La Regione Sicilia si trova “sull’orlo del fallimento, vicina al default”. A lanciare l’allarme dalle pagine del Corriere della Sera è il vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, secondo cui “va ripensata anche l’autonomia e occorre avviare un’ operazione-verità. Scuotere dal torpore i siciliani, dai dipendenti regionali ai pensionati della stessa Regione che saranno i primi a trovarsi senza stipendi in caso di crollo. Ma il governo Monti – aggiunge – deve subito mettere mano ai conti, controllando un bilancio reso non trasparente da poste dubbie e residui inesigibili”. “La Sicilia – spiega Lo Bello – rischia di diventare la Grecia del Paese e il Paese deve intervenire anche superando gli ostacoli di una autonomia concessa nel dopoguerra, in condizioni storiche e politiche ormai lontanissime, ma utilizzata da scriteriate classi dirigenti per garantire a sé stesse l’impunità”.
“La Sicilia è quasi fallita”

Ivan Lo Bello lancia l'allarme: "La Sicilia è quasi in default e rischia di diventare come la Grecia". Poi l'appello: "Il governo nazionale intervenga, prima che sia troppo tardi".
ma che dice!!!!!!!l assessore Armao con il suo vestitino e fazzolettino tutto fighetto,risponda smentisca Lo Bello.
Per forza !
A furia di imprenditori fasulli che nè investono nè pagano le tasse !
Cominci lui a dare l’ esempio
E bello fare l’ “imprenditore” senza rischiare nulla
Come la Fiat e & che hanno avuto sempre i deficit ripagati dai contribuenti italiani !
Invece di gridare agisci candidati e dai ai siciliani una seria alternativa da seguire.
Se quelli come te preferiscono fare solo gli opinionisti e lasciano che si candidino i soliti politicanti è inutile lamentarsi! Se ci tieni alla Sicilia non pensare solo a te stesso e impegnati senza rifiutare la candidatura.Altrimenti rassegnati insieme a tuttti noi.
ma tu pensa, se invece di svendere il banco di sicilia all’Unicredit, lo Bello da presidende del banco, quanto meno evitava lo spostamento legale del Banco a Milano, oggi avremmo un introito di 300 milioni all’anno in più dal gettito irpef. Ma questo lui lo nasconde!!
L’unico che ha il coraggio di dire come stanno le cose, mentre una massa di parassiti continua a comportarsi come il bravo gregge di pecore pronto a seguire il pastore di turno…
Imparassero tutti a rischiare le @@ invece di aspettare che a fine mese qualcuno gli dia l’elemosina, imparassero a comportarsi da uomini (e donne) cercando di essere protagonisti della propria vita invece di dipendere dal politico o dal sindacalista di turno, allora si che potremmo essere orgogliosi di essere siciliani!
Grande Lo Bello, unica testa pensante in mezzo a tanta stupidità e squallore.
Ma come lui e suo compare Montante sino a pochi mesi fa “banchettavano” con Lombardo…ed adesso a schifiu finiu?
Lo Bello purtroppo ha ragione .
Lombardo…..Lombardo…….
Pero’ pensandoci ……ora che la Monterosso monterà la poltrona di segretario generale tutto so sistemera’ …. eccome.
Tutto vero, ma Lo Bello dimentica di dire che Confindustria ha sostenuto sin dall’inizio il governo Lombardo, avendo in giunta Venturi, uno dei massimi dirigenti siciliani.
Cronaca di un fallimento annunciato, secoli di malgoverno e clientelismo, stipendi regionali da capogiro per un P.I.L. regionale tra i più bassi d’europa, numero di dipendenti regionali da guinness dei primati. Ha il coraggio di chiedere aiuto a Roma quando l’intero apparato amministrativo della Sicilia è uguale a quello della Gran Bretagna che è una superpotenza economica. Speriamo che Monti non l’aiuti e la faccia fallire così i siciliani capiranno cosa hanno votato.
Caro Lo Bello, ritengo che prima arriva il crollo meglio è per tutti.
