Niente riso, né palloncini bianchi, né piccioni in volo. La festa al termine del loro matrimonio si è limitata ad un applauso dei turisti che dopo avere assistito alla rissa hanno atteso con ansia il fatidico sì e ad una frase del prete: “Finalmente siete marito e moglie”. Un epilogo che hanno accolto con un sorriso accennato i circa quindici parenti rimasti in chiesa, ad assistere al matrimonio, avvolto da un’aria mesta e tesa. La cerimonia è durata dieci minuti in tutto: don Lorenzo Tripoli, il sacerdote di Misilmeri che ha celebrato la funzione, si è prima assicurato che si fosse ristabilita la calma, subito dopo, ha parlato con i “promessi sposi” per accertare la loro volontà di unirsi in matrimonio.
E il riferimento all’opera di Alessandro Manzoni potrebbe non essere l’unico: “Questo matrimonio non s’ha da fare né domani, né mai”, è infatti stato il senso delle parole, dei calci e dei pugni che ieri pomeriggio hanno creato il caos nel piazzale della Cattedrale di Palermo. Lei, una donna minuta, molto bella, in abito da sposa. Poco più di 25 anni. Lui, in abito elegante, più maturo, è arrivato in chiesa molto emozionato, a bordo di un’auto decappotabile. Fin qui niente di strano, classici momenti che precedono un evento importante, il più importante, in questo caso. “All’improvviso – racconta chi ha assistito alla scena – è arrivato un uomo in magliettina, era il padre dello sposo, non gradito perché non invitato”. La madre, invece, avrebbe partecipato al matrimonio.
A non accettare la decisione del ragazzo, sarebbero stati anche alcuni parenti, corsi “in aiuto” del padre, con tanto di bastoni impugnati contro i parenti della sposa: “Sono arrivate due auto dalle quali sono scese circa dieci persone – racconta un negoziante – alcune munite del bastone che regge l’ombrellone da mare. C’erano delle bottiglie, forse anche un coltello”. Una furia che sarebbe stata scatenata dalla precedente storia d’amore della sposina con il fratello minore dell’uomo che doveva sposare. Una situazione inaccettabile per il padre dello sposo, insomma, trasportato all’ospedale con una ferita alla testa. Insieme al sacerdote che ha celebrato la messa, c’era padre Filippo Sarullo, che mette l’accento sul “trionfo dell’amore”. “L’importante – dichiara – è che il sentimento dei due sia prevalso. Io sono arrivato in cattedrale dopo la rissa e ho potuto accertare coi miei occhi che i ragazzi volevano sposarsi. Ma dovevamo essere sicuri che non ci fosse stata alcuna forzatura, vista la situazione. Il matrimonio – aggiunge il sacerdote – si è così regolarmente svolto, anche se in ritardo di mezz’ora”. Una location storica, affascinante, nel cuore della città, quella della Cattedrale e, a quanto pare, frequentemente scenario di episodi ed aneddoti che meritano di essere ricordati, come racconta uno degli addetti ai servizi esterni del duomo: “Qualche settimana fa, durante la cerimonia, al momento di giurare fedeltà al suo uomo, la sposa si è messa a ridere. Lui, stranito, le ha chiesto al microfono: “Ma che minchia ci ridi?”.
“Qualche settimana fa, durante la cerimonia, al momento di giurare fedeltà al suo uomo, la sposa si è messa a ridere.
Lui, stranito, le ha chiesto al microfono: “Ma che minchia ci ridi?”.
Ormai i tempi si sono evoluti : siamo più tolleranti degli svedesi
E le “corna” presto si chiameranno “favori”
Dalla cronaca al gossip il salto è stato breve.
Ah ah ah certo che nel momento di giurare fedeltà lei si e’ messa a ridere…bell’acquisto ca fici….Chistu….senza Mancu accuminciari…e gia’ lei pensava……ma a cu ma fari dumani…
Ecco bravi, auguri e figli maschi, magari femmine così c’è meno pericolo che diventino futuri scippatori, adesso dopo la figura di m…. che avete fatto fare alla città tornatevene nel vostro habitat.
claudio, però te lo sei letto 😉
lontani ricordi di S. Giovanni decollato mi ricordano degli sputi finali.Si saranno ispirati?
anche il parroco mi pare sproloqui
….u parrinu si sarà preso una bottigliata, non si spiega altrimenti!
Beh, almeno i turisti si sono goduti un “spettacolo” gratis
….ecco gli spettacoli che offre Palermo! C’è da andarne fieri!
Comunque non dobbiamo sempre buttarci giù
Ad onor del vero i delitti passionali ( ex delitti d’ onore ) si sono praticamente azzerati da noi, mentre al nord sono aumentati ( e di molto )
Per cui non piangiamoci sempre addosso…..
