Via D'Amelio compie vent'anni | Tour della Legalità a Castelvetrano - Live Sicilia

Via D’Amelio compie vent’anni | Tour della Legalità a Castelvetrano

Il Festival della Legalità sbarca a Castelvetrano. Giorni di appuntamenti, di incontri, di riflessioni, a vent'anni dalla strage di via D'Amelio.

L'iniziativa
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Cinque giorni di dibattiti, proiezioni, mostre, spettacoli teatrali. Con un unico filo conduttore: la lotta alla criminalità. “Il Festival della Legalità” sbarca nella terra del superlatitante Matteo Messina Denaro nel ventesimo anniversario dell’eccidio di via D’Amelio. Dal 18 al 22 luglio, a piazza Empedocle sul lungomare di Marinella di Selinunte, uomini delle forze dell’ordine, magistrati, giornalisti, autorità istituzionali, imprenditori-coraggio, esponenti delle associazioni antiracket del territorio racconteranno e ascolteranno storie e aneddoti di mafia e antimafia.

L’iniziativa, presentata in anteprima alla stampa stamani a Palermo presso Villa Filippina, è promossa dalla Provincia Regionale di Trapani col contributo del Comune di Castelvetrano-Selinunte e, per l’elevato profilo culturale, vanta anche il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. “E’ un dovere istituzionale, oltre che morale – ha evidenziato Girolamo Turano, presidente della Provincia Regionale di Trapani – sostenere ed incentivare scelte ed iniziative volte a riorganizzare la politica del territorio. Non dimentichiamo che Paolo Borsellino, di cui ricorre il ventennale dalla morte, ottenne i suoi primi successi investigativi proprio nel trapanese, all’epoca del suo incarico da procuratore a Marsala. Oggi Trapani vive ancora un momento difficile sotto il profilo della criminalità organizzata, ma è per appunto dovere di tutti – delle istituzioni in primis – operare con tutti i mezzi possibili per il rilancio del territorio”.

Nelle vesti di testimonial ed insegnanti di legalità, gli ospiti del Festival mostreranno quindi che “denunciare conviene”, dibatteranno su temi quali il 41-bis e la possibile riabilitazione sociale di un mafioso, analizzeranno i colpi inferti a Cosa nostra sul territorio. Di mafia nel corso della cinque giorni della legalità si parlerà in molteplici modi, tanti quanti sono i linguaggi dell’essere umano. Attraverso l’arte, il teatro, le note di un pentagramma. Attraverso l’entusiasmo e il sudore di un bambino che dà un “calcio alla mafia” per aggiudicarsi la maglietta degli eroi Falcone e Borsellino. Attraverso un pensiero scritto affidato ad un albero di ulivo “piantato” in una piazza pubblica a simboleggiare il germogliare di una legalità e di un’antimafia che non restino soltanto parlate.

GLI APERITIVI DELLA LEGALITA’
Per quattro pomeriggi, a partire dalle 19, il lungomare di Marinella di Selinunte sarà animato da alcuni caffé letterari. Cittadini, giovani e turisti saranno protagonisti di confronti attivi con giornalisti, imprenditori antiracket, investigatori, rappresentanti delle istituzioni sul tema della legalità. Si comincia mercoledì 18 luglio con Giuseppe Linares, dirigente della divisione Anticrimine della Questura di Trapani, intervistato dal giornalista Riccardo Lo Verso. Tema del dibattito: la lotta alla mafia sul territorio. Si prosegue il 20 luglio con “Denunciare il racket conviene”: ospiti del microfono del giornalista Giuseppe Pipitone l’imprenditore antiracket Nicola Clemenza, il Preside del Liceo Classico di Castelvetrano Francesco Fiordaliso, il referente di Libera Castelvetrano Maria Teresa Nardozza Buccino e il legale dell’Associazione antiracket di Trapani Giuseppe Novara. Il 21 luglio sarà la volta del giornalista Claudio Reale che interpellerà l’avvocato Lillo Fiorello, garante dei diritti dei detenuti in seno alla Provincia Regionale di Trapani, sull’interrogativo “Rieducare i mafiosi è possibile?”. Il 22 luglio a raccontare il “Borsellino privato” saranno Salvatore Borsellino, fratello del giudice antimafia, e il procuratore aggiunto Antonio Ingroia. Il microfono è affidato al giornalista Roberto Puglisi.

