I nervi all’interno del Teatro Massimo si fanno sempre più tesi. Come si legge nell’edizione odierna di Repubblica Palermo, dodici maestri d’orchestra tra le 18.10 e le 19.30 di mercoledì scorso hanno comunicato l’assenza per malattia e sono rimasti a casa, compreso il leader dell’orchestra, il violinista Salvo Greco. Così il concerto all’Orto botanico, l’ultimo della stagione estiva, è saltato. La mossa è abbastanza chiara: si tratta di una forma di protesta nei confronti della gestione del sovrintendente, che ad ogni modo ha manifestato l’intenzione di rimanere al proprio posto ritenendo inspiegabili le critiche per un lavoro che avrebbe ricevuto riconoscimenti ed applausi.
Ad essere danneggiata, oltre all’immagine del Teatro, è soprattutto la nicchia di appassionati di musica classica, che già aveva dovuto tollerare una stagione estiva-lampo, con concerti in sedi prestigiose ma con pochi posti a sedere e senza un’alternativa per la pioggia annunciata. Il che aveva creato ulteriori tensioni che hanno coinvolto anche i sindacati, che a più riprese hanno contestato le scelte di gestione del direttore artistico Lorenzo Mariani e del direttore di produzione Marcello Iozzia.
Nei confronti dei dodici “ammalati” non scatterà nessun provvedimento, tuttavia dell’episodio si discuterà nel consiglio d’amministrazione convocato per lunedì 30. I rapporti tra cda e amministrazione comunale sono oramai logori, possibile che si possa arrivare ad una resa dei conti nell’aria da tempo.
…ma il medico fiscale? Un esposto in Procura? 12 ammalati tutti all’improvviso… Dico un esposto in Procura ed un incrocio sui tabulati e sulle celle telefoniche di questi signorotti e sai cosa ne esce fuori!
Si resta allibiti dinanzi a queste forme di protesta. La cultura musicale dei signori professori fa a pugni con l’etica professionale. Di fronte allo sconquasso che sta colpendo la classe dei lavoratori e lavoratrici e ancor più una generazione che ancora non conosce l’ingresso nel mondo del lavoro, i musicisti del Massimo, pur sempre dei privilegiati, pretenderebbero solidarietà?
Schifo schifo schifo e soltanto schifo!
fortunatamente non tutti gli artisti del teatro massimo sono poco professionali, tra loro c’è tanta gente che crede realmente sul lavoro (ARTE) che svolge.
Lavoratori regolarmente pagati, al contrario di tantissimi loro colleghi che lo stipendio lo possono solo sognare ormai… come quelli del Teatro San Carlo, tanto osannato nei loro assurdi proclami prima di ogni spettacolo. Ricordo ancora “Vogliamo essere assunti a tempo indertiminato così come si fa al San Carlo di Napoli”, replica di Cognata “Non possiamo in questo momento di crisi”… dopo qualche mese i lavoratori del Massimo hanno il loro regolare stipendio, quelli del San Carlo NO!!!!
I professori d’orchestra dovrebbero solo ringranziarlo Cognata per garantire loro uno stipendio puntuale e una stagione di alto livello, e dovrebbero avere più rispetto per chi uno stipendio non ce l’ha!!! VERGOGNA!!!!
Avranno bevuto tutti lo stesso caffe’ avvelenato.In un paese serio li manderebbero subito a casa.