Solo con il completo default si potranno azzerare situazioni allucinanti, avviare licenziamenti ed in particolare scoprire chi ha abrogato ( e quando) l’art. 97 3° comma della costituzione italiana ( l’accesso alle pubbliche amministrazioni avviene per concorso).
Lo Bello ha pienamente ragione, peccato che ha impiegato tanto tempo per comprendere ciò che i FORCONI gli comunicavano.
“ma tu pensa, se invece di svendere il banco di sicilia all’Unicredit, lo Bello da presidende del banco, quanto meno evitava lo spostamento legale del Banco a Milano, oggi avremmo un introito di 300 milioni all’anno in più dal gettito irpef. Ma questo lui lo nasconde!!”
lo spostamento della sede legale del Bds è avvenuto nel 2010, con il completamento del processo di fusione per incorporazione in UniCredit spa. La perdita semmai è a valersi sull’IRAP. Inoltre, che c’entra Lo Bello? L’azionista di riferimento Regione Siciliana (e la Fondazione Bds di sua santità Puglisi) non avevano nulla da fare? ennesima dimostrazione del fatto che il pubblico in Sicilia è dannoso quando non mafioso.
lo bello dimentica che ha svenduto il banco di sicilia a unicredit, più o meno la storia fasulla di garibaldi con la sicilia che con la scusa di liberarci dai borboni ci dette in pasto ai leoni.
@enzo1
bravo…eppoi cosa fa il signor lo bello per la sicilia?….critica? noi lo viviamo sulla nosta pelle lo sfascio…lui se l spassa con stipendi ed incarichi solo perchè sventola la bandiera dell’antimafia…ma per favore a lavorare…senza contributi pubblici!….
hanno distrutto il sistem bancario siciliano e si permettono di dare consigli…..
vergogna….ma di che si occupai il signor lo bello?
bravo1 anche questo rientra nella mancata applicazione dello statuto
@enzo1
Credo che Confindustria dopo la coraggiosa presa di posizione contro il pizzo ed a favore di una imprenditoria onesta e trasparente debba rivedere il proprio punto di vista circa il progetto di sviluppo siciliano su cui impegnarsi.
Il sostanziale sostegno al governo Lombardo,sia pure con tutti i distinguo del caso,è stato un tragico errore , a maggior ragione perchè ha dato una sponda a quella parte del PD meno lucida e determinata .la Sicilia ha subito una ulteriore involuzione culturale e morale,la popolazione è più fiacca e sbandata di prima.
Che Lombardo fosse il personaggio che in questi giorni appare in tutta la sua identità doveva essere chiaro a tutti i suoi sostenitori.
Così come ora sta spregiudicatamente dissipando quel minimo che resta della Regione,con l’euforia e la follia di chi non ha più nulla da perdere, allo stesso modo fin dall’inizio dell’esperienza ha lavorato per portare al suo posto di comando tutte le leve del governo della cosa pubblica, incurante del destino dell’isola e dei siciliani.
Insomma, ha giocato una partita personale per affermare un gruppo di comando del quale ergersi a capo.
Che Confindustria ne esca è cosa buona e giusta. Occorre però venire fuori con un disegno dettagliato di crescita e sviluppo da offrire al dibattito culturale e politico.
Sarebbe la prima volta che l’imprenditoria sana dell’isola si intesta una operazione per la Sicilia ed i Siciliani. Vogliamo augurarcelo. Il giudizio comunque, sia chiaro, sarà dato su fatti concreti, non su mere invocazioni di principi(che servono) cui non seguono proposte
precise.
L’esperienza di Palermo che vede una nuova amministrazione guidata da un sindaco competente,impegnato ed onesto, come altre in Sicilia, potrebbe costituire una buona interlocuzione per avviare un percorso virtuoso.
per Lo bello e &
O imparate a fare gli imprenditori ( senza sussidi pubblici ) o andate a……zappare !