GLI SPETTACOLI SERALI
Il “Festival della Legalità in Tour” prevede anche una mini-rassegna teatrale che si svolgerà per tre serate a partire dalle 21.30, sempre a piazza Empedocle sul lungomare di Marinella di Selinunte. L’apertura è affidata, il 18 luglio, a “La mafia normale”. Lo spettacolo, scritto dal giornalista Marco Rizzo, diretto dal regista Piervittorio Demitry e promosso dall’Associazione Antiracket di Trapani, sarà seguito da un dibattito moderato dal giornalista Riccardo Lo Verso. Il 20 luglio sarà la volta di “Fango”, dramma didattico di Gabriello Montemagno in ricordo di Pio La Torre, rappresentato dalle allieve del liceo classico “G. Pantaleo” di Castelvetrano e dall’Akkademia “F. Centonze” del Teatro Selinus di Castelvetrano, con la regia di Giacomo Bonagiuso. Il 22 luglio, in chiusura del Festival, è in programma “Per questo!” di Lucio Diana, Eleonora Mino e Davide Viano, tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di L. Garlando in ricordo di Giovanni Falcone. Il 21 luglio l’intrattenimento serale sarà invece affidato al cantautore Carlo Muratori che si esibirà in un concerto dal titolo “Povera patria, di uomini, terre, antiche rapine e nuove illusioni” con la sua Acoustic Folk Band.

“1367 – LA TELA STRAPPATA”: QUELLE ORE CHE SEPARARONO CAPACI DA VIA D’AMELIO
La sera del 19 luglio, in occasione del ventesimo anniversario della strage di via D’Amelio, sarà proiettato “1367 – La tela strappata”, un documentario prodotto dalla Novantacento in collaborazione con Rai Teche. Presentato recentemente alla Casa del Cinema di Roma, nel documentario vengono utilizzati esclusivamente i servizi allora mandati in onda dai telegiornali delle tre reti della Rai con i conduttori dell’epoca. Servizi sulle stragi, ma anche sulla reazione sociale all’attacco della mafia allo Stato, come la nascita del Comitato dei Lenzuoli e delle associazioni antimafia, la catena umana, la marcia dei sindacati confederali che portò a Palermo oltre 100 mila persone con lo slogan “Italia parte civile”. E ancora: la contestazione in chiesa, l’elezione del nuovo Capo dello Stato, le reazioni di una politica in piena tangentopoli che stava perdendo il consenso della gente. La cronaca, dunque, diventa Storia. Il documentario si conclude all’ora 1367, momento della strage di Paolo Borsellino e della sua scorta. Al termine della proiezione si svolgerà un dibattito con l’autore, il direttore responsabile di TGRMediterraneo Giancarlo Licata e il presidente del Tribunale di Palermo Leonardo Guarnotta.

LA LEGALITA’ IN MOSTRA
Nell’ambito del “Festival della Legalità in Tour” sono previste due esposizioni temporanee. La mostra “Una vita in cronaca. Per rompere il silenzio” è dedicata al cronista di giudiziaria Mario Francese, ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979. Foto, cronache e commenti si alternano in 31 pannelli che illustrano la sua vita come uomo e come professionista. L’installazione è curata dalla famiglia Francese. La seconda esposizione dal titolo “Non tutti i pizzini sono uguali”, a cura di Patrizia Panebianco e Claudio Reale, è un percorso espositivo in cui si susseguono biografie, manoscritti e analisi grafologiche di personaggi che, nel bene e nel male, hanno contrassegnato la storia della mafia e dell’antimafia in Sicilia. Da un lato i “buoni” Libero Grassi, Ivan Lo Bello, Pietro Grasso, Paolo Borsellino, Rita Atria; dall’altro i “cattivi” Giuseppe Falsone, Gianni Nicchi, Domenico Raccuglia, Bernardo Provenzano, Matteo Messina Denaro, Sandro, Salvatore e Calogero Lo Piccolo.

Il 19 luglio, infine, presso il Parco Archeologico di Selinunte, è in programma la cerimonia inaugurale dell’installazione “Omaggio a Falcone e Borsellino”, opera d’arte contemporanea di Giorgio Cattani concessa in prestito al Parco dal Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi di Gibellina. Il programma completo del “Festival della Legalità in Tour” e gli aggiornamenti sulla manifestazione sono disponibili su www.livesicilia.it.

 

 

 


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