Slitta a domani il blocca-nomine | Scontro D'Agostino-Formica - Live Sicilia

Slitta a domani il blocca-nomine | Scontro D’Agostino-Formica

Bocciato l'emendamento soppressivo della legge, approvato qualche giorno fa in prima Commissione. Il capogruppo dell'Mpa ha protestato: "Mi avete negato la dichiarazione del voto". Il vicepresidente dell'Ars: "Ostruzionismo vergognoso". Lentini: "Pronte altre nomine nelle prossime ore?"

E stasera giunta di governo
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Il blocca-nomine frena ancora. Dopo una lunga conferenza dei capigruppo, necessaria per sbollire una tensione che era diventata altissima, infatti, i deputati all’Ars hanno deciso di rinviare a domani la scadenza per la presentazione dei subemendamenti al testo. Il passaggio del voto degli articoli, quindi, dovrebbe avvenire nel corso della seduta di domani. Ma già stasera, dalla giunta di governo, potrebbero saltare fuori nuove nomine.

Ma non è stata, quella di oggi, come detto, una seduta dai toni distesi. Come ampiamente previsto, del resto. I parlamentari infatti, hanno appena avuto il tempo di bocciare l’emendamento soppressivo del “blocca nomine”. Quindi, in Aula è scoppiata la bufer. Lo scontro, fortissimo nei toni e nelle parole è quello che coinvolge il capogruppo dell’Mpa Nicola D’Agostino e il presidente facente funzioni Santi Formica.

Il casus belli è legato alla mancata possibilità per D’Agostino di manifestare le proprie intenzioni di voto all’emendamento. Formica, infatti, sarebbe passato direttamente al voto dell’emendamento. “Si vergogni, presidente”, la protesta di D’Agostino. “Stia zitto e mi faccia finire l’intervento”, ha incalzato il capogruppo autonomista, che ha anche chiesto di invalidare la votazione. “Mi è stato negato un diritto. Bisogna sospendere l’Aula e annullare la votazione, è un fatto di democrazia, decenza, decoro”. Dal canto suo, Formica non ha fatto una piega, invitando D’Agostino a chiudere il suo intervento. A fine seduta, Santi Formica commenterà: “Considero davvero vergognoso l’ostruzionismo dell’Mpa. Mentre la Sicilia affonda, infatti, il partito si attacca a tutti i cavilli possibili per poter andare avanti con le nomine”.

Alla fine, quindi, come detto, è stato respinto solo l’emendamento soppressivo. Si tratta proprio dell’emendamento che aveva suscitato qualche giorno fa le proteste del Partito democratico, perché in prima commissione il presidente Minardo aveva deciso di procedere col voto nonostante l’assenza dei deputati democratici. In commissione, l’emendamento era stato bocciato. L’Ars lha risuscitato. Adesso si procederà con gli altri emendamenti verso l’approvazione di una norma che dovrebbe contare su un’ampia maggioranza in Aula. Intanto, stasera dalla giunta di governo potrebbero arrivare nuovi incarichi, come sottolineato dal deputato Udc Totò Lentini: “Posto che è diritto di una minoranza, perché tale è ormai lo schieramento che sostiene Lombardo all’ARS, di cercare di fare valere le proprie posizioni anche con l’ostruzionismo, – ha detto – quanto accaduto oggi pomeriggio in Aula rischia di essere un po’ sospetto: tanto rumore ed una valanga di agguerriti interventi per evitare il voto prima delle 21.30… prima cioè che si riunisca la giunta. Visto l’andazzo di cose cui il governatore ci ha abituati – ha concluso Lentini – c’è da sospettare che stasera arriverà l’ennesima ‘infornata’ di nomine, per occupare tutto l’occupabile prima che la legge glielo impedisca.”

 


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