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LiveSicilia.it / Senza categoria / E il rischio crac della Sicilia finisce sui giornali inglesi

E il rischio crac della Sicilia
finisce sui giornali inglesi

Il quotidiano britannico punta l'indice contro lo "squallido clientelismo", le interferenze mafiose, l'eccesso di dipendenti e la scarsa spesa dei fondi europei. Intervistato anche l'assessore Vecchio: "Lombardo vuole cacciarmi? Libero di farlo".

Un articolo del "Guardian"
di Daniele Scarbaci
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Il ‘caso siciliano’ approda sulle pagine della stampa internazionale. Ieri infatti sul quotidiano inglese The Guardian è apparso un articolo firmato da Tom Kington titolato così: “Paure sul futuro della Sicilia, con lo stop ai fondi europei si profila il fallimento. Una squallida combinazione di quotidiana corruzione, abuso di fondi e influenza mafiosa sta spingendo, la bella e travagliata isola, sull’orlo dell’abisso”.

Si tratta di un lungo resoconto delle ultime vicende che hanno interessato l’isola ormai definita la ‘Grecia italiana’, dalla richiesta da parte dell’Unione Europea di salvare i conti siciliani alla strigliata del premier Monti al governatore Lombardo con il rischio default ormai dietro l’angolo.

La lente d’ingrandimento del quotidiano si è posata in maniera impietosa sui conti della regione, analizzandone brevemente il cancro più diffuso: “una erogazione di denaro proveniente da Roma pari a 400 milioni di euro ha fugato i timori di un imminente tracollo ma la Sicilia continua a pagare 144 mila dipendenti regionali tra infermieri, consulenti e lavoratori temporanei di cui circa 26 mila sono forestali (più della Columbia inglese in Canada) con orari di lavoro limitati e molti dei quali con una seconda occupazione”.

Il quotidiano inglese inoltre, sintetizzando uno dei problemi principali nel clientelismo, ha dato voce all’assessore regionale alle infrastrutture Andrea Vecchio: “Il problema si chiama clientelismo, cioè la distribuzione di posti di lavoro in cambio di voti, una pratica che è proliferata sin da quando alla Sicilia è stata concessa l’autonomia nel 1946. “E’ l’abitudine ad assumere persone a tempo determinato, che poi voteranno per voi, nella speranza di ottenere un posto fisso. E’ vergognoso”, ha detto Vecchio. L’attuale governatore, Raffaele Lombardo, ha promesso di porre fine a questa pratica e ha assunto riformatori come Vecchio per scovare i fannulloni”.

E proprio sul clientelismo l’articolo si sofferma in particolar modo, riprendendo un’analisi di Enrico Del Mercato, autore insieme a Emanuele Lauria del libro ‘La Zavorra’: “Il clientelismo, e la burocrazia tentacolare che esso genera, ha un impatto molto maggiore sul voto. Circa il 70% dei voti in Sicilia dipendono dal clientelismo, solo il 5% invece dalla mafia, ha detto Del Mercato. La mafia non è coinvolta nella distribuzione del lavoro per voti ma nella mentalità dietro di essa. L’idea che tu dipendi da me ora, quindi voterai per me, è estremamente mafiosa”.

Uno degli esempi più lampanti di questa ottica di assunzione è riportato dal Guardian in un racconto di Vecchio: “Seduto dietro la grande scrivania nell’imponente sede del servizio delle infrastrutture, Vecchio ha speso la scorsa settimana nel tentativo di ottenere un computer nel suo ufficio per lavorare, sei settimane dopo aver ottenuto la carica di assessore. “Ci sono sei tecnici informatici, nessuno dei quali è stato in grado di installare il mio computer – ha detto Vecchio – Allora ho detto ad uno di loro che avrei gettato fuori dalla finestra lui ed il computer se non fosse riuscito ad installarlo e da quel momento non l’ho più visto”.

La ‘mazzata impietosa’ del Guardian analizza sarcasticamente la struttura della spesa siciliana e soprattutto come i fondi europei vengono investiti: “Anche se Bruxelles – scrive il giornale inglese – ora chiede 600 milioni da restituire dopo che il denaro è stato speso per progetti discutibili come il festival del couscous, tornei di golf e la ristrutturazione di un bar”.

