Dopo 37 anni chiude "Diskery" | Il titolare: "I tempi sono cambiati" - Live Sicilia

Dopo 37 anni chiude “Diskery” | Il titolare: “I tempi sono cambiati”

La prossima settimana calerà il sipario sullo storico negozio di dischi di via Aquileia: "Chi è giovane - spiega il proprietario Giovanni Li Vigni -  scarica da internet, ascolta dal computer. È la cultura che è cambiata".

Uno degli ultimi baluardi del commercio privato e locale chiude i battenti. “Ci hanno tolto anche questo” dice un cliente non appena varchiamo la soglia di Diskery, negozio palermitano di dischi la cui storica sede in via Aquileia non brulica più di vivace voglia di ascoltare, non risplende più di quel verde rilassante con cui tutti lo identificavano. Due grandi teli bianchi ricoprono la vetrine, la scritta di cessione attività non può che restituire un senso di tristezza.

Pezzi di storia di Palermo che se ne vanno. Ma entrando inizi a percepire che qua non si tratta soltanto dell’emergere prepotente dei grossi gruppi industriale, l’istituirsi crescente dei grandi centri commerciali che attirano folle e guadagni. Ci sono ancora dei clienti al bancone di Diskery, dietro cui Giovanni Li Vigni lavora da 35 anni. Ci sono ancora clienti che sfogliano i pesanti porta cd da parete, clienti che camminano tra gli scaffali ancorati a terra. Qualcuno di loro ci dice “È il valore del supporto musicale che si è perso, è internet che spazza via tutto. Anche io scarico, ma so che vale la pena di spendere per avere un prodotto di qualità da ascoltare”.

Il proprietario Giovanni Li Vigni si occupa dei clienti con gentilezza ed esperienza, con una sapienza tipica di chi lavora per passione. “Chiudiamo la settimana prossima. E non credo che sia per colpa dei centri commerciali: la mia clientela in questi anni è cambiata. Adesso l’età media si aggira sui quaranta, cinquanta anni. Chi è giovane scarica da internet, ascolta dal computer: anni fa erano proprio i giovani a riempire questo negozio. È la cultura che è cambiata.”

Diskery è l’ultimo storico rivenditore di cd su cui cala il sipario, prima di lui tanti altri nomi importanti: Ellepi, Cosmosound,Il Musichiere, Master. Luoghi dove i palermitani patiti di musica entravano non soltanto per comprare o dare un’occhiata alle novità, ma per confrontarsi, conoscersi, condividere una passione. Luoghi reali sostituiti adesso da luoghi virtuali, ed è il progresso che a volte porta anche a questo. La musica liquida ha cambiato tutto, anche l’economia. Quella musica fruibile anche senza supporto musicale, quella musica che ci da quel senso di libertà e movimento, è diventata invece una zavorra per chi di musica viveva e per chi ha contribuito alla prima forte diffusione della musica stessa a Palermo.


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