Un favore, un voto - Live Sicilia

Un favore, un voto

Alcune persone a fare anticamera su qualche divano. Da una porta si affaccia un funzionario, si guarda intorno, individua la persona che cercava, si avvicina, rimane in piedi, parlotta sottovoce. Ed è fatta

Diario di un assessore
di
1 min di lettura

Ci troviamo in piena campagna elettorale.

Le dimissioni di Lombardo hanno scatenato le attività di vari lobbysti e manutengoli.

Si ha l’impressione di assistere allo spettacolo che ci si presenta in campagna dopo un violento acquazzone. Il cielo si rasserena, le nuvole si rarefanno, un raggio di sole fa capolino tra gli alberi. Da buchi aperti nel terreno spuntano enormi quantità di grosse formiche. Alcune con le ali. Inizia una frenetica attività di andirivieni, si incrociano, si accavallano, si sorpassano. Un frenetico movimento apparentemente senza senso.

Invece un senso c’è. Loro sanno perfettamente cosa fanno, perché si muovono.

Questa stessa visione appare frequentando i palazzi della politica.

Alcune persone a fare anticamera su qualche divano. Da una porta si affaccia un funzionario, si guarda intorno, individua la persona che cercava, si avvicina, rimane in piedi, parlotta sottovoce, si china per ascoltare meglio, annuisce con atteggiamento complice, dà un colpetto sulla spalla, di assenso, come dire: ho capito perfettamente e furtivamente si allontana. Il tizio rimane in attesa, sfibrante, spasmodica ma fiduciosa.

E’ avvenuta una promessa di scambio: un favore, un voto; un voto, un favore.


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