Pulizie al Palchetto della musica| E' caccia agli autori della scritta - Live Sicilia

Pulizie al Palchetto della musica| E’ caccia agli autori della scritta

Operai del Comune hanno avviato la ripulitura delle scritte con al seguito gli assessori Bazzi e Giambrone. Palazzo delle Aquile ha trasmesso la foto dei presunti autori del danneggiamento ma dalla polizia postale e dai vigili urbani fanno sapere di aver ricevuto numerose segnalazioni.

A poco più di 24 ore dall’atto vandalico che ha colpito il palchetto della musica di piazza Castelnuovo, a Palermo, una squadra di operai del comune è già all’opera per ripulire le scritte. E nelle mani della polizia postale ci sono dei fotogrammi di colei che sarebbe la presunta autrice del danneggiamento. Il Comune ha postato su Twitter che la “pulizia monumenti era costata 33.140 €. Ora serve settimana per ripulire. Inviata foto presunti autori a Polizia”. E’ così scattata la segnalazione di Palazzo della Aquile mentre a seguire in prima persona i lavori di ripulitura c’erano l’assessore comunale al Territorio, Agata Bazzi, e l’assessore alla Cultura, Francesco Giambrone.

Il messaggio che vogliamo dare oggi – ha chiarito la Bazzi – è che il comune è presente e che atti vandalici di questo genere non passano di certo inosservati. Il problema principale però, che sta a monte di tutto questo, è la totale assenza di senso civico da parte di molte persone. Il vero pericolo di Palermo sono gli stessi palermitani”.

Nel complesso i lavori di pulizia del monumento dureranno all’incirca dieci giorni, considerando anche le evidenti difficoltà di un intervento di pulizia con prodotti chimici sul marmo delle pareti del palchetto. “Non possiamo ancora stimare il costo totale di questo intervento – ha aggiunto la Bazzi – ma posso dire che quello precedente era costato circa 40 mila euro. Fin quando non si capirà che la città è e deve essere un bene di tutti continueremo ad assistere ad atti di vandalismo come questo”.

Ma se da un lato il Comune è già all’opera per restituire alla città il suo ‘tempietto’, dall’altro si pensa a perseguire i presunti artefici del gesto, rei confessi su facebook ed al centro di una polemica impazzata nel pomeriggio di ieri. Già stamattina infatti è scomparso dal web il profilo virtuale della giovane ragazza che ieri si era attribuita la paternità dell’atto vandalico. Contemporaneamente è arrivata ad addirittura 1.082 condivisioni l’immagine estrapolata dal profilo della giovane, che ormai rappresenta il cavallo di battaglia di una campagna di ‘ringraziamento’ agli autori dell’atto vandalico.

Nelle ultime 24 ore abbiamo ricevuto alcune segnalazioni che riguardano una presunta confessione da parte dei responsabili del fatto – ha sottolineato Roberto Di Legami, dirigente del comparto polizia postale – e infatti sono subito partiti gli accertamenti informatici. Purtroppo anche se siamo in presenza di una confessione, come in questo caso avvenuta sui social network, non possiamo considerarla rilevante ai fini giudiziari. Dovremo quindi raccordarci con la polizia municipale prevedendo un interscambio di informazioni”.

Anche dalla polizia municipale arrivano le stesse rassicurazioni: “Non ci è giunta ancora alcuna segnalazione – ha sottolineato il Comandante dei vigili urbani Vincenzo Messina – ma grazie anche al Nucleo di tutela del patrimonio artistico ed alla possibilità di accedere tramite computer ai social network contiamo di metterci sulle tracce dei responsabili affiancando il lavoro della polizia”.


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