"Se qualcuno ha sbagliato | rischia anche il posto" - Live Sicilia

“Se qualcuno ha sbagliato | rischia anche il posto”

L'assessorato regionale al Turismo è al centro dell'inchiesta sui 'Grandi eventi'. Tranchida spiega: "I bandi 'incriminati'? Abbiamo sempre seguito le normative europee. Giacchetto? Mai avuto rapporti con lui. I deputati frequentano gli uffici? Rappresentano i territori"

Intervista all'assessore al Turismo
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4 min di lettura

Le notizie in suo possesso sono solo quelle lette sui giornali. Ma l’assessore al Turismo Daniele Tranchida assicura: “Dovessero essere provate delle responsabilità di funzionari o dirigenti del mio assessorato nella inchiesta sui ‘Grandi eventi’, andremo fino in fondo. Anche fino al licenziamento, se sarà necessario”.

Assessore, eppure la magistratura oggi sembra puntare i riflettori proprio sul suo assessorato.
“Ho letto sui giornali. Ma al momento, non mi risulta che il quadro sia così chiaro, né che siano state dimostrate delle responsabilità. Attendiamo”.

Le risulta che ci siano indagati tra funzionari e dirigenti del Turismo?
“Giel’ho detto: quello che so è quello che ha diffuso la stampa: ci sarebbe un’indagine su un presunto accordo di cartello e su un funzionario di un ufficio periferico”.

Antonino Belcuore…
“Esatto”.

Ma al di là dell’operato dei pm, l’esecutivo intende fare qualcosa? Sta pensando a un’indagine interna al suo assessorato? State provando a vederci più chiaro?
“La scelta di nominare una commissione d’indagine interna, annunciata dall’assessore all’Economia Gaetano Armao, ovviamente, è ascrivibile alla volontà dell’intero governo”.

Cosa succederebbe nel caso in cui emergessero delle responsabilità di dipendenti regionali in questa vicenda?
“Se verificheremo precise responsabilità di questo o quel dipendente, arriveremo fino alle estreme conseguenze possibili”.

Vale a dire?
“Anche al licenziamento. Ma ovviamente, prima bisogna essere certi. In questo, però, confido nell’azione e soprattutto nella celerità della magistratura”.

Una delle accuse che emergerebbero dall’inchiesta riguarderebbe i “paletti”, i requisiti un po’ troppo selettivi dei bandi. In poche parole: bandi scritti per favorire questa o quella società.
“Guardi, tutti gli eventi finanziati dal Po Fesr 2007/2013 fanno capo a una normativa europea molto chiara, alla quale ci atteniamo regolarmente. Ma non solo”.

Cos’altro?
“Si dimentica che questi bandi sono sottoposti a tre livelli di controllo, oltre a quello preventivo e a consuntivo della Corte dei conti”.

Insomma, impossibile che siano stati compiuti illeciti…
“Questo lo verificherà la magistratura, ovviamente”.

Eppure, a vincere erano sempre più o meno le stesse società.
“I requisiti richiesti, come detto, erano fissati dalle normative europee. Ed erano molto stringenti. Anzi, in passato si figuri che molte categorie coinvolte in questi eventi, chiedevano minori controlli, soprattutto a livello preventivo, per scongiurare ritardi e carenza di programmazione”.

Si dice invece che l’assessorato al Turismo sia meta giornaliera di deputati e politici di ogni livello.
“Questo non deve mica meravigliare: i deputati sono anche portatori degli interessi di un territorio. Ed è normale ancora di più oggi, che i finanziamenti nazionali e regionali sono sempre più esigui, e molti comuni incontrano difficoltà”.

Si racconta persino che un deputato di Fli, Pippo Currenti, avesse persino una propria stanza in assessorato.
“Non mi risulta”.

Conosce invece Fausto Giacchetto?
“Dopo aver visto la foto sul giornale, ho ricordato di averlo visto in qualche occasione. Ma certamente non ho mai avuto con lui rapporti di alcun tipo”.

Più di un deputato negli scorsi mesi, ha lamentato la distribuzione geografica degli eventi finanziati dalla Regione: la maggior parte di questi ricadrebbe in comuni dalle amministrazioni “amiche”.
“Non è vero. Le nostre uniche esigenze sono quelle di potenziare i flussi nelle località a chiara vocazione turistica. Abbiamo puntato sulla zona etnea, su quella dei Nebrodi. E se la zona di Taormina, Naxos e Letojanni, insieme a quella di Marsala, Mazara e Trapani è la zona a maggior traffico turistico straniero, che dovremmo fare? Decidere di non concentrare lì le manifestazioni? O fare come in passato, con distribuzioni di finanziamenti a pioggia che non tenevano conto delle potenzialità dei luoghi? E poi, c’è un esempio che spazza via questi dubbi”.

A cosa si riferisce?
“Una delle manifestazioni di maggior successo degli ultimi anni è stata ‘Arte donna’, svolta all’Albergo dei poveri a Palermo. E il sindaco era ancora Diego Cammarata…”.

Il deputato Ammatuna invece ha denunciato, ad esempio, la scarsa attenzione per il Ragusano.
“Davvero strano. In provincia di Ragusa la Regione ha promosso manifestazioni importantissime, dalla festa della Madonna delle Milizie di Scicli, al Chocobarocco di Modica, al festival del paesaggio di Siracusa che in realtà si svolge anche in provincia di Ragusa”.

L’onorevole Ammatuna però si riferiva alle manifestazioni sportive. A proposito delle quali emergerebbero altri dubbi, come la mancanza di rendicontazione delle spese.
“Guardi, quando gli eventi sono a titolarità regionale, c’è sempre un funzionario delegato responsabile della rendicontazione. Senza dimenticare il controllo della Corte dei conti”.

Insomma, tutto in regola.
“Abbiamo istituito una commissione proprio per verificare se c’è o c’è stato in passato qualche problema. E se troveremo qualcosa che non quadra, stia certo che interverremo duramente”.


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