Io ingenuamente ho sempre pensato che per essere ai vertici di confindustria bisognava quantomeno avere un’industria di un certo spessore…solo in sicilia a gestire tutto ci sono gli industriali falliti,alcuni anche senza industria, che si ritrovano ai vertici perchè si professano paladini della giustizia(tutto da dimostrare visto che lavorano solo i loro tirapiedi) senza avere nessuna competenza…anzi con fallimenti alle loro spalle!!..ma davvero crediamo di poterci sollevare con montante venturi &co??..
Caro Lo Bello, tu hai contribuito allo sfascio della Regione!
Da presidente di Confindustria dovevi denunciare la malapolitica che ha sempre favorito logiche antimprenditoriali a favore di uno sviluppo basato sulle clientele.
Dovevi rifiutare la carica al Banco di Sicilia (di nomina dei politici della Regione)per essere libero di rappresentare il mondo delle imprese in maniera oggettiva ed indipendente dal potere.
Sei solo una Icona che sfrutta il proprio momento magico,e che è sfruttata da coloro che hanno contribuito al definitivo disfacimento della Regione per mortificarla oltre il limite.
Mi dici quali sono i tuoi meriti imprenditoriali? quale aziende hai mai gestito? poveri noi!!!
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Il governo nazionale dovrebbe solo eliminare questo stramaledetto statuto speciale che serve solo ai politici ed ai loro amichetti, non certo a noi siciliani che siamo arrivati veramente sul lastrico. Spero tanto che il governo Monti porti a termine questa mia ambizione anche nel bene di tutti i siciliani.
@libyus, premesso che il gettito dell’Irpef in sicilia resta in sicilia, e quindi non è solo l’irap il problema, in ogni caso la fondazione quanto rappresentava in termini di azioni all’interno del cda? al cambio Lo bello ci ha guadagnato il posto di presidente del consiglio di territorio dell’unicredit, consiglio dove ovvamente trovano posto tutta la crema dell’imprenditoria siciliana http://livesicilia.it/2011/03/22/lo-bello-presiede-il-consiglio-di-unicredit, a dimostrazione che il pubblico è dannoso quando non mafioso, mentre il privato è opportunista con trasparenza.
Bello Lo Bello! La Regione non ha fatto niente, verissimo! Ma cosa diavolo hanno fatto Confindustria Sicilia e gli imprenditori siciliani in generale????……..(silenzio). Ottima l’offensiva antimafia, ma questo non gli apre le porte dell’illuminazione. Quante sparate! E’ curioso notare come lo stesso Lo Bello prima vuole che la regione non intervenga sull’imprenditoria e sull’industria e poi gli addossa tutta la colpa. E’ proprio un quaquaraquà.
buongiono …. tolga il quasiii
Chissà chi si è mangiato i soldi ….
E VENTURI CHI CE LO HA MESSOOOOOOOOO???????????????????????????
Ai tempi di Di Pietro qualche colpevole, con un ussulto di orgoglio s’è tolto di mezzo.
Oggi, invece, si continuano a nominare belle signore ed eleganti 60enni con doppio petto e frequentare cene eleganti.
Solo fallendo ce ne libereremo. Coraggio che siamo arrivati.
L’intervento e’ un po’ tardivo. La Sicilia e’ fallita 20 anni fa quando ha varato le legislazione sugli lsu ed ha deciso di dare mano libera nella creazione di società inutili, il cui unico elemento in comune con il privato, e’ stato quello di assumere senza obbligo di concorso chi si voleva e solo perché serviva o personalmente o elettoralmente. Ma il siciliano e’ strano e, dunque, non riesce a capire la gravita’ della situazione. La capirà (scagliandosi contro chi n quel momento sarà al Governo, quando la Regione non pagherà più, all’improvviso, stipendi e tredicesime. A quel punto pero’ sarà troppo tardi.
