L'Emiro del Qatar a Palermo| Giallo sulla missione di 24 ore - Live Sicilia

L’Emiro del Qatar a Palermo| Giallo sulla missione di 24 ore

L'Emiro del Qatar, accompagnato dalla figlia, è atterrato con il suo Airbus A340 (nella foto) a Punta Raisi stamattina alle 10,30 e ripartirà domani. Ad attenderlo sotto bordo 20 Mercedes, di cui una Cheyenne bianca, che hanno portato la delegazione di 40 persone a Villa Igiea. L'ambasciata del Qatar a Roma: "E' un viaggio d'affari". Tutto il resto è top secret.

Atterrato a Punta Raisi, ripartirà domani
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Di sicuro c’è che stamattina, alle 10,30, è atterrato nell’area riservata ai voli di Stato dell’aeroporto Falcone-Borsellino un Airbus A340 battente bandiera del Qatar. Di sicuro c’è che la delegazione qatariota sbarcata a Palermo, formata da una quarantina di uomini d’affari e guardie del corpo, è stata accolta sotto la scaletta del gigante dei cieli costruito a Tolosa da venti Mercedes, di cui una Cheyenne bianca, riservata alla più alta personalità, che ha lasciato lo scalo di Punta Raisi dall’uscita riservata ai Vip, accanto alla vecchia aerostazione, scortati dalla polizia. Di sicuro c’è che il quadrimotore privato da 90 milioni di dollari, in grado di coprire distanze fino a 13.700 chilometri, ha un piano di volo che prevede di lasciare la Sicilia domani. Secondo indiscrezioni sulla Cheyenne bianca viaggiava l’Emiro del Qatar accompagnato dalla figlia e il convoglio scortato dalla polizia ha lasciato l’aeroporto per dirigersi a Villa Igiea. Da lì in poi gli spostamenti della delegazione qatariota sono stati avvolti dal massimo riserbo.

Difficile dire se il blitz siciliano di 24 ore dell’Emiro abbia a che fare con una nuova pista che dovrebbe portare nuovi capitali nel Palermo calcio, ma di sicuro, considerati i tempi brevi della permanenza a Palermo, non si tratta di una vacanza. E’ certamente un viaggio d’affari. Circostanza confermata anche dall’ambasciata del Qatar a Roma, che abbiamo raggiunto telefonicamente nel pomeriggio. Si tratta di un volo di Stato ma la missione della delegazione qatariota in Sicilia non è politica: è una visita legata ad affari su cui non trapela nulla di più. Al nostro interlocutore dell’ambasciata a Roma sfugge solo la frase “devono essere ricevuti”. Ma non da personalità politiche siciliane, è un viaggio d’affari.

Il giallo si infittisce quando cerchiamo conferme sulla presenza dell’aereo privato di Zamparini all’aeroporto di Punta Raisi. Circostanza smentita dallo scalo palermitano e che fa il paio con il fatto che allo stadio Barbera oggi il presidente non è stato avvistato, anche se al suo telefono intorno alle 18 ha risposto una voce femminile che declinava qualsiasi richiesta di intervista per una riunione importante in cui il patron friulano era impegnato. Fonti interne al club rosanero smentiscono sia la presenza di Zamparini in città sia un summit con l’Emiro del Qatar per questioni calcistiche. La trattativa è un’altra, dunque, non ha a che fare col calcio, almeno a giudicare dagli indizi in nostro possesso.

Ricordiamo che il patron rosanero è già in affari con un gruppo di investitori arabi per business extracalcistici, “nel settore del turismo” svelò Zamparini in una intervista di qualche mese fa ad I love Sicilia. Ma non si trattava di interlocutori del Qatar. Qualche mese fa, in occasione dell’inaugurazione del centro commerciale Conca d’oro, il presidente invitò i mediatori arabi “per farli innamorare di Palermo”. Sarebbe dovuta essere l’occasione per farli invaghire anche del calcio italiano e della visibilità che questo mondo permette di avere a livello internazionale, ma dopo i primi abboccamenti e una trasferta in Medio Oriente si registrò una frenata sul fronte degli investimenti arabi nel club di viale del Fante. Una frenata, secondo Zamparini, dovuta a una squalifica di un anno inflitta al presidente del Palermo per irregolarità nel tesseramento di alcuni calciatori e successivamente ridotta dalla giustizia sportiva. Qualche settimana fa, ufficialmente per una vacanza, Zamparini è stato a Dubai, oggi è sbarcata a Palermo questa delegazione qatariota. Nessun nesso, però, tra i due fatti. Il giallo resta irrisolto in attesa di nuovi sviluppi. Ma di sicuro c’è che sta covando un grosso affare in questo afoso giovedì di luglio a Palermo.


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