"Io sindaco? Una lucida follia| In questi anni mille scippi" - Live Sicilia

“Io sindaco? Una lucida follia| In questi anni mille scippi”

Quarta e ultima parte di "Linea diretta col sindaco", l'iniziativa di Livesicilia che ha posto le domande dei suoi lettori al primo cittadino. Questa volta si parla di Festino, della passata amministrazione e di "occhi felici".

ORLANDO A LIVESICILIA
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“La mia è stata una lucida follia, però sono felice di essere sindaco di Palermo”. Leoluca Orlando non si tira indietro nemmeno alle domande più personali che hanno rappresentato la conclusione della lunga video intervista concessa a Livesicilia, durante la quale il primo cittadino ha stabilito un collegamento diretto con i nostri lettori che lo hanno interpellato sui più svariati argomenti.

“Anche se sono stanco, affaticato e spesso innervosito – dice il Professore – essere sindaco è una soddisfazione straordinaria che vivo con entusiasmo. Mio genero, quando ha saputo della mia candidatura, mi ha mandato un messaggio dicendomi che aveva visto in rete le immagini della campagna elettorale e aveva notato i miei occhi, felici come non mai. Forse sono condannato a fare il sindaco”.

Una battuta, forse con un fondo di verità, che introduce il tema del Festino e del senso di questa festa per i palermitani: “Viva Palermo e Santa Rosalia è il grido di chi crede che Palermo non esiste senza la comunità dei palermitani. La Santuzza aiuta il palermitano a riconoscersi come parte di una comunità, tanto quello che crede quanto quello che non crede. E’ un grande mosaico, fatto di tante tessere diverse che mettono insieme il sacerdote, l’immigrato, lo studente, l’anziano o la madre di famiglia: tutti quelli che fanno miracoli tutti i giorni. E la cornice è l’amore per la nostra città”.

Ma il sindaco non rinuncia anche a una critica nei confronti della precedente amministrazione. “Noi non abbiamo l’etica della convenienza – dice Orlando – si sono fatte cose immorali, illegali e di cattivo gusto in questi anni. Qualche volta capita che qualcuno faccia qualcosa di immorale, illegale e di cattivo gusto, ma è stupefacente che negli ultimi dieci anni si siano fatte tutte queste cose insieme, che peraltro non sono state nemmeno convenienti. Una barbarie che non si è consumata con grandi rapine, ma con mille scippi quotidiani che sono assai più gravi”.

 


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