"Crocetta? Piace| ma non lo voterei" - Live Sicilia

“Crocetta? Piace| ma non lo voterei”

"Come mio successore vedrei bene Russo, rigoroso e intransigente. Chi mi ha fatto più male in questi anni? I traditori dell'autonomia passati all'Udc. Chi mi è stato più vicino? Doriana, la mia spacciatrice di tisane". QUARTA E ULTIMA PARTE

Intervista a Raffale Lombardo/4
di
3 min di lettura

Qual è stato il momento peggiore e il momento più bello di questi quattro anni?
“Il momento peggiore l’avviso di garanzia appreso a mezzo stampa per concorso esterno in mafia, una delle cose più lontane dalla mia vita. Il momento più bello? Tanti. Dall’approvazione del piano rifiuti alla riforma della Sanità o della Formazione. Poi tanti momenti belli fuori da qui: la laurea di mio figlio, o la procedura civile presa dall’altro”.

Chi le è stato più vicino in questi anni nel Palazzo?
“Se le dicessi una commessa di origine sarda di nome Doriana ci crederebbe? È la mia fornitrice di marijuana”.

Ancora con ‘sta marijuana?
“(Ride, ndr) Parlo delle mie tisane allo zenzero e al limone”.

E chi le ha fatto più male in questi anni?
“Una categoria: quella dei trasformisti che addirittura hanno deciso di aderire all’Udc dimostrando di non avere il coraggio di battersi per l’autonomia, tradendola. Sono stati dei vigliacchi oltre che dei piccoli uomini”.

In questi anni si è alleato con tutti i partiti presenti all’Ars. E con tutti o quasi ha rotto. Non sarebbe stato meglio in qualche caso mediare un po’ di più?
“Non c’è dubbio. Ho portato avanti la logica dell’autonomia senza fare sconti a nessuno. Poi certamente ha influito moltissimo la mia vicenda giudiziaria. E soprattutto la sua esasperazione mediatica, che rientra nel gioco politico. Il Partito democratico alla fine ha fatto prevalere la linea della rottura e dell’alleanza con l’Udc, secondo il patto tra bersani e Casini. La Sicilia è stata usata ancora una volta come merce di scambio”.

Molti oppositori la hanno attaccata per le tante nomine e consulenze…
“Sulle consulenze abbiamo ridotto al minimo. Quanto alle nomine, ho due assessorati vuoti: li devo nominare. Posso non sostituire il segretario generale? Posso privare dei vertici le società regionali? Farlo sarebbe un’omissione e quindi un abuso d’ufficio”.

La Corte dei Conti però ha sottolineato l’eccessivo utilizzo di esterni.
“Non condivido. Tra l’altro, in alcuni casi, gli esterni danno un quid di efficienza. Un esempio è proprio quello di Patrizia Monterosso. O Marco Lupo, già dirigente del ministero dell’Ambiente. Era il braccio destro della Prestigiacomo, mi sono reso conto che è bravissimo”.

Sì, ma il punto è che quasi tutta questa gente veniva dal suo partito.
“Non è così. Ci sono persone qui che lavorano da tempo. E comunque c’è la fiducia. Io nomino persone di cui conosco le qualità. Cosa dovrei fare, nominarli per sorteggio?”.

Sempre la Corte dei Conti ha fatto notare però che troppi avvicendamenti ai vertici della burocrazia hanno creato un freno all’attività della Regione.
“Questo è vero, ammetto l’errore. Ma se un direttore non è al poso giusto che fai, te lo tieni?

Chi vedrebbe bene come suo successore?
“Si pronuncerà il nuovo partito, al quale non mi iscriverò e nel quale non militerò. Sul piano politico Pistorio ha grandi qualità- Sul piano del rigore e dell’intransigenza si è distinto molto Massimo Russo. Abbiamo avuto momenti di incomprensione, ha sempre fatto quello che diavolo ha voluto lui”

Crocetta le piace?
“Io non lo conosco. Piace ai miei amici gelesei. È uno che piace: da mia madre che ha ottant’anni agli amici di mio figlio che ne hanno diciotto. Mi piace il suo coraggio, perchè è un uomo libero e autonomo. Ma non lo voterei. Preferisco Russo”.

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