La Gesip torna in piazza| Protesta per gli stipendi - Live Sicilia

La Gesip torna in piazza| Protesta per gli stipendi

Alcuni lavoratori della società partecipata protestano contro il ritardo degli stipendi di fronte palazzo Barone. Venerdì scade la mini-proroga e Roma si prepara a intervenire per aiutare dieci città in difficoltà.

PALERMO. ASIA: "SERVE IL BILANCIO"
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La Gesip torna a farsi sentire. A tre giorni dalla scadenza della nuova mini-proroga, alcuni lavoratori della società partecipata hanno deciso di protestare contro i ritardi degli stipendi e l’incertezza sul futuro dell’azienda. Le retribuzioni di luglio, infatti, non sono ancora arrivate e soprattutto non si hanno notizie certe su ulteriori interventi romani.

Una situazione che torna così ad alta tensione e provoca la prima manifestazione dei dipendenti Gesip nell’epoca Orlando, precisamente di fronte palazzo Barone in via Lincoln. Sinora il sindaco era riuscito a scongiurare nuovi focolai, grazie ad incontri con i sindacati tenutisi a Palazzo delle Aquile, e alle rassicurazioni sull’intervento del governo centrale, ma adesso i lavoratori chiedono certezze.

Intanto, dalla Capitale, rimbalza la notizia di un Consiglio dei Ministri pronto a varare nei prossimi giorni un pacchetto di misure per dieci grandi città, tra cui Napoli, Palermo e Reggio Calabria, che sarebbero sull’orlo del crac anche a causa di precari e società partecipate. Un intervento che dovrebbe mettere una pezza da qui a fine anno, mentre, nel frattempo, anche alla luce della spending review e degli ultimi decreti, si dovrà rivedere il sistema dei servizi a causa dell’obbligo di liquidazione delle società che svolgono servizi strumentali, tra cui anche la Gesip.

AGGIORNAMENTO
Una ventina di dipendenti hanno bloccato più volte via Lincoln, a Palermo, per poi far riprendere regolarmente il traffico. Al termine dell’orario di lavoro, altri dipendenti dovrebbero aggiungersi alla protesta.

“Oggi più che mai è necessaria l’approvazione del bilancio consuntivo 2011 e preventivo 2012 – si legge in una nota del sindacato Asia, che non ha preso parte alla protesta di stamane – in quanto nell’ordinanza di protezione civile del maggio scorso è obbligatorio questo passaggio da parte del consiglio comunale per poter consentire all’amministrazione cittadina l’erogazione della prima parte del finanziamento che equivale a 5 milioni di euro. La mancanza dell’approvazione del bilancio non consente al Comune prima, e alla Gesip poi, di poter retribuire regolarmente i propri dipendenti dell’azienda il 27 del mese corrente. Le fatture presentate da Gesip per i servizi svolti possono essere “naturalmente” erogate l’ultimo giorno del mese, cosa che determina lo slittamento delle retribuzioni ai primi giorni del mese successivo. Tutto ciò accadrà ogni mese fin quando non si approva il bilancio”. “Confidiamo sulla disponibilità già dimostrata dalla giunta Orlando – dice Salvo Barone, di Asia – fiduciosi che conseguentemente all’approvazione del bilancio possa essere inserito un capitolo di spesa per Gesip nel quale venga prevista una convenzione a lungo termine”.

La Gesip, inoltre, ha stipulato un accordo con l’Amat per la custodia degli autoveicoli rimossi.


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