Fumare nuoce gravemente...| alle tasche dei palermitani - Live Sicilia

Fumare nuoce gravemente…| alle tasche dei palermitani

Aumenta il costo della vita anche a Palermo, dove a far registrare l'impennata più significativa sono i tabacchi che aumentano di oltre il 7 per cento. Ecco i dati forniti dal'ufficio Statistica del Comune.

PREZZI IN AUMENTO E VITA PIU' CARA
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L’aumento dei prezzi dei beni a Palermo fa registrare nel mese di luglio di quest’anno alcune variazioni significative rispetto allo stesso periodo del 2011. Questi i dati che scaturiscono dalla periodica indagine condotta dall’ufficio statistica del comune di Palermo sulle variazioni percentuali dei prezzi di un paniere di beni che comprende dai prodotti alimentari ai costi per l’abitazione e i trasporti.

I dati, con riferimento al mese di luglio 2012, mostrano un generale aumento dei prezzi su quasi tutti i beni di maggiore consumo rispetto all’anno scorso. Gli incrementi di prezzo più rilevanti si registrano nel settore dei trasporti, con più 2,6 per cento e in beni e servizi con l’aumento del 3 per cento e nel comparto bevande alcoliche e tabacchi con un clamoroso +7,7 per cento. Un dato questo che possiamo definire indipendente rispetto alle dinamiche del mercato e che è dovuto agli aumenti imposti dalle manovre finanziarie del governo centrale.

Altri aumenti importanti si riferiscono ai costi per l’abitazione, l’acqua, energia elettrica, il gas e altri combustibili con un + 5,9 per cento. Anche in questo caso va chiarito che piuttosto di andamento “tipico” del mercato, possiamo ancora imputare questi aumenti al crescere delle accise e delle tariffe dei servizi di fornitura per le abitazioni private.

Nello specifico, i beni che hanno subito delle modifiche sostanziali verso l’alto sono quelli che appartengono al paniere di prodotti di più largo consumo. Infatti, anche a causa dei costi per i carburanti, i prodotti ittici e la frutta registrano, rispettivamente, un aumento del 2,8 per cento e del 4,5 per cento. Caffè, the, acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura vedono crescere il loro prezzo del 2,7 per cento, sempre in riferimento a luglio 2011. Nel comune di Palermo i prezzi di servizi di lavanderia, riparazione e noleggio abiti sono cresciuti complessivamente del 5,5 per cento, mentre il settore dell’abbigliamento in generale ha subito un rialzo dei prezzi del 2,9 per cento.

Le variazioni al ribasso, invece, riguardano il settore dei mobili, articoli e servizi per la casa. I mobili hanno subito un ribasso del 5,1 per cento, e i tappeti e rivestimenti per pavimenti detengono il record della diminuzione del prezzo registrando un 16,1 per cento in meno.

I servizi sanitari e le spese per la salute si assestano pressoché sui valori del 2011, con una crescita generale dello 0,2 per cento. Nel comparto sanitario sono i costi per i servizi medici e paramedici ad aumentare del 2,8 per cento, mentre il costo dei servizi dentistici rimane invariato su tutto il territorio cittadino.

Aumentano del 2,6 per cento i prezzi del trasporto, con un picco massimo nei costi di carburanti e lubrificanti dell’ 11,3 per cento. Diminuisce in modo significativo il costo del trasporto passeggeri su rotaia, – 9,1 per cento, ed aumenta il trasporto multimodale del dodici per cento.

Assicurazioni sulla salute e mezzi di trasporto mantengono la tendenza nazionale ad un aumento costante durante le rilevazione statistiche, crescendo rispettivamente del 2,3 e del 7,5 per cento. Uno dei risultati statistici più interessanti emerge dall’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e dei combustibili. Il gas è aumentato dell’11 per cento, l’energia elettrica del 13,9 per cento, ma il dato che salta immediatamente all’occhio è il + 21,8 per cento sul costo del gasolio per il riscaldamento.

Palermo non sfugge del naturale aumento dei prezzi su beni che si registra in quasi tutte le città italiane. Le variazioni registrate sicuramente hanno un valore statistico valido, ma come ricorda in una nota l’ufficio comunale di statistica, i dati sono da considerare provvisori ed in attesa della convalida da parte dell’Istat.


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