L’articolo, alla fine, si chiude con il racconto di quanto accaduto negli ultimi giorni: “L’affermazione di Vecchio secondo il quale la Sicilia è sull’orlo del fallimento è stata ferocemente contestata da Lombardo. ‘Se vuole licenziarmi, è libero di farlo. La burocrazia non può ucciderti – ha detto Vecchio – ma è una fitta nebbia che ti copre, una forma di violenza psicologica’”.

Pubblicato il 22 Luglio 2012, 15:36
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Commenti
  1. Romano 8 anni fa

    Non è però il Times, ma il giornale della sinistra laburista…

    Rispondi
  2. Enzo 8 anni fa

    Credo che sia giunto il momento delle decisioni drastiche, non e’ piu’ tollerabile per i siciliani sopportare questa zavorra. E’ tempo di rimboccarsi le maniche e’ dimostrare che issi ciliari non sono dietro a nessuno. Cacciamoli via una volta per tutti sia i politici usurpatori che tutti questi privilegiati regionali. Lombardo la smetta di continuare a non capire che il prezzo di queste scelte scellerate ricadranno su tutti i nostri figli. Bisogna con atto di coraggio licenziare tutti i nulla facenti regionali. 30000 forestali in Sicilia avrebbero dovuto impedire la distruzione di ettari di bosco, se ognuno di loro lavorasse seriamente anziché bivaccare a suon di grigliate e di litri di vino, avrebbero potuto, ciascuno di loro, raccogliendo la sterpaglia di sottobosco di un metro al giorno, salvare 30000 metri quadrati in un solo minuto. ma se avessero lavorato per 6 ore al giorno avrebbero salvato un territorio grande come l’Europa. Alla fine visto il gran numero ognuno di loro avrebbe potuto adottare 2 alberi a testa, e garantirli e preservarli dal fuoco.Finiamola di prenderci in giro, se domani i pubblici dipendenti che non sono regionali dovessero patire per gli errori degli altri allora attenti alla vera rivoluzione. Poi quello che dice Vecchio sui tecnici informatici assunti in regione la dice veramente lunga.

    Rispondi
  3. Mephisto 8 anni fa

    E come dargli torto.Siamo caduti veramente in basso.Spero che la Sicilia venga commissariata,forse solo non avendo piu’ questa classe politica inetta a governarci potremo vedere la luce.

    Rispondi

  4. Warning: printf(): Too few arguments in /web/virtualhosts/livesicilia.it/www/wp-content/themes/livesicilia2018/functions.php on line 342
    8 anni fa

    certo che alcuni ,non anno pudore a parlare a vanvera , parlano …..parlano di commissariamento della regione ,perche’? proprio adesso che lui lascia? forse perche’ cosi facendo coprireste il fatto che pd pdl udc siete in sicilia alla frutta ? coraggio ad ottobre si vota , cosi prenderete bastonate ,perche’ i siciliani non sono fessi e anno capito che con monti si vogliono difendere i poteri forti .ma ormai i tempi delle barzellette sono finiti e verranno quelli che vi vedranno spettatori nel prossimo futuro almeno in sicilia .per cui preparate il vostro certificata elettorale che ottobre 28-29 si vota

    Rispondi
  5. ciccio 8 anni fa

    L’ultimo (forse) regalo di Lombardo alla Sicilia: Vecchio.

    Rispondi
  6. MAX 8 anni fa

    I giornali inglesi fanno il copia e incolla traducendo le principali notizie da quelli italiani. Si tratta quindi della m…. impacchettata da Belpietro, rivelatasi priva di fondamento.
    Ormai se ne sa abbastanza per dire le cose come stanno. L’unico rischio che corre la Sicilia di andare in default è perché l’ITALIA è in default ed è il suo principale debitore. La Sicilia purtroppo, non essendo indipendente, non può riscuotere direttamente molte imposte che le spettano. Lo Stato se le prende e …. fa tappo come si dice dalle nostre parti.
    Questo è il vero rischio della Sicilia.
    Oggi il rapporto Debito/PIl della Sicilia è uno dei più bassi al mondo, pari a quello della Russia. L’appartenenza all’Italia e all’Europa ci porta invece al baratro. Ma dell’Europa non mi spavento troppo: prima della fine di agosto non ci sarà più. E l’Italia il nostro chiodo, da 150 anni. Ma come facciamo a spiegarlo ai Siciliani complessati ai quali si dice sempre la solita bugia che siamo “campati” dai milanesi’ Il problema è questo, nell’informazione, che è controllata dal Nord, anche quella nella quale sto scrivendo.

