"L'intesa a sinistra viene prima | del nome di Crocetta" - Live Sicilia

“L’intesa a sinistra viene prima | del nome di Crocetta”

Enzo Bianco, anima critica del Pd, spiega la sua strategia per le elezioni regionali. Auspica una forte intesa, che viene prima di tutto. Anche del nome del candidato.

Verso le elezioni. Intervista a Enzo Bianco
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L’intesa del Pd con Sel, Idv e federazione della sinistra per il senatore Enzo Bianco è più importante della scelta di Rosario Crocetta come candidato presidente della Regione. Ma “servirebbe un miracolo”. Intervistato da Livesicilia Bianco parla delle criticità del Pd siciliano ma anche di un’opposizione costruttiva che farebbe a Roberto Lagalla e Nello Musumeci. E sul piano delle alleanze, il senatore democratico scenderebbe a patti con il finiano Granata “se si allontana da Lombardo”.

Senatore Bianco, cosa farà la settimana di Ferragosto?
“Qualche appuntamento di lavoro a Catania, attenzione massima all’emergenza Windjet che bisogna in tutti i modi risolvere. Poi alternerò con qualche passeggiata in montagna, dato che mi piace “salire in alto”. Lavorerò sulla legge elettorale, la missione più delicata che porterò avanti nelle prossime settimane”.

Qual è la posizione ufficiale del Pd sulle regionali?
“Bella domanda, non ce n’è un’altra? Scherzi a parte il Pd, in questi ultimi mesi, ha provato a recuperare credibilità dopo due anni di sostegno incomprensibile al governo Lombardo, uno dei peggiori nella storia della Sicilia. Devo dare atto a Lupo, tra tante resistenze e difficoltà, di aver provato seriamente ad operare una giusta correzione di rotta”.

Qual è la posizione di Enzo Bianco rispetto alle direttive del partito a livello regionale e nazionale?
“Io mi sono sempre mosso sul solco del partito ma con autonomia di giudizio, cercando prima di tutto di essere in sintonia con la base e con gli elettori del Pd. Penso che le indicazioni nazionali siano di operare in sinergia con tutto il centrosinistra, cercando di mantenerlo unito, da Sel a Idv, dal Psi alla Federazione della Sinistra. E con i moderati dell’Udc, puntando a una grande alleanza basata su legalità e sviluppo. Su questi temi alcune importanti battaglie le ha fatte anche Fli, che a livello nazionale ha contribuito alla caduta del governo Berlusconi”.

Qual è il candidato ideale per Bianco?
“È quello che riesce ad costruire attorno al suo nome questo tipo di alleanza, che é vincente, su un programma di profondo cambiamento rispetto a questi ultimi anni”.

Un pregio e un difetto di Crocetta.
“Un pregio: il coraggio. Un difetto: il coraggio che talvolta diventa temerarietà”.

Metodo di scelta del candidato: è definitiva la candidatura a presidente di Crocetta? Bianco è soddisfatto?
“Se ci fosse la possibilità di fare un miracolo questa vasta intesa viene prima del nome. Anche se oggi la vedo assai difficile. Ho sempre detto che Crocetta è una risorsa importante e peraltro sul suo nome oggi riscontro un grande consenso. Può essere vincente. Non posso inoltre dimenticare le sue battaglie per Gela, la collaborazione e il comune lavoro che abbiamo fatto quando eravamo sindaci e la vicinanza che ha mostrato sostenendo le mie campagne elettorali a Catania”.

“Anti-lombardismo di sinistra”: cosa manca a Crocetta?
“Crocetta è sempre stato culturalmente alternativo a Lombardo e quindi non ho capito in una certa fase perché non abbia dato un giudizio netto di contrarietà al suo governo. Forse era influenzato da qualcuno. Meno seguirà certi consigli e più sarà forte ed autorevole”.

Una priorità al rientro dalle ferie.
“Per me la legge elettorale, non possiamo votare di nuovo con il Porcellum. Gli italiani hanno il diritto di scegliere da chi vogliono essere rappresentati. L’attuale legge elettorale va assolutamente cambiata”.

Regione, cosa serve per salvarla?
“Un miracolo. Laico, vista la mia formazione politica. Bisogna avere il coraggio di voltare pagina su tutto. E ci vuole un’alleanza con il mondo produttivo, con il mondo sindacale, con quello della cultura, dell’associazionismo. É una sfida difficile ma se le tante forze sane che ci sono in Sicilia riescono a fare squadra possiamo farcela”.

Interlocutori validi: quali sono secondo Bianco?
“Come dicevo bisogna cercare e coinvolgere persone anche fuori dalla politica, tra il meglio che la società siciliana può offrire. Anche tra chi lavora ed eccelle fuori dalla Sicilia, come feci io con il gruppo Athena, quando chiamai alcuni tra i migliori catanesi e siciliani del mondo dell’imprenditoria e della cultura che operavano fuori dalla nostra terra”.

Lagalla, Musumeci, Fava, Crocetta,Cascio, Miccichè: con chi pianificherebbe Bianco le prossime Regionali?
“Cascio e Miccichè li vedo politicamente molto lontani da me. Musumeci e Lagalla hanno una formazione politica diversa dalla mia e con loro mi impegnerei in una seria opposizione il più possibile costruttiva, avendo una reale collaborazione istituzionale. Cosa che peraltro ho giá avuto con Musumeci quando lui era presidente della provincia e io sindaco. Fava e Crocetta sono due personalità importanti per il centrosinistra e per la Sicilia, impegnati nella lotta per la legalità. A questo elenco aggiungerei peró anche D’Alia, persona seria e di valore che ha operato un importante rinnovamento nel suo partito. E poi, se si sgancia da Lombardo, anche Granata che anche se da uno schieramento diverso dal mio ha sempre condotto importanti battaglie per la Sicilia. Ma come accennavo bisogna anche aprire a personaggi fuori dal Palazzo, che oggi più che mai bisogna recuperare ad un impegno politico negli interessi della Sicilia”.

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