Visto che il prossimo sacramento a cui andranno incontro i neo-sposini sarà il battesimo del loro primogenito, mi auguro che se in quell’occasione si dovessero ripresentare i consuoceri non graditi questa volta i parenti non gli sparino direttamente nelle gambe o li sciolgano nell’acido. Direi che sarà meglio la chiesetta del quartiere di provenienza…meglio per tutti.
sono tutte bugie conosco bene la sposa non è affatto vero quello che hanno detto di lei, è una brava ragazza ,non si sporca nel fare queste porcherie, sicuramente chi ha messo in giro questa voce lo ha fatto xchè lei/lui ha o fa queste cose.mi risulta che i veri signori si comportano da tali ,cosa che questi parenti dello sposo non hanno saputo fare dimostrando cosa essi sono realmentese se lo sposo non ha invitato i suoi bravi parenti e perchè li conosceva bene, sicuramente si vergognava di loro.
un consiglio NON DARE MAI PARERI SE NON CONOSCI PERSONALMENTE LE PERSONE ,NON DARE GIUDIZI O SENTENZE
Rosita, grazie per il consiglio, ne faremo tesoro per tutta la vita. Che la sposina sia una tua amica ed una brava ragazza ciò non toglie che i due nuclei familiari composti sicuramente da premi Nobel e letterati di nota fama, abbiano comunque dato vita ad una gazzarra da bettola cui probailmente sono abituati, all’interno del monumento più importante di Palermo ed agli occhi di decine di visitatori. Quindi consiglia alla sposina amica tua di invitare alla prossima cerimonia pochi intimi (io direi manco quelli) e di lasciare il resto del parentado nelle rispettive palafitte.
@ Avv. Prince. sono daccordissimo con lei, oggi quando ricevi un invito non si capisce cosa bisogna fare perche tante volte anche chi non sembra e.
Penso che rinnegare i propri genitori è sbagliatissimo, anche se un componente della famiglia riesce….ciò non toglie che devi disconoscere coloro i quali ti hanno dato la vita, un dono di DIO molto prezioso, dalle mie parti si dice da una rosa nasce una spina, e da una spina nasce una rosa. Conosco tante persone finte per bene, ma in particolare una finta signora….stracchiola, bardascia, tutta che si sente…di sangue blu….e poi mi è risultata il concentrato del surrogato del percolato. Ecco purtroppo ci sono anche queste persone, che hanno diritto di vivere, anche se il loro HABITAT è un recinto pieno di fango….perchè i maiali ingrassano e sguazzano nel loro HABITAT e se li togli o se cerchi di metterli in un posto pulito non si trovano a loro agio….viva le bardasce!!!!
Comunque a ballarò sono letteralmente fissati con il “bastone che regge l’ombrellone da mare” usato come arma, nei momenti di tensione ogni abitante del quartiere fa ricorso ad esso. Lo dico in qualità di vittima di una tentata aggressione per mezzo del rudimentale giavellotto.
Donne e buoi dei paesi tuoi!? Meglio di no, grazie. Vivo lontano dal capoluogo siciliano e torno soltanto in vacanza. L’ultima donna che mi sposeri è una palermitana. Meglio una bella rumena,o polacca, o africana, o leghista, o leghista. Chiunque è più emancipato e sereno dei mie concittadini e questo vale sia per gli uomini che per le donne.
A cura emme che la rumena ti lascia in mutande mentre dormi. Io personalmente resto fiero della mia città e e non gli sputo sopra, Palermo non è solo fatta solo di malacarne e delinquenti, ma è bella e ci sono tante persone ospitali e oneste, questo ai tuoi attuali concittadini ricordaglielo.
ma perchè allora caro emme non te ne vai “in vacanza” in romania,in polonia oppure in africa…?!anche se se io ti manderei…sai dove?
quant farei a meno di leggere queste notizie! C’è una imperante cafonaggine in giro coniugata ad una ignoranza ed arretratezza abissale. Appena vai fuori dalla nostra terra e ti confronti ti accorgi come son diversi reazioni comportamenti cultura garbo. Non siamo riusciti a cambiare: rimaniamo una popolazione socialmente e culturalmente arretrata, avvezza a reazioni incivili e a manifestazioni sempre sopra le righe. Cio’ che e’ peggio e’ che i nostri giovani non sono migliori di noi: quelli di un certo target sono dediti a frequentare pub ed a bere a tutto spiano, unico obiettivo perseguito; non lo vedi ad un teatro, non li vedi in libreria, li vedi solo ai pub. Gli altri giovani, borgatari etc., impreparati alla vita ed al vivere civile, sciamano il sabato e la domenica in centro, impomatati all’ultima moda e pacchiani, incuranti che il centro e’ un gioiello di tutti, che va rispettato e conservato come merita! Ma chi glielo ha mai insegnato? I modelli a cui inspirarsi sono diversi: capelli ritti e tagli all’ultima moda per i maschi, le femmine vestite approssimativamente e senza gusto, giovanissime, senza prospettive che quella di diventare facile preda di una società dedita all’usa e getta. Non mi aspetto grandi miglioramenti purtroppo per noi!