    Rispondi
  7. salvo 8 anni fa

    fra i vari commenti in sintonia uno con gli altri ce sempre il filo del sottoninteso ( piu controlli ) !!! giusto , e giusto che ci sia , ma rendersi anche conto che oggi chi voleva scambiare un assegno superiore a € 1001,°° viene messo sotto inchiesta per sapere di dove vengono i soldi o se ce una fattura per questo giro di denaro , bene , il giro di denaro e morto e sepolto , con le banche non ci lavora piu nessuno e se non sei figlio di un politico o di un professionista già arrichito , non hai diritto a niente , ma solo quello di stare al tuo posto sperando che qualcuno ti passa la minestra , ma oggi anche la raccomandazione e un reato , difatti nessun genitore da piu raccomandazioni ai propri figli per paura del telefono azzurro , se un pazzo di imprenditore vorrebbe costruire un palazzo (PAZZO) prima si deve fare 5 anni di carcere , parlo a vanvera perche tutto quanto e ormai precipitato da un bel pezzo , non ce piu nulla da cercare , chi ha un pezzetto di terra sarà la sua fortuna , puo seminare e mangiare , ammenochè la finanza non voglia sapere da dove provengono i SEMI!!!!!!!!!!!

    Rispondi
  8. TUTTI A CASA 8 anni fa

    DA CITTADINO SICILIANO COLGO L’OCCASIONE PER RINGRAZIARE ARRAFFAELE LOMBARDO E TUTTA LA SQUALLIDA CASTA DELL’ ARS

    Rispondi
  9. hidra 8 anni fa

    Bravo MAX, bisognerebbe rendere edotti i Siciliani sulla realtà e sulla potenzialità economica della nostra terra. Le industrie del nord hanno vissuto sin ora perché al sud si compravano i loro prodotti! D’altronde considerato che con l’unità d’Italia tutte le industrie del sud furono chiuse ed i capitali “rubati” trasferiti al nord da quel galantuomo di Camillo Benso.. Ma lasciamo perdere! Se i siciliani ritrovassero l’orgoglio proprio di un popolo che ogni giorno viene additato come mafioso ed incline al clientelismo, se riuscissimo ad avere un decimo della volontà di riscatto di quello avuto dalla lega, che con quattro allevatori di mucche hanno fatto il bello e cattivo tempo nel governo nazionale, allora smetterebbero di parlare di noi come un peso per la società!
    Devo dire di contro che comunque esistono realtà lavorative come quelle descritte da Enzo che scoraggerebbero qualsiasi avvocato che tentasse di difendere questa terra. Avevo molta fiducia nel Movimento Per l’Autonomia. Anche questa si è rivelata un grosso imbroglio, e sinceramente non riesco a vedere al momento nessun uomo politico, o tecnico, in grado di risollevaci dal fango in cui nuotiamo! Un’ultima cosa, Molti inalberano la bandiera dell’antimafia per ottenere consensi. Non credo più neanche a loro.
    Distinti saluti

    Rispondi
  10. LIRIOC 8 anni fa

    Allora……..facciamo due conti…….. 1 miliardo di euro con la causa a Libero e Il Giornale;ora può denunciare anche loro e i miliardi sono 2. Di questo passo la Germania ci farà le pippe.

    Rispondi
  11. Giuseppe 8 anni fa

    Bravo/a hidra,facciamo conoscere meglio la VERA storia della Sicilia,una buona parte di noi Siciliani non la conoscono affatto. Forse se la conoscessimo c’ì comporteremmo diversamente.Sono SICILIANO D.O.C.

    Rispondi

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