Amap e Amg, lite su quote rosa | Orlando: "Adesioni limitate" - Live Sicilia

Amap e Amg, lite su quote rosa | Orlando: “Adesioni limitate”

I cda di Amg e Amap sono a rischio per la mancanza di donne. "Nel 2010 il Tar annullò il cda Amap perché tutto al maschile - denuncia la Munafò (nella foto) - Orlando provveda subito". Il sindaco: "Troppo poche le adesioni".

MUNAFO': "MANCANO LE DONNE"
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Sono a rischio i nuovi cda di Amap e Amg. Sebbene i vertici delle due società partecipate non siano ancora entrati nel pieno delle funzioni (quelli dell’azienda del gas si insediano oggi, mentre quelli del servizio idrico devono ancora passare dall’assemblea dei soci), il loro futuro resta incerto a causa della mancanza di donne tra i propri componenti. L’assenza di quote rosa comportò già nel 2010 lo scioglimento dell’allora cda dell’Amap, deciso dal Tar che accolse il ricorso dell’allora vicecapogruppo del Pdl a Sala delle Lapidi Stefania Munafò.

E la Munafò, nel frattempo transitata nell’Mpa, torna oggi a farsi sentire: “Spiace dovere ricordare al sindaco di questa sentenza – dice la Munafò – il ricorso venne presentato proprio per garantire, in virtù di quanto previsto dallo statuto comunale all’interno dei cda aziendali, il rispetto delle pari opportunità che sembra che il neo sindaco abbia invece ignorato”. La mancanza di donne, stavolta, non riguerda però solo l’Amap ma anche l’Amg. “Il sindaco riveda le nomine – aggiunge l’esponente dell’Mpa – e provveda perché venga tenuta nella giusta considerazione la sentenza emessa per il rispetto delle pari opportunità. Altrimenti mi rivolgerà alla Corte dei Conti”.

LA REPLICA DI ORLANDO
Il sindaco Leoluca Orlando ha commentato l’articolo di Livesicilia, rispondendo così alla Munafò: “Da pochi giorni è entrata in vigore è entrata in vigore una nuova normativa, dettata dal Decreto Legge sulla Spending review. Questa normativa obbliga ad inserire in CdA solo dipendenti comunali che lo facciano a titolo del tutto gratuito. Poiché è ovvio che non si possono obbligare i dipendenti a fare questa scelta, il Comune ha fatto un avviso interno cui hanno risposto, fino ad oggi, solo 10 persone. Di queste, tutte le donne che hanno dato la disponibilità sono state inserite nei CdA. Certamente non si possono bloccare i CdA delle Aziende, e quindi le Aziende, se non ci sono altre donne fra i dipendenti disponibili”.


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