Scuola Cassarà, i docenti: | "Ecco le nostre precisazioni" - Live Sicilia

Scuola Cassarà, i docenti: | “Ecco le nostre precisazioni”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dei docenti precari dell'istituto "Cassarà".

La replica
di
2 min di lettura

Egr. Direttore, in data 06 luglio c.a. è stato pubblicato sul suo giornale online, a firma di Martina Miliani, l’articolo “Ninni Cassarà diventa statale. Lettera intimidatoria alla preside” che noi, in qualità di precari del detto Istituto, intendiamo contestare nel merito e nel diritto. Innanzitutto lamentiamo il fatto di non essere stati interpellati dalla giornalista prima della stesura dell’articolo., visto che ci riguarda direttamente.

Inoltre l’articolo stesso presenta una serie di informazioni non corrette: già nel titolo si rileva una inesattezza, in quanto il processo di statizzazione (perchè è questo il termine corretto) che riguarda il nostro Istituto NON si è avviato affatto, come invece afferma l’autrice dell’articolo; di conseguenza non ci sono in atto cambiamenti rispetto alle graduatorie dei docenti precari (formate regolarmente secondo un bando pubblico); E’ FALSO che la giunta provinciale ha decretato la statizzazione un anno fa: non è di sua competenza; E’ FALSO che “si attende la firma del protocollo da parte del MIUR”: non esiste alcun protocollo; E’ FALSO che la prima fascia è formata da docenti che hanno “lavorato per la provincia gli ultimi 365 giorni”: erano richiesti “360 giorni di effettivo servizio” all’I.P.C.L. “nell’ultimo triennio scolastico, ad esclusione dell’anno scolastico 2010/11”, come da regolamento; E’ FALSO che “i suoi destini educativi e la sua organizzazione” sono “nelle mani di privati o di politicanti”: la scuola offre un servizio assolutamente pubblico e trasparente, secondo la normativa vigente dello stato; infine E’ FALSO che l’I.P.C.L. ha una sede ad Aliminusa.

Inoltre la giornalista non ha prove per attribuire una lettera intimidatoria (puntualizziamo: ANONIMA!!!) indirizzata alla Dirigente, a quella che lei indica come una nostra “polemica”. E’ vero che la volontà dell’amministrazione provinciale di avviare un processo di statizzazione dell’Istituto suscita in noi molti dubbi, ma li abbiamo manifestati in ogni sede possibile alla stessa amministrazione e alla Dirigente SEMPRE in forma legale, civile e diretta. NON CI APPARTENGONO queste forme anonime, intimidatorie o meglio offensive (come sembra essere la lettera di cui l’articolo parla). Pertanto, Le chiediamo gentilmente di pubblicare questa nostra in quanto crediamo di avere diritto di rettifica, a onore del vero, e di replica.

Brandizi Corinne

Castelli Eleonora

Lo Giudice Gian Piera

Marfia Liliana

Pellegrino Barbara

Tardio Gaetano

e altri docenti precari dell’I.P.C.L.


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