Crisi Windjet, venti orfani ucraini bloccati in Sicilia - Live Sicilia

Crisi Windjet, venti orfani ucraini bloccati in Sicilia

Venti orfani ucraini, e due accompagnatori, dall’inizio di luglio ospiti di famiglie siciliane, non possono rientrare a causa dello stop dei voli Windjet. Per questo Cecilia Dorangricchia, presidente dell’associazione L’Aquilone Onlus, che cura i soggiorni dei bambini, lancia un appello al proprietario della WindJet Nino Pulvirenti affinché provveda a far rientrare in patria i piccoli ospiti.

I bambini, dice la onlus, vivono in orfanotrofi, in condizioni spesso difficilissime, molti hanno problemi psicologici, e grazie alla solidarietà delle famiglie siciliane trascorrono uno o due mesi di vacanza in diverse località dell’Isola. “Le famiglie siciliane che ospitano questi bambini – spiega Dorangricchia – fanno grandi sacrifici, soprattutto economici, per ospitarli. Qui non siamo di fronte a un viaggio di piacere, ma a viaggi umanitari. Chiedo dunque al proprietario della compagnia Nino Pulvirenti di rendersi protagonista di un gesto nobile, coprendo lui personalmente le spese per il rientro di questi bambini, anche perché lo straordinario senso di solidarietà delle famiglie che li ospitano non può rivelarsi un salasso”.

“Alitalia – aggiunge – ha chiesto 250 euro a bambino per garantire il rientro, che, peraltro, non potrà avvenire, come preventivato, il 30 agosto, ma il 29. In questo modo saremo costretti a emettere anche nuovi biglietti di treno da Kiev per le diverse località dell’Ucraina in cui risiedono i bambini. Sono certa che Pulvirenti comprenderà il disagio e la difficoltà che la sospensione dei voli di Wind Jet ha causato a una iniziativa come la nostra”. L’associazione Aquilone Onlus da circa 15 anni promuove una serie di attività di solidarietà che hanno l’obiettivo di aiutare i bambini che vivono negli orfanatrofi. Oltre all’affido temporaneo (i bambini vengono ospitati da famiglie siciliane) l’associazione ha sostenuto interventi volti a migliorare le condizioni di vita negli “internat”. L’associazione organizza due volte all’anno dei viaggi umanitari negli internat dell’Ucraina.

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