavolo di confronto per parlare di contenuti e di risposte per i bisogni dei siciliani”. E sulle forti opposizioni poste da Rifondazione, come del resto anche da Idv, sulle alleanze con Mpa e Udc, il segretario regionale si limita ad un evasivo “è sicuramente un punto da chiarire, però, ripeto, l’importante è ripartire dall’unità del centrosinistra”.
Palermo ha dato l’esempio: il cittadino non dimentica e non ha più bisogno di adulare questa gente che, in cambio di un voto, sistema solo sè stessa.
Il siciliano non ha più bisogno di questa gente e l’ha capito sulla sua pelle.
Vadano tutti a lavorare, fuori dalla politica però.
ma fava è querllo dell’inciucio con mirello crisafulli?
Tutto da ridere! mi sembrano di quelle famiglie dove tutti si odiano e che si riuniscono ad un matrimonio, scambiandosi sorrisi e battute velenose.
Il povero Lupo deve sorbirsi gli insulti di PRC (tutti sanno che non conta e non conterà mai niente) che è come il nipote punk che fa l’unica cosa che sa fare: alzare la voce.
I cugini perfidi IDV e SEL, recitano il copione dei “valori” e della “sinistra”, sapendo benissimo che l’unica loro speranza di sopravvivenza è legata ai quattrini (voti e consensi) che possono erodere al patriarca: non conteranno mai niente, ma tengono famiglia!
Il patriarca (PD) se potesse li strozzerebbe tutti, ma recita la parte ecumenica di chi per ragioni di facciata deve tenere unita la famiglia (siamo di sinistra, diamine!) per presentarsi con lo status di capo-clan agli appuntamenti d’affari (UDC, MPA, Monti ecc).
Noi elettori sappiamo benissimo che da questa bella famigliola non uscirà mai un serio progetto riformista (Prodi è passato) ma continuiamo a votarli, perchè dall’altro lato ci sono solo ladri, mafiosi e bunga-bunga.
Facciamoci un’altra foto, alla Noce, come quella di Vasto!
Le auto-incoronazioni se le fa Berlusconi non va. Se invece lo fa FAVA va bene?