Tranquillo Dott. Lobello ci pena Orlando a salvare la Sicilia lui lo sa fare. COSI DICE LUI. IO INVECE DICO A MARI SIEMU.
ormai è il marasma il sig. Lobello quello della legalità abbracciato con il nostro Presidente Lombardo ora dopo che lombardo è stato purtoppamente mandato fuori gioco per i suoi vizi ci viene a raccontare che la sicilia è in default?
ma dico basta cliccare sul sito della regione per scoprire che la sicilia è indebitata con la cassa depositi e prestiti e con il ministero dell’economia per circa 5 miliardi di cui 2,8 come ripianamenti dei debiti sanitari ante riforma.
Insomma sarà lo Stato a chiedere il fallimento della Sicilia?
ma mi faccia ilpiacere!
vigilia di campagna elettorale meditate gente…
Speriamo che la Regione fallisca: Così ci liberiamo finalmente e in un colpo solo di tutti i dipendenti regionali, di tutti i pensionati regionali e di tutti i deputati regionali.
Lo Stato dovrà farsi carico solo della Sanità e dei pochi servizi che nelle altre regioni sono statali.
I cittadini onesti non soffriranno granchè.
Non c’è altra soluzione.
E i regionali? Non me ne frega niente.
l’unica tua esperancia mi sembra che è quella di escopar.
vi ricordate il topo che fugge non appena la nave sta affondando?
c’è da chiedersi cosa facessero i sorcetti nella stiva mentre la nave andava alla deriva?
si rimpinzavano delle briciole della tavola del capitano?
Sempre chiacchere… sono tutti consapevoli di cariche e poteri trasversali votati “al magna magna” come tanti anni fa il buon Benigni satiricamente ci diceva nel famoso film girato proprio in Sicilia…. Abbiamo scoperto l’acqua calda..
Il fallimento della Sicilia – che poi altro non significa che il fallimento della macchina pubblica, visto che alimenta centinaia di milioni di stipendi tra regionali e articolazioni varie tra migliai di rivoli para regionali e comunali … questa è l’economia Siciliana…- se dovesse arrivare sarà il momento della ricostruzione. La macchina Statale non può fare impresa e oggi non può nemmeno gestire servizi pubblici, perchè sono sempre fallimentari. Lo Stato dovrebbe limitarsi a gestire servizi di Ispettorato affidando la funzione pubblica a imprese che su concessioni e in base a principi di pubblica utilità erogano i servizi al cittadino. Vere imprese basate su concetti di reale economia e non di assistenzialismo il quale finisce per far fallire qualunque impresa.
quasi? …. forse Lo Bello non è aggiornato …
ma del resto .. in mano a falliti nell’animo … che speranze abbiamo?
siccome sono personalmente convito che il vice presidente di confindustria conosce molto bene lo Statuto Siciliano, perchè non prende qualche iniziativa affinchè vengano applicati tutti gli articoli?
forse qualcosa migliorerebbe. non crede?
Avaia Lo Bello, non sei credibile. Hai 3 assessori di Confindustria nella Giunta Lo Bello e hai a faccia di parrari?
Lo bello chi????
Quello che ha sostenuto lombardo dalla prima ora???
Quello che ha messo l’ass venturi???
Quello che ha avuto nominati i direttori ???
Quello che ha fatto il grande affare del banco di Sicilia???
Quello che ha determinato con nomine varie gli ultimi quattro anni???
La cosa sarebbe comica se non fosse tragica!!!!
“bei paroli e bei frasi” !!! Adesso che ha detto que che ha detto ed ha aperto gli occhi a chi può restare sul lastrico siamo a posto! tutto cambierà da così a così…. e la Sicilia si risolleverà!
Siamo stanchi di persone che si parlano addosso senza agire ma cosa fanno in concreto questi Soloni per migliorare le sorti della nostra economia?
Tranquilli sistemerà tutto Micciché, farà una mega Alleanza con MpA, UDC, e il NUOVO (Hahahahshaha) partito del Berlusca, il PD farà la solita finta farsa di mettersi all’opposizione e grazie all’appoggio di una massa di decerebrati votanti si sistemerà tutto. Tanto siamo tutti colpevoli.
