"Atteggiamento ambiguo| Si garantisca l'anzianità" - Live Sicilia

“Atteggiamento ambiguo| Si garantisca l’anzianità”

I Cobas/Codir puntano il dito contro l'assessore regionale Gaetano Armao: "Sulle partecipate di giorno fa una cosa e di notte un'altra. Il governo blocchi la spending review di Monti".

PARTECIPATE, COBAS/CODIR SU ARMAO
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“L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, negli ultimi mesi sembra avere ostacolato pesantemente il percorso di accorpamento di Beni Culturali SpA, Multiservizi SpA e Biosphera SpA nella Consortile per azioni “Servizi Ausiliari Sicilia” voluto dallo stesso Governo di cui fa parte”. Comincia così il comunicato stampa dei Cobas/Codir che puntano il dito contro l’assessore Armao.

“Risulta, inoltre, che nel corso della vertenza – si legge ancora nella nota- lo stesso assessore all’Economia abbia assunto un ruolo ambiguo: di giorno, infatti, emana una direttiva inviata al presidente della costituenda società Consortile che, se applicata, toglierebbe di fatto l’anzianità di servizio e di conseguenza circa 300 euro mensili ai lavoratori (con stipendi medi di 1.200 euro), mentre di notte firma insieme ad altri pezzi di Governo regionale, ai rappresentanti delle società e ai sindacati, un accordo che salverebbe l’anzianità di servizio e di conseguenza il salario fisso e l’inquadramento dei lavoratori societari”.

“Dinanzi a tanta ambiguità da parte del Governo e dei suoi rappresentanti – dice ancora la nota – il Cobas/Codir ha chiesto, ancora una volta, al presidente della Regione: di far sì che la nobile iniziativa politica di accorpamento delle tre società, tesa principalmente ad eliminare tre costosissimi consigli d’amministrazione, prevalga sui tatticismi e tecnicismi di chi, oggi, tenta di inasprire l’annosa vertenza; che l’avviata “nobile” iniziativa politica garantisca ai lavoratori societari occupazione, serenità, anzianità di servizio, inquadramento e, specialmente, non tolga salario a chi, con le attuali 1.200 euro mensili, non riesce più ad arrivare alla fine del mese; di avviare, all’indomani della definizione del processo di accorpamento, una serie di incontri con le parti sociali al fine di scongiurare alla Sicilia l’applicazione del decreto Monti conosciuto come “spending review” che, innanzitutto non si applica automaticamente ma al contrario deve essere recepito dall’Assemblea Regionale Siciliana, ma se applicato così come è formulato, allontanerebbe ancor di più la nostra Isola dal resto d’Italia e causerebbe gravissimi danni ai già precari livelli occupazionali e pesanti perdite patrimoniali all’interno della stessa amministrazione regionale con notevolissime ed irrimediabili disfunzioni nell’erogazione dei servizi”.


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