Enac-Gesap: è guerra |Revocate le concessioni - Live Sicilia

Enac-Gesap: è guerra |Revocate le concessioni

Il cda dell'Ente per l'Aviazione civile ha deliberato la revoca delle concessioni alla società che gestisce lo scalo palermitano, a causa della non aderenza ai parametri economici. “La Gesap si nasconde, sono passati 3 anni e ancora aspettiamo la ricapitalizzazione” ha detto Riggio (nella foto) a LiveSicilia.

AEROPORTO DI PALERMO
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E’ ormai guerra aperta fra Enac e Gesap. L’ultimo atto del duello è del 25 luglio scorso, quando il cda dell’Ente nazionale aviazione civile ha trattato, fra i vari punti all’ordine del giorno, anche la questione Gesap. E la decisione è stata tranchant: revocare le concessioni alla società che ha in gestione l’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo.

Già a inizio luglio l’Enac aveva avviato un’indagine sulla gestione dello scalo aeroportuale palermitano: il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, avrebbe dovuto verificare la situazione economica finanziaria della società, già da un paio d’anni messa in discussione dall’Ente. L’Enac ha reso nota la sua posizione: “Non sussistendo i parametri rispetto all’equilibrio tra il capitale e il volume di traffico dello scalo, il Consiglio non ha ritenuto sufficienti le informazioni ricevute e ha dato mandato al Direttore Generale di avviare la procedura di revoca degli atti concessori.”

Il bilancio della Gesap quest’anno ammonta a 20 milioni, e solo 25 sarebbe appena sufficienti per mantenere l’equilibrio nel rapporto coi passeggeri. Di questi milioni, tre sono in perdita, e l’azione di ricapitalizzazione non è stata ancora avviata: queste le motivazioni principali che hanno portato l’Enac, tramite il presidente Vito Riggio, a inviare al direttore generale la revoca degli atti concessori.

La Gesap si nasconde, sono passati 3 anni e ancora aspettiamo la ricapitalizzazione” ha detto Riggio a Livesicilia. “Bisognava mettere dei pali, il consiglio d’amministrazione non poteva fare altrimenti”.

La società che gestisce lo scalo di Punta Raisi – i cui principali soci sono la Provincia e il comune di Palermo, oltre la Camera di commercio cittadina – ha risposto ieri con un comunicato ufficiale: “Relativamente alla convocazione della Assemblea straordinaria dei Soci, fissata per il prossimo 14/27 settembre per discutere la proposta di aumento del capitale sociale, il Cda ha sottolineato di avere dovuto tenere in conto che l’amministrazione comunale di Palermo, appena insediatasi, non dispone ancora del Bilancio di previsione 2012 il cui termine è stato, com’è noto, differito al prossimo 31 agosto”. Nel comunicato si legge anche che il capitale sociale della Gesap rispetta i parametri della legge, con una netta e pronta risposta a quanto dichiarato dal cda dell’Enac.

La polemica infuria ma si getta acqua sul fuoco. “Non ho rilasciato e non rilascio commenti sulla questione Enac-Gesap” dice Cesare Lapiana, assessore comunale alle Aziende partecipate. E, dal canto suo, anche Riggio mette a tacere i rumors: “Preciso che non esiste nessuna questione Riggio-Orlando. Sono assolutamente consapevole che la colpa non è di quest’amministrazione, dato che la situazione si protrae da 3 anni. La revoca delle concessioni, come già detto, non avrà effetti concreti sullo scalo”.

Tutto rinviato a settembre dunque, quando la Gesap avrà a disposizione il bilancio di previsione. Lo scalo al momento non subirà nessuna variazione. Sul piatto oltre alla gestione dell’aeroporto e la vendita delle quote societarie ai privati, ci sarà la gara per l’affidamento: circa 160 milioni di euro di appalti.


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