BASTEREBBE:
TAGLIARE TREDICESIME E QUATTORDICESIME AI REGIONALI.
RIDURRE IL NUMERO DEI DEPUTATI (MAX 60) E L’APPANNAGGIO (25%)
IMPORRE UN CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ AI PENSIONATI (10%)
ELIMINARE LE PROVINCE APPLICANDO AI DIPENDENTI IL CONTRATTO COMUNALI
DIMEZZARE LE CONSULENZE, COMPRESE QUELLE CONFERITE AGLI STESSI DIPENDENTI
DIMEZZARE AUTO BLU
TAGLIARE SULLA FORMAZIONE (15%)
nb: 10 ANNI CHE SI FANNO MUTUI PER PAGARE LE SPESE CORRENTI. NON CE LO POSSIAMO PIU’ PERMETTERE. MEGLIO ALLORA IL DEFAULT.
Lo Bello dimentica di dire che confidustria, con l’appoggio dato a lombardo, con venturi e vecchio e trigilio in prima linea, con un sistema di imprese spesso colluso con la parte peggiore della politica e della pubblica ammiistrazione, per non dir peggio, è colpevole almeno come i politici.
In questi giorni è tutto un fiorire di dichiarazioni da parte dell’ascarismo siciliano più variegato e multifunzione: da chi grida al default a chi invoca il commissariamento della Sicilia, da chi chiede la soppressione dell’autonomia a chi vorrebbe l’intervento del governo nazionale. Evocano oggi la Grecia e domani il Portogallo ignorando che oggi, proprio oggi, lo spread ha superato quota 500 punti, il debito pubblico ha segnato un nuovo record, nonostante le continue manovre dissanguatrici degli ultimi governi, e la borsa continua a registrare soltanto il segno negativo.
Certo che in queste condizioni economiche generali, nazionali ed internazionali, è naturale che regioni del profondo Sud, come la Sicilia, subiscano più di altre le difficoltà di un sistema che è stato portato al fallimento da chi ha governato l’Italia . Ed oggi gridano al disastro economico proprio coloro i cui antichi e nuovi padroni hanno generato il fallimento.
In questi anni di duro lavoro e di inenarrabili sacrifici, vorrei ricordare a quanti evocano clientelismo e malaffare che questo governo non ha fatto assumere alla Regione un solo nuovo dipendente e non ha combinato i soliti pasticci, ha riportato la spesa pubblica ai livelli di oltre un decennio fa, ha incrementato gli investimenti.
Al momento opportuno smentiremo le chiacchiere degli ascari e dei nostalgici e renderemo conto ai siciliani di quanto tutto ciò è costato.
IO FACCIO UNA PROPOSTA:
IMPIEGATI € 1.200
FUNZIONARI € 1.500
DIRIGENTI € 2.000
POLITICI € 2.500
NIENTE BENEFIT DI OGNI GENERE ED AUTO BLU.
…INVECE DI EROGARE STIPENDI ASSURDI!
E VEDRETE CHE SI STABILIZZERA’ TUTTA QUESTA SITUAZIONE ECONOMICA SICILIANA.
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@ TIZIANA FOG
hai solo dimenticato di portare gli stipendi di chi lavora all’ars a quelli statali. Quindi, per esempio, un commesso non deve più guadagnare circa 3.000 euri al mese ma circa 1.200 quanto un normale impigato comunale e cosi dicendo salendo la scala gerarchica di questi mega raccomandati dai posti d’oro. Non dimenticare la notizia di pochi giorni fa che ne sono stati assunti a tempo indeterminato altri 7 tra cui guarda caso anche la segretaria del presidente Cascio. SMETTIAMOLA CON QUESTO PARLAMENTO SICILIANO CHE A NOI CITTADINI NON HA MAI DATO NULLA !!!!!
