"Crocetta è espressione | di Cracolici e Lumia" - Live Sicilia

“Crocetta è espressione | di Cracolici e Lumia”

Il sindaco di Palermo attacca Rosario Crocetta e il Pd in una durissima intervista: "Sono il simbolo della continuità".

Orlando al Sole 24 Ore
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Per Leoluca Orlando la campagna elettorale non è mai finita. Così, come non si stancava mai di ripetere durante la corsa per la carica di sindaco, continua adesso per le elezioni regionali: “Con questo Pd io non ci sto”. Parole chiare quelle del sindaco di Palermo rilasciate al quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Il tandem Pd -Udc non avrà il sostegno di Leoluca Orlando: “È un blocco di potere in assoluta continuità con il cuffarismo ed il lombardismo e non avrà il mio voto”.

Il riferimento è chiarissimo ed è tutto declinato su Rosario Crocetta, il deputato del Pd, ex sindaco di Gela, su cui convergono sia i democratici che i centristi. Ma il primo cittadino non ci sta e si schiera contro gli esponenti politici del Pd che, a detta sua, sono complici della crisi in cui versa l’Isola: “Crocetta è l’uomo di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia, ha fatto la campagna elettorale insultandomi a Palermo. Loro sono l’espressione di un sistema di potere clientelare di cui qualcuno, sfortunato, finisce indagato per mafia. In termini politici non c’è differenza tra i comportamenti di Cracolici, quelli di Cuffaro e quelli di Lombardo. La candidatura di Crocetta è in assoluta continuità con questo sistema”.

Così Orlando, indeciso anche sul candidato di Sel, Claudio Fava, di sicuro andrà avanti per la sua strada con l’appoggio di Italia dei valori, Federazione di sinistra, Verdi e liste civiche, affatto preoccupato di un isolamento politico: “Meglio solo che male accompagnato. Potrò incontrare a testa alta chi voleva investire in Sicilia e non investe più. Dicono che come sindaco di Palermo avrei bisogno di un governo amico alla Regione, che possa intervenire a sostegno dei mie progetti per Palermo. In altri termini si chiama ricatto. Ma il giorno in cui accettassi il compromesso non sarei più il sindaco di Palermo. La battaglia voglio farla per vincere – ha continuato Orlando – se è possibile elettoralmente, di sicuro politicamente”.

 “Il Pd mi ha chiesto: dacci il nome del tuo candidato e te lo sosteniamo – dice Orlando – però devi fare l’alleanza anche con l’Udc. Ci siamo visti qui, a Villa Niscemi, proprio in questa stanza. In questa situazione un nome scelto da me farebbe la fine del lupo o dell’agnello. Il Pd ormai in Sicilia non esiste più, è una corrente dell’Udc. Avrebbero dovuto dirmi: sei d’accordo a votare Crocetta? E io avrei detto: sì, ma senza l’Udc. Questo stesso ragionamento l’ho fatto con chiarezza dieci giorni fa a Casini, al quale ho detto: ho bisogno di discontinuità, perché senza discontinuità non si vince e se anche si vince non si governa. In Sicilia c’è un problema economico-finanziario drammatico e senza una svolta è impossibile ottenere la fiducia dei mercati, delle banche, degli investitori”.


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