"Dopo l'addio di Lombardo |Monti mandi due commissari" - Live Sicilia

“Dopo l’addio di Lombardo |Monti mandi due commissari”

Intervista al segretario dell'Udc: "Il governo nazionale deve commissariare bilancio e fondi europei, non li si può lasciare in mano a una giunta dimissionaria e in campagna elettorale". Alleanze alle regionali: "Orlando parla di patto civico, è apprezzabile. Crocetta? Lo sostiene Lombardo"

Intervista a Gianpiero D'Alia
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4 min di lettura

Senatore D’Alia, alla fine il default non c’era. Come la mettiamo?
“Noi non siamo iscritti al partito dei gufi e guardiamo agli interessi della Regione. E forse oggi per la prima volta in Assemblea Lombardo ha dovuto dire la verità. Cioè le cose che noi denunciamo da tempo sulla base di quanto osservato dalla Corte dei conti, dal Commissario dello Stato, dal governo. È vero il debito di sei miliardi, sono veri i 15 miliardi di residui attivi in parte inesigibili, è vero l’indebitamento oltre i 20 miliardi della Regione. Dati che Lombardo per la prima volta ha dovuto confermare. E ha detto una cosa più grave, cioè che da un mese lavorano con il governo Monti per un piano di rientro perché la situazione è grave, confermata dalla crisi di liquidità. Se il governo stanzia 400 milioni in fretta e furia, significa che l’effetto di avvitamento del bilancio è arrivato a un punto tale di diventare critico. Ma la cosa preoccupante non è questa”.

E allora, cos’è che la preoccupa?
“Che il presidente invece di attivare un piano di risanamento finanziario della Regione butta la palla fuori dal campo dicendo che vuole conto e ragione da Monti. Lui ha ammesso in Assemblea che i conti non sono in ordine. Non dico che è sua responsabilità, non voglio fare polemica, ma che la Regione si trova in rischi default è verità. Il punto è come s affronta questa questione”.

Il governo regionale però obietta di avere avviato un contenimento della spesa e un processo di spending review.
“Non lo ha fatto, se lo facesse saremmo i primi a battere le mani. Il presidente Lombardo invece di dire che ha un piano dice che non è colpa sua e chiede conto e ragione al governo centrale. Le sue dimissioni sono una fuga dalla responsabilità, proprio per non adottare questi provvedimenti che falcidierebbero le sue clientele. Scappa come fece Berlusconi, che anziché adottare i provvedimenti che ha preso Monti ha preferito dimettersi”.

Ma non è che sta dicendo che Lombardo farebbe bene a restare?
“No, sto dicendo che lui è la fotocopia in sedicesimi d Berlusconi. Non ha la credibilità, l’autorevolezza di assumere provvedimenti che gli farebbero perdere i suoi voti, tutti costruiti sulla clientela”.

Ma secondo lei Monti potrebbe chiedere a Lombardo di restare al suo posto?
“Noi non glielo abbiamo chiesto. Per noi, prima se ne va a casa meglio è. Ma a maggior ragione, dopo le sue dimissioni il governo deve intervenire commissariando la Sicilia su bilancio e fondi comunitari. La nuova Assemblea e il nuovo governo regionale saranno nel pieno delle loro funzioni non prima del gennaio 2013. Chi dovrà predisporre il bilancio dell’anno prossimo , quindi? Il governo in carica. Ma quale autorevolezza ha una giunta dimissionaria in campagna elettorale per adottare la manovra di lacrime e sangue che serve alla Sicilia? In questi otto mesi di paralisi amministrativa serve un commissario che metta in sicurezza i conti. Il governo secondo l’articolo120 della Costituzione lo può nominare. Questione simile per i fondi comunitari, e per la loro programmazione. Come vede sono provvedimenti che non comportano il rinvio del voto, come sostiene Lombardo”.

Non trova strano che a tre mesi dal voto i siciliani non abbiano idea degli schieramenti in campo?
“Noi, lo ripeto, faremo alleanze su un piano di risanamento della Regione, un patto per la crescita, su un programma di lotta alla criminalità organizzata. A fine mese ci confronteremo con altre forze politiche. Certamente non faremo accordi con Lombardo”.

La vostra direzione nazionale ha escluso intese con Sel e Idv. Lo stesso vale per la Sicilia?
“Quando Vendola dice che a Casini preferisce Casarini e Di Pietro attacca selvaggiamente il Capo dello Stato, ed entrambi sparano ad alzo zero contro Monti, come fai a fare alleanze con questi? Il governo Monti non sarà una parentesi, sarà l’apertura di una fase che durerà anni in Italia”.

Ma se escludete Lombardo, Sel, l’Idv… qui restate solo voi e il Pd.
“In Sicilia intanto c’è Orlando e lui ha dichiarato che vuole un patto civico di gente che si rimbocchi le maniche per la Sicilia. Dichiarazione apprezzabile da cui si può partire per un confronto”.

Ma quando? Qual è il limite massimo per farlo?
“Dopo il 31 luglio, quando Lombardo si sarà dimesso”.

Esclude un’alleanza con il Pdl?
“Nel Pdl convivono all’interno anime diverse, ci sono anime moderate molto affini a noi e anime populiste. Certamente il ritorno di Berlusconi non ci aiuta. Col Pdl però abbiamo collaborato proficuamente sul bloccanomine che ha fermato il mercato delle vacche del governo Lombardo”.

Della candidatura di Crocetta cosa pensa?
“Crocetta è sceso n campo col sostegno di Lombardo, quindi non ci interessa”.

Ma Lombardo ha detto che non lo voterebbe…
“Non siamo nati ieri”.


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