@ Tiziana fog
D’accordo su tutto tranne che sulle tredicesime.Le hanno gli statali perche non dovrebbero averle i regionali?Sarei più drastico sulle consulenze;un esercito di dirigenti se sono dirigenti lo facciano sono pagati per questo , se non lo sanno fare vanno declassati a quadri intermedi,inoltre bisogna fissare obiettivi e poi premiare o punire.La sicilia spende sempre il 10% dei fondi europei di chi è la colpa? Dei politici? Dei dirigenti? Degli impiegati?Possibile almeno scindere le responsabilità? Con tanta gente attiva e capace che c’è in sicilia possibile che ci dobbiamo affidare a dirigenti incapaci ? Prima di toccare i lavoratori incominciamo a licenziare i dirigenti.partiamo dalla testa non dalla coda poi se qualcuno fa il fannullone o si da malato si licenzia pure quello.
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@AUTONOMISTA
Ma sei cosciente di quello che dici? Non ha fatto assunzioni? e gli ultimi sette all’ars li dimentichi? E tutte le consulenze date, anche se non sono assunzioni, ma son sempre soldi usciti dalle casse regionali. E poi con tutti i dipendenti che stipendiamo, c’era proprio bisogno degli esterni? Capisco dal tuo nick che sei simpatizante MPA, ma non puoi difenfere l’indendibile.mi dispiace dirtelo ma fra tutti i mal governi che ci hanno preceduti, questo è proprio il peggiore.
Certamente fallita non per colpa mia che prendo 1300 euro al mese e che per tale arco temporale ci devo sopravvivere ( non vivere ! )!
Chissà di chi è la responsabilità primaria! Mah!
@veliero
io faccio un’altra proposta
carne euro 1,20
pesce euro 1,50
pane euro 0,20
pasta euro 0,25
olio euro 0,50
caffè e bibite gratis!
Si vede che è iniziata la campagna elettorale!!
dimenticavo ogni 5 “coppi” di pasta una zoccola…… gratis!
Ma si! Licenziamo tutti i regionali, ed anche gli statali,fuori i medici e gli infermieri dagli ospedali e dalle asl. se proprio necessario stipendio massimo 1000 euro !
Bravi! finalmente idee serie e costruttive! Così ripartirà l’economia della Sicilia.
@ attila per iscrivermi dove devo firmare? mi piace l’idea!
…PECCATO, QUELLA MANCATA STELLA SULLA STARS E STRIPES (TANTO SIGONELLA CE LA SIAMO TENUTA LO STESSO)!!!
@veliero.
mi sa che “attila” è un regionale !
io comunque sono daccordo con te però sarei più magnanimo,
diamogli 200 € in più,
la Sicilia si salverebbe ugualmente e alla grande.
Non sono d’accordo nè con Tiziana fog nè con Veliero.
meglio che la regione fallisca così se ne vanno a casa tutti i regionali e tutti i deputati che ci succhiano il sangue. Si arrangino come fanno tutte le persone oneste.
Sono stanco di pagare le tasse per questa gente.
Dio vede e provvede.Ricordate Salvatore Cuffaro? Era il Dio della situazione! Si è arricchito….ha fatto arricchire i suoi amici e conoscenti….quante ingiustizie…
E’ arrivato il giorno della resa dei conti! Ora a chi tocca? Di tutto ciò che si è abusato a danno dei 4.500.000 cittadini siciliani I responsabili dovranno pagare i conti…prima o poi! Così …ci consoliamo i restanti 500.000……Ed aspettiamo che qualcuno presenti il conto…..Forse è giunto il momento! Sarà il FALLIMENTO . Che ben venga! Così diremo grazie alla crisi….in altri tempi ci ha pensato “la spagnola”!!!!!!!!!!!!!!!
Poi a fine anno il governatore chiunque esso sia regala a nostre spese oggettini di alto valore, come Iphone, o braccialetti d’oro ai parlamentari siciliani, per tenerseli buoni, e loro accettano come da tradizione. Lombardo in piena crisi regalava a Natale…sempre a nostre spese. Ora si è arrivati a non poter pagare più gli stipendi. Speriamo che una volta tanto noi siciliani ci svegliamo, e votiamo solo chi